Dopo che hai analizzato le varie marche e linee di colori [1] e hai effettuato la tua scelta in termini di rapporto qualità/prezzo, devi scegliere con quali colori comporre la tua tavolozza.
L’idea di quest’articolo è di farti iniziare con una tavolozza molto semplice composta da pochi colori che poi puoi arricchire con nuovi colori man mano che la tua esperienza aumenta.
La marca di colori presa come riferimento è la Maimeri Classico, però una volta compresa la logica con cui scegliere i colori la puoi adattare a qualsiasi marca e linea di colori di tuo gradimento.
Tavolozza dei primari
La tavolozza più semplice possibile è quella che prevede l’uso dei tre colori primari (rosso, giallo e blu) più bianco e nero. Questa tavolozza, seppur semplice, presenta due grandi vantaggi:
- qualsiasi colore mescolato ben si armonizzerà ad altri colori e difficilmente realizzerete dipinti che stonano;
- essendo una tavolozza composta da pochi colori si avranno pochi dubbi su quali colori mescolare per ottenere un dato colore.
Quando andrete nel negozio di belle arti non troverete tubetti con scritto solo rosso, giallo o blu, ma troverete, ad esempio, rosso cadmio chiaro, carminio permanente, blu cobalto, ecc. Quali acquistare? Per il rosso consiglio il rosso cadmio chiaro, per il giallo consiglio il giallo cadmio chiaro o giallo primario. Non acquistate il giallo di cadmio medio e scuro. Per il blu quello di oltremare va più che bene. Per il bianco comprate bianco di titanio o bianco di zinco e per il nero quello d’avorio. Non acquistate il nero di marte.
È fondamentale aggiungere a questa tavolozza anche la terra d’ombra bruciata, un marrone molto scuro. Questo colore è necessario per scurire i colori della gamma giallo/arancio/rosso. Infatti, se provate a usare il nero per fare ciò otterrete delle tinte verdastre.
La tavolozza dei primari, quindi, prevede i seguenti 6 colori:
- Bianco di titanio (o di zinco)
- Nero avorio
- Rosso cadmio chiaro (rosso caldo)
- Blu oltremare
- Giallo cadmio chiaro
- terra d’ombra bruciata
Da questa tavolozza, volendo, è possibile escludere il nero e sostituirlo con un colore detto “bistro” che si ottiene mediante la mistione dei tre colori primari.
Tavolozza dei primari estesa
Quando la tua esperienza aumenterà, puoi passare ad una tavolozza in cui, per ogni colore primario, avrai uno in versione calda e uno in versione fredda. Una tavolozza di questo tipo prevede l’uso dei seguenti colori:
- Rosso cadmio chiaro (rosso caldo)
- Carminio permanente (rosso freddo)
- Giallo cadmio chiaro (giallo freddo)
- Giallo indiano (giallo caldo)
- Blu oltremare (blu caldo)
- Blu cobalto (blu freddo)
- Bianco di titanio (o di zinco)
- Nero avorio
- terra d’ombra bruciata
La tavolozza che ho qui illustrata è utilizzata da numerosi artisti anche se poi è possibile che ognuno adotti qualche variazione.
Tavolozza dei primari e secondari
Quando avrai acquistato maggiore esperienza puoi passare ad una tavolozza ancora più ricca dove aggiungiamo anche i colori secondari [2]. Quando ci si reca in un negozio per acquistare tre colori secondari si potrebbe incontrare qualche difficoltà perché non troverai colori aventi per nome semplicemente verde, blu e viola. Troverete nomi un po’ bizzarri come: arancio di cadmio, viola di cobalto e così via. I tre colori che consiglio, disponibili nella gamma dei colori Maimeri Classico, sono: giallo di cadmio arancio (equivalente di arancio di cadmio), viola di cobalto (in altre marche è chiamato viola diossazina) e verde cadmio chiaro.
La domanda che ci si pone a questo punto è: ma se i colori secondari si possono ottenere mescolando due primari perché devo acquistare questi altri tre colori?
I colori secondari in vendita sono sempre più brillanti (in gergo si dice più saturi) e consentono di mescolare un maggior numero di tinte. La seguente figura, ad esempio, mostra come l’arancio di cadmio (o giallo cadmio arancio) consente di mescolare tinte (area B) che mai si riuscirebbero a mescolare con il solo uso dei primari.
Tavolozza completa
Quando si avrà una certa pratica con questo genere di tavolozza si può passare alla tavolozza completa che contiene le cosiddette “terre”. Se i colori primari e secondari occupano l’esterno della ruota cromatica [2] le “terre” occupano posizioni più interne e consentono di arricchire le gamme cromatiche. Ecco qui le terre di largo uso che può valere acquistare:
- terra d’ombra naturale
- giallo ocra
- terra di siena naturale
- terra di siena bruciata
- rosso di Venezia
- verde vescica
La seguente figura mostra una vista dall’alto della ruota cromatica e della posizione dei pigmenti finora menzionati.
Avrai notato che non abbiamo definito delle terre della gamma dei viola e dei blu mentre ce ne sono tanti nella gamma dei giallo-aranci-rossi. Questo perché l’occhio umano è molto più sensibile a queste ultime gamme e da qui la necessità di un maggior numero di pigmenti. L’elenco dei colori finora menzionato vuole essere solo una guida di riferimento che ho cercato di giustificare con l’uso della logica. Ciascun artista poi sceglie i colori che preferisce in base alla sensibilità che matura. Quindi considera i miei suggerimenti come una base di partenza da cui sviluppare la tua sensibilità artistica.
Leggi gli altri articoli della serie Materiali per pittura a olio [3].