Per dipingere con la tecnica a olio, generalmente, vengono impiegati tre tipi di olio: lino, noci e papavero.
Tra i tre l’olio di lino è sicuramente quello più utilizzato sia per il costo inferiore che per la sua maggiore siccatività.
Come scegliere l’olio da usare?
Sostanzialmente la scelta dell’olio dipende da ciò che si desidera ottenere e dalle preferenze personali. Tuttavia, essa dipende da due fattori principali:
- Grado di ingiallimento.
- Siccatività.
L’olio di lino è quello che secca più rapidamente, quello di noci ha un livello intermedio di siccatività, mentre quello di papavero è il più lento a seccare. Forse l’elevata siccatività dell’olio di lino e il fatto che costa meno spesso lo fanno preferire.
L’olio di lino, però, ha l’inconveniente d’ingiallire di più rispetto agli altri due oli con colori come bianco, azzurro, violetto, rosa e verde-azzurro. Molte marche, come la Maimeri, riportano sull’etichetta proprio la dicitura “tende a ingiallire”. Ecco cosa viene riportato nel sito ufficiale:
Olio siccativo. Tende a ingiallire. Buona essiccazione. Impiegato come medio aumenta la brillantezza e lucentezza del colore e riduce la traccia del pennello dilatandola.
L’olio di noci ha un grado d’ingiallimento intermedio mentre quello di papavero è quello che ingiallisce meno. Su entrambi le confezioni di olio della Maimeri viene riportata la dicitura “Non ingiallisce” e, sul sito ufficiale troviamo le seguenti diciture.
Olio di noci: Prodotto dalle caratteristiche uguali all’olio di lino, ma non ingiallisce. Buona essiccazione. Aumenta la brillantezza dei colori.
Olio di papavero: olio pregiato di estrema purezza e resistenza alla luce. Non ingiallisce. Essicca lentamente. Simile all’olio di cartamo. Particolarmente adatto per i colori bianchi o molto chiari
Quale olio scegliere?
Quando si comincia a dipingere può risultare conveniente acquistare l’olio di lino perché più economico e perché secca più velocemente. Questa scelta può essere conservata anche quando aumenta il proprio livello di esperienza.
Personalmente, io preferisco usare l’olio di noci perché non mi sembra che impieghi poi così tanto tempo ad asciugare e non ingiallisce dopo pochi giorni con colori come i bianchi e i blu. Ogni anno, nel mese di Luglio o Agosto, acquisto una confezione di olio di noci ed eseguo la lavatura per renderlo più chiaro e siccativo.
Leggi gli altri articoli della serie Materiali per pittura a olio.
Ciao di nuovo, io personalmente uso solamente olio di noci ma invecchiato al sole ( che lo rende perfettamente trasparente, l’olio di lino tende troppo ad ingiallire, quello di papavero è ottimo ma non ha la “robustezza” degli altri due, specialmente di quello di lino.
Olio di noci forever !!!!
Tom
Ciao Salvatore,
non ho mai usato l’olio di noci.
Penso che per un dilettante come me, l’uno vale l’altro,
Saluti
Io mi trovo bene con quello di papavero, non ho grande esperienza ma…i bianchi mi sembrano “migliori”. Ho comperato la confezione bottiglia da 1000 ml della Di Volo e penso che mi basterà per un bel po’….. 🙂
Ciao Salvatore,i consigli che ci dai con i tuoi articoli sono sempre benaccetti.
Proverò anche io a usare l’olio di noci,
Ciao a tutti
Buonasera,
io utilizzo l’olio di lino in gran parte, con aggiunta di trementina inizialmente, poi uso l’olio di papavero per le zone più chiare.
uso solamente olio di semi, ho provato anche con l’olio di vasellina ma è lentissimo
ciao Salvatore e grazie
Ciao salvatore, grazie per i tuoi continui consigli. Io inizialmente usavo l’olio di Lino, dopo però alcune ricerche sui medium sono passato all’olio di Papavero per i motivi che tu sopra riporti. Buona giornata
Sempre grazie per i tuoi consigli.Credo che adopererò l’olio di noci.Un caro saluto.
Ciao a tutti!!!!
…con tutti questi commenti sull’olio di noci mi avete fatto venire la curiosità di provarlo…. io ho sempre usato l’olio di lino e devo dire che mi ci trovo bene!! Buona pittura a tutti!!
