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Oliatura di un dipinto

Oliatura - Versare Olio

In quest’articolo spiegherò cos’è l’oliatura di un dipinto e come si esegue.

Problema

Quando si dipinge a strati grasso su magro [1], generalmente, ciò che si fa è dipingere uno strato, lo si lascia asciugare e poi si dipinge lo strato successivo. Gli inconvenienti che posso nascere con questa tecnica sono essenzialmente due:

  1. Prosciughi. Quando si comincia a dipingere il nuovo strato è probabile che lo strato sottostante, asciugandosi, crei delle aree più opache che non sono bellissime da vedere. Sappiamo che la verniciatura finale [2] elimina questi inconvenienti, ma è sempre bene, durante la fase pittorica di ridurre al minimo queste zone.
  2. Stacchi di colore. Quando si vuole dipingere un nuovo strato per apportare modifiche a quello precedente, anche se si imitano alla perfezione i colori sottostanti, applicando il colore si noterà sempre uno stacco di colore dovuto al fatto che lo strato sottostante è molto più asciutto del nuovo. Anche asciugandosi il nuovo strato i colori risulteranno sempre staccati rispetto allo strato sottostante.

Come fare allora?

Soluzione

La soluzione a questi due problemi è quello di eseguire l’oliatura del dipinto prima di cominciare la nuova fase.  Per farvi capire meglio il vantaggio dell’oliatura, vi proporrò un esempio pratico e vi mostrerò come ho eseguito l’oliatura. Dipingendo la copia del dipinto “Grapes” di Alexei Antonov ho eseguito una prima fase di colorazione in cui mi sono concentrato sul rendering di ciascun elemento del dipinto. L’idea era quello di riservare una seconda fase al dipinto nel suo insieme per renderlo quanto più simile possibile alla foto di riferimento. Nella seconda fase di colorazione avrei anche lavorato per rinforzare i contrasti, correggere eventuali errori, schiarire o scurire determinate zone e così via.

Questo è il dipinto dopo la prima fase di colorazione. Vediamo come ho eseguito l’oliatura prima di cominciare la seconda fase.

oliatura-prima

Uva – Olio su Tela 30×40 – Dipinto dopo la prima fase di colorazione

Oliatura del dipinto

Oliatura - Controllo Asciugatura

Il primo passo è quello di controllare con uno straccio imbevuto di olio se il dipinto è pronto a ricevere l’oliatura. Si strofina lo straccio in un angolino sui bordi della tela e ci si assicura che il colore non venga rimosso. Questo controllo è importantissimo perchè se il dipinto non è perfettamente asciutto si rischia di rovinarlo. Credo di aver atteso 3 settimane per una perfetta asciugatura.

Oliatura - Versare l'Olio

Ho versato un pò di olio di noci sul dipinto. Ho usato l’olio di noci perchè a differenza di quello di lino non ingiallisce. Avendo l’uva molte aree chiare il rischio di ingiallimento era alto.

Oliatura - Stendere l'olio

A questo punto con il palmo della mano ho steso l’olio sull’intero dipinto.

Oliatura - Rimuovere eccesso di olio

Con uno straccio ho rimosso delicatamente l’olio in eccesso che è molto nocivo per il dipinto.

Oliatura - dipinto controluce

Questo è il dipinto dopo la prima oliatura in controluce. Alcuni colori, ad esempio, sulla foglia più grande avevano perso un pò di forza. Dopo l’oliatura sono tornati brillanti come prima. I prosciughi sono scomparsi e il dipinto è pronto a ricevere un nuovo strato di pittura. Nel mio caso il nuovo strato comprendeva principalmente correzioni, velature per rinforzare gli scuri, impasti per rinforzare i chiari e ridefinizione di tutti i lustri. A volte, però, accade che in un unica sessione di pittura è difficile applicare tutte le correzioni necessarie. In tal caso, la volta successiva si procede ad oliare di nuovo il dipinto ma solo nella zona che si è certi di dipingere in quella sessione.

Oliatura del dipinto a zone

Come spiegavo sopra, in un’unica sessione, non sono riuscito a fare tutte le correzioni necessarie. I giorni successivi, quindi, pur non avendo più il problema dei prosciughi c’era il rischio che il nuovo colore applicato staccase troppo dallo strato sottostante. Per evitare questo problema allora ho rifatto l’oliatura, ma solo per la zona che avevo intenzione di dipingere quel giorno. Questo perchè un eccesso di olio può rendere la superficie troppo grassa rendendo difficile l’applicazione dei colori. Dovendo effettuare l’oliatura solo di una piccola zona è necessario l’uso di un pennello.

Oliatura - fase 2

Ho versato l’olio di noci i un contenitore e ho imbevuto il pennello nell’olio.

Oliatura - pulire pennello

Rimuovo l’olio in eccesso da pennello strofinandolo su un pezzo di carta.

Oliatura - uva

In questa fase, avendo già corretto le due foglie più grandi dietro l’uva, ho deciso che avrei corretto l’uva. Così ho passato l’olio solo sull’uva.

Oliatura - rimozione olio eccesso uva

Sempre con uno straccio ho rimosso l’olio in eccesso delicatamente. A questo punto, si può cominciare a dipingere sopra l’uva applicando le necessarie correzioni, le velature per rinforzare le ombre, gli impasti per rinforzare i chiari e la ridefinizione dei lustri.

Uva

Uva – Olio su Tela 30×40 – Dipinto finito

Questo è il dipinto nella sua versione finale. Dopo l’oliatura ho osservato con attenzione la foto di riferimento per cercare di capire le differenze con la foto di riferimento e applicare le dovute correzioni. Se la correzione riguardava una zona in ombra applicavo una leggera velatura di colore, se riguardava una zona in luce procedevo con impasti di colore e così via. Solo alla fine ho aggiunto le texture come, ad esempio, le gocce di acqua [3].

Conclusioni

L’oliatura è una pratica molto comune tra gli artisti ed è ideale sia per risolvere il problema dei prosciughi sia per riprendere un dipinto fermo da molto tempo. Sopra ho detto che questa pratica è molto utile quando si dipinge a strati con la tecnica grasso su magro [1]. In realtà, però, può essere utile anche per chi dipinge “Alla Prima”. Ad esempio, David Gray [