Ciao Salvatore, personalmente uso l’olio di lino, alcune volte ho usato l’olio di papavero e devo dire che mi sono trovato molto bene, olio di noce non l’ho mai usato, sono leale, un saluto a tutti e buon proseguimento.
ciao Salvatore, io uso l’olietto di maimeri e ci aggiungo qualche goccia di siccativo,ma se devo fare diversi passaggi mi riesce difficile far scorrere il pennello,anche se non aggiungo il siccativo.Come posso fare per evitare cio’.Grazie e buona giornata a Te
Ho tutti e tre gli oli da te menzionati. Li uso a seconda dei casi. L’olio di lino (ho anche quello industriale per pulire la tavolozza in legno) lo uso un po per tutto. Lo uso prima di riprendere la pittura su colore asciutto, per i vari medium che servono di volta in volta e nelle misture di colore quando è necessario ammorbidire la pennellata, magari usando anche un pochino di liquin per accelerare l’asciugatura del colore. L’olio di noci lo uso per fare medium di tipo fiammingo perché il colore trasparente può essere influenzato dall’ingiallimento dell’olio di lino. Per il papavero, che uso poco, mi limito all’uso dei bianchi. Questo perché ho letto da chi ne sa più di me, non per mia scelta ragionata. Mica sono un maestro! Sono un dilettante…
Ciao Salvatore,
sono sempre interessanti i tuoi articoli.grazie
Inizialmente usavo un medium seccante, poi per necessità sono passato ad olio di lino (meno tossico), ora proverò l’olio di noci.
Un mio amico che fa ritratti tecnica fiamminga usa l’olio di noci.
Grazie. Interessante. Specie la motivazione dell olio di lino cotto, di cui non ne ero a conoscenza
bene bene …io uso olio di lino misto a dammar e cobalto …proverò il noce..buona pittura a tutti!
Ciao a tutti e grazie x i feedback.
Tendo a precisare che questo articolo non vuole promuovere un olio a fronte di un altro. Io ho elencato solo pro e contro di mia conoscenza.
xThomas:
ricorda che avevi detto che usavi olio di noci schiarito al sole per un paio d’anni. Confermi? Avrei la curiosità di sapere se dopo due anni l’olio è assolutamente incolore come l’acqua o ha una leggera tendenza al giallo. Inoltre, sono curioso se dopo due anni al sole (e quindi anche al calore) noti una maggiore densità e come questa interagisce con la pittura.
xFox1969: si effettivamente come dicevo il papavero sembri che con i chiari si comporti meglio.
xAgnela: tendenzialmente l’olietto è trementina e olio (quello Maimeri ad esempio). Non credo sia da imputare a questo il fatto che il pennello non scorre. La trementina velocizza i tempi di essiccazione ma non che non riesci nemmeno a portare il colore sulla tela. Come prepari la tela?
uso l’olio di lino da una vita e siccome lo tengo sempre in un recipiente di vetro trasparente..produce pochi effetti di ingiallimenti. Ho anche preparato alcuni colori artigianalmente, come una volta, ho aggiunto all’olio di lino cotto, varie terre colorate ed ho ottenuto dei colori nuovi puri, diversi da quelli tipo “plastica” che vendono i vari Maimeri, ecc. proprio come si faceva una volta. buona pittura a tutti
ciao salvatore,ti ringrazio della tua opera,in quanto ,almeno per conto mio ci aiuti moltissimo,ho letto l’articolo sul’olio da usare e l’ho trovato molto interessante, io personalmente uso quello di lino in quanto faccio una pittura di sovraposizioni e ho necessita che gli strati si asciugano,se per caso stò sbagliando,inviami un tuo parere lo accetto molto volentieri,faccio pure dell’acquaforte se hai qualche dritta non farti pregare ciao e grazie
Stendo una lavatura con acquaragia,ocra e bianco,lascio asciugare un giorno poi inizio ad abbozzare con l’olietto e riprendo in mano in piu’ riprese e se alla fine del lavoro ripasso, ad esmpio l’acqua per rendere i rinflessi faccio fatica a far scivolare il pennello.ciao grazie Salvatore per la tua sempre cortese disponibilita’
Ciao Salvatore, io sono un dilettante ed ho sempre usato solo olio di lino, purtroppo non posso fare le differenze come te che sei bravissimo.
Ciao Salvatore anch’io come maggior parte uso olio di lino ma il mio e mischiato con trementina ….. Ma lo devo usare puro o va bene questo misto ??? Cmq grazie per tutte le spiegazioni che ci dai .
Ciao Salvatore,io usavo l’olio di lino crudo con aggiunta di trementina che andavo via via a ridurre con l’avanzamento del lavoro fino ad usare l’olio puro. dico usavo, perchè frequentando il forum e partecipando a “dipingere insieme” 1 e 2, ho incominciato a usare il liquin fine detail,e devo dire che mi sono trovato bene,sia con le velature che a medio impasto. L’olio di lino comunque non lo abbandono,anche se ora,sentiti i pareri favorevoli per l’olio di noci, lo nvoglio provare. Ciao, Piergiorgio
xangela: io userei essenza trmentina x belle arti al posto di acqua ragia. Usa quest’ultima solo x pulire i pennelli. Ma non ho capito la campitura con acqua ragia, bianco e ocra la fai su tela bianca che si vende in commercio?
Io spesso uso una campitura con trementina e terra d’ombra che poi stesa con movimenti circolari con un panno carta Tutto diventa più chiaro dell’ocra e di bell’aspetto.
Vedo analogie nel tuo metodo e non capisco perchè trovi questa fatica.
Ma tu intingi il pennello nell’acqua ragia e poi nel colore?
Scusa ma sto cercando di capire.
Cmq, comincia ad evitare di usare l’acqua ragia per dipingere. Tienila a fianco a te solo per pulire i pennelli.
xIris: no va bene così se preferisci. Ma considera che la trementina è un solvente (olio volatile in contrapposizione all’olio di lino che è un olio grasso) volatile che asciuga presto e tende a rimuovere i colori. E’ molto buono per i primi strati di pittura … meno su quelli finali perchè opacizza e riduce la bellezza che l’olio da ai dipinti.
ho sempre usato olio di lino chiarificato. da un pò di tempo lo uso in percentuale varia mischiato a vernice damar. finora non ho mai avuto problemi.
Un tempo, quando ero alle prime armi, usavo l’olio di lino e la pittura ingialliva. Poi ho scoperto l’olio di papavero che mi è sembrato eccellente. Ora, dietro consiglio di un professore, sto usando olio di lino crudo (ma va bene anche quello cotto) e acquaragia. Vedrò nel tempo i risultati!
Io intingo il pennello nell’olietto allungato con acquaragia come suggeritomi da un amico pittore,provero’ ad eliminare l’acquaragia e sostituirla con essenza di trementina.per la campitura quando dici terra d’ombra intendi quella naturale,e’ una tinta neutra che va bene per qualsiasi soggetto? Devo dipingere un paesaggio innevato.
Ciao anch’io uso olio di lino ma il mio è unito per 3/4 con trementina lo devo usare puro o va bene.
Dimenticavo,la campitura la faccio su tela bianca che si vende in commercio e aggiungo che per i miei mal di testa frequenti non tollero gli odori forti.ciao e grazie
X sasa: si , olio di noci sbiancato al sole un paio d’estati, si ottiene un olio quasi perfettamente trasparente, un leggerissimo color paglierino si può notare, la densità non subisce variazioni quindi non interagisce con la pittura. Nel mio post avevo appunto scritto olio di noci invecchiato al sole.
Riguardo all’olio di lino cotto, specialmente tripla cottura, vengono usati principalmente per realizzare Icone, ma vade retro satana dall’usare l’uno o l’altro, ingialliscono il triplo dell’olio di lino crudo che già ingiallisce di brutto !!!
Per coloro che miscelano l’olio alla trementina, si tenga presente che nella pittura a modo ( classica ) si dipinge sempre Grasso su magro, il che vuol dire che i primi strati di colore sono più magri ossia con aggiunta di olii essenziali ( trementina ecc ) e quindi più veloci a seccare, via via che si sovrappone il colore gli strati devono essere sempre più grassi, ossia l’olio deve essere sempre meno diluito fino ad essere puro. Mai il contrario !!! Perciò miscelare l’olio alla trementina è giusto, ma solo nelle prime fasi del dipinto, non durante la colorazione dell’intera opera.
Tom
Ciao Salvstore, anche io uso Olio di lino cotto chiarificato alla luce del sole.
Lo adopero anche per prepararmi dei colori particolari, mischiandolo al Litopone, terre varie ed altri coloranti (personali). Un Grazie ed un Abbraccio a tutta la redazione. Bernardo.
30. Bernardo Scrive:
maggio 10th, 2012 at 16:56
Ciao Salvstore, anche io uso Olio di lino cotto chiarificato alla luce del sole.
Lo adopero anche per prepararmi dei colori particolari, mischiandolo al Litopone, terre varie ed altri coloranti (personali). Un Grazie ed un Abbraccio a tutta la redazione. Bernardo.
maggio 10th, 2012 at 16:56
Ciao Salvstore, anche io uso Olio di lino cotto chiarificato alla luce del sole.
Lo adopero anche per prepararmi dei colori particolari, mischiandolo al Litopone, terre varie ed altri coloranti (personali). Un Grazie ed un Abbraccio a tutta la redazione. Bernardo.
Ho sempre usato l’olio di lino crudo, non mi sono mai posto il problema dell’ingiallimento, il mio unico pensiero è soddisfare quella passione che ho dentro, che mi tormenta e mi delizia nello stesso tempo.
Caro Salvatore di solito uso l’olio di lino cotto.Ciao a presto. enza
Ciao Salvatore,
di solito usavo olio di lino, ma sono diversi anni che ho abbandonato per vari motivi la pittura, ora sto cercando di riprendere seguendo i tuoi consigli essendo io un autodidatta.
ciao Salvatore, 20 anni fa ho fatto una trentina di quadri poi ho smesso, ora da pochi mesi ho ripreso, i miei problemi sono altri ma spero seguendo le tue lezioni di migliorare in quanto all’olio uso quello di lino vecchio di ventanni. Ti ringrazio per tuo impegno e delucidazioni che ci dai
ho usato sempre l’olio di lino, ora utilizzo quello di papavero e mi sembra che mantenga la composizione del colore meno grassa……
Ciao, e grazie per i tuoi consigli.
Io uso olio di lino cotto quando voglio rendere piú calda l’atmosfera, pur non trattandosi di paesaggi o interni, ma rivisitazioni di forme.
Olio di lino non cotto quando desidero che il tempo lavori un po’ sui colori…
Olio di noci altre volte. Uso anche mischiare olio di lino cotto a olio di noci, per stemperare l’effetto dell’olio di lino. Poi dipende se uso le terre o no. Scusa se mi soo dilungata. Saluti
Il mio primo olio per dipingere è stato puro olio extravergine di olive di puglia, il quadro, il primo che io abbia mai fatto, dopo quindici giorni era ancora fresco ed era adagiato su di un tavolo. Un giorno mi accorsi,con mia esilarante sorpresa, che il quadro presentava una notevole quantità di impronte di gatto, il mio amico a quattro zampe, specialmente dove era dipinto il cielo.Il quadro aveva acquisito una incredibile vitalità.Da quel momento mi documentai leggendo qualche libro ed ho usato l’olio di lino decantato, ma dopo i vostri consigli userò l’olio di noce, visto che anche se si è dilettanti si dipinge oltre che per il gusto di dipingere, anche per fare in modo che le proprie opere si conservino meglio per i posteri.
xgianni palmas: prendi in considerazione l’uso del liquin.
xangela: alla fine del lavoro non usare mai un prodotto magro come l’acqua ragia. Ancora peggio con l’acqua ragia. Usa un olio grasso come quelli da me citati e ricordati la regola del grasso su magro.
xmichele: il tuo discorso è condivisibile.
xiris: leggi ciò che dice Thomas.
dipingo solo in acrilico ma vorrei cimentarmi nella pittura ad olio…..
pensi che dovrei frequentrare un corso o si può fare anche…..autodidatta?
Interessante come sempre l’articolo. Io generalmente inizio con un abbozzo monocromatico diluito solo con essenza di trementina, poi alla stesura successiva uso l’olietto (essenza di trementina e olio di lino) dopo di chè uso solo olio di lino. Fino ad ora non ho notato che i colori ingialliscano ma forse è perchè non sono passati tanti anni dall’esecuzione. Mi chiedevo però volendo dipingere ad esempio una figura umana con la tecnica delle velature, quanto deve essere diluito il colore con l’olio prima di stenderlo? Ho sempre l’impressione di diluirlo o troppo o troppo poco. Grazie
dipingo da sempre e da sempre quando non uso il colore a corpo lo diluisco con l’essenza di trementina. Non ho mai rilevato inconvenienti.
xlilly: io dico sempre che un buon maestro è la scelta migliore. I buoni maestri, quelli veramente buoni, spesso abitano in città lontane dalle nostre (se sei di Roma sei più fortunata). Spesso selezionano gli allievi e insegnano a chi è già di un certo livello.
Poi ci sono i buoni maestri e basta. Anch’essi difficili da trovare.
Poi ci sono i maestri normali … in tal caso io reputo meglio Internet, tanto impegno, passione e buona volontà e testardagine.
xsonya: il colore deve essere come l’acquarello x le velature. Prendi il medium, nel tuo caso l’olio o altro, mettilo sulla tavolozza con pennello e stendilo. Prendi poco colore trasparente o più colori trasparenti e aggiungi al medium così da avere quasi un acquarello poco consistente. Stendilo. Prendi in considerazione l’utilizzo di medium come il Liquin per accelerare l’essiccazione.
xivonne: va bene per i primi strati di pittura ma non quelli finali. Il colore è più secco e un occhio attento lo nota. Inoltre, la trementina ha facile removibilità. Cambia abitudini se puoi.
Io penso che inizialmente chi si cimenta con la pittura segue meticolosamente tutti i dettami del caso, sceglie e utilizza molti prodotti, a volte abbastanza costosi che se non proprio inutili possono essere sostituiti con altri mezzi notevolmente più economici, con questo non intendo dire che chi segue altri metodi lo fa perchè principiante e di conseguenza inesperto, ognuno ha i propri gusti, fermo restando che l’esperienza e la pratica continua aiuta a liberarsi nel corso del tempo dalle regole troppo precise e dal superfluo.Quanto all’uso dell’essenza di trementina, io l’adopero nella fase iniziale poi proseguo con il colore a corpo.
xivonne: tuo discorso è condivisibile.
Io preparo due medium con una ricetta di SCILTIAN uno con olio di lino chiarificato
che uso per i colori ocra, giallo, neri , ecc ed uno con olio di papavero che uso con i colori chiari x evitare che ingialliscono.
la ricetta del medium e di olio/trementina/e vernice Dammar in dosi diverse ,se qualcuno è interessato ala ricetta mi puo’ contattare.
Grazie saluti ENZO
Da quando ho iniziato a dipingere a olio (forse una decina d’anni) ho sempre usato olio di noce della Maimeri senza problemi.
Praticamente lo uso solamente come medium in una miscela così composta:
– 45 millilitri di olio di noce
– 60 millilitri di vernice Dammar
– 95 millilitri di essenza di trementina
– poche gocce di essicante
Negli abbozzi in attesa di lavorarci sopra con i colori definitivi:
– 2 parti di acquaragia + 1 parte di olio di noce + 1 cucchiaino di essicante.
Per quanto riguarda l’essicante (quello al cobalto essendo proibito non lo trovo più) ho dovuto ripiegare su:
– Siccative Harlem dark della Talens, che però non è altrettanto efficace.
Per Sasadangelo: grazie e mille per la risposta e per i consigli sempre chiari e utili.Per il futuro terrò presente che esiste anche il liquin.
Ciao Salvatore,
nella mia pratica quotidiana utilizzo principalmente l’olio contenuto nei colori. Quando necessario diluisco con olio di lino chiarificato. Non ho mai preso in considerazione altri tipi di olio perchè non mi sono mai posto il problema.
In gioventù (anni 1974÷1976) ho dipinto quadri che ad oggi non mi sembrano diversi da allora e considera che utilizzavo massivamente il bianco di zinco.
Magari in futuro, visto che ora utilizzo principalmente il bianco di titanio, proverò altri tipi di olio (come si dice ….. non si finisce mai di imparare!).
Sono un dilettante e dalla esperienza che stò facendo seguendo i vostri articoli nel forum hò aggiunto all’olio di lino percentuale di damar riducendola negli strati finali del dipinto. Logicamente mi piacerebbe provarli tutti gli ausiliari : liquin,olietto,olio di noci ecc e probabilmente se ci sarà l’esigenza spero di essere così accorto da saperli utilizzare. Ciao
sono due gli oli usati da mè,olietto—e oliodi lino.
mitrovo benissimo con questi e sono soddisfatta.
Oly
Ciao a tutti,
Grazie dei feedback.
Mi è chiaro che ormai molti usano l’olio di lino come ipotizzavo. Ma è sorprendente vedere quanta gente usa anche quella di noci e papavero conoscendone bene pro e contro.
Noto che pochi vanno oltre l’uso di olio e/o trementina se non con aggiunta di qualche resina tipo dammar.
Infine, pochi attuano processi di chiarificazione e non ho sentito nessuno che si preoccupa della siccatività (come me in realtà).
Ringrazio tutti e continuate a dire la vostra che a me interessa molto … imparo anche io cose nuove 🙂
ciao sasadangelo io da sempre ho usato l’olio di lino chiarificato perché così mi è stato insegnato a suo tempo e non mi sembra che abbia comportato l’ingiallimento dei colori. Una volta soltanto ho provato ad usare l’olio di papavero perché non so dove l’avevo letto, e, è stato un disastro. L’ho trovato molto vischioso, addirittura ha oltrepassato la tela (cioè si vedevano le chiazze d’olio sul retro) e in più, ma questo potrebbe essere prettamente personale, aveva un odore nauseabondo tanto che poi l’ho buttato. Da quando poi ho cominciato a leggere i tuoi articoli (molto chiari ed interessanti) e seguito il consiglio di usare grasso su magro usando l’essenza di trementina per diluire i colori all’inizio dei lavori, ho notato una cosa: sembra che la miscela così ottenuta asporti il primer della tela tanto che i colori stesi presentano alla fine come delle briciole al loro interno (non so spiegarmi meglio), o è solo una mia impressione?
L’olio di lino chiarificato come dice la parola ha già subito il processo di chiarificazione naturale o artificiale per cui ingiallisce meno rispetto all’olio di lino classico o non ingiallisce affatto.
Usare trementina e olio è una ricetta abbastanza classica non inventata da me ma usata ovunque nel mondo. Basta leggere qualsiasi sito di pittura.
Forse eccedi nelle quantità.
Considera che i colori hanno già una certa quantità di olio e io aggiungo medium solo quando il pennello non scorre come voglio.
Ciao a tutti,personalmente uso sempre olio di lino ,non ho sperimentato gli altri perchè non ne ho sentito la necessità,mi trovo bene,ma sono curiosa di provare gli altri,vedrò.Grazie ,le tue pagine sono sempre chiare e piene di spunti,le leggo con interesse,alla prossima.
Ciao a tt voi , io uso sia l’olio di papavero che quello di lino ,a se conda della tipologia del opera e dei colori usati , ultimamente o sostituito la trementina con il tintorsetto , ottimo , inodore .rende molto fluida la pennellata , Ps 🙂 sono un pittore per passione e chiedo scusa per la mia pochezza in dettagli 🙂
io ho un dubbio. se l’ olio di lino ingiallisce così tanto rispetto agli altri 2, perchè è così usato? oltre al tempo di asciugatura, gli altri 2 olii creano problemi rispetto all olio di lino?
ho un problema enoreme….
ho rsiscontrato un problema molto antipatico nell’ultimo lavoro. ho usato entrambi gli oli( olio di lino e olio di noce), il problema è che adesso che è asciutto, l’olio di noce mi fa dei riflessi ingannevoli e non riesco a posizionare una luce coerente. Spero di essermi spiegata e di ricevere info utili al più presto per risolvere il problema; Grazie
Anch’ io come luca ho sostituito gli olietti con il Tintorsetto. Ma lo uso anche al posto dei solventi per lavare perchè è l’ unico diluente veramente inodore. Ne ho provati tanti, ma i più sapevano di arancio e cmq avevano esalazioni tossiche (anche se basse). Il tintorsetto invece è proprio atossico e nel sito dell’ azienda che lo fa è scritto tutto http://www.tintorettopennelli.com/product/brush1/570
Il negozio dove lo prendo si è fatto mandare la scheda tecnica ed è veramente eco 🙂 Lo usa un’ amica allergica ai solventi e non ha problemi. Buona pittura a tuttiiiiii
Grazie Lidia,
Ammetto di non conoscerlo ma se avrò l’opportunità lo proverò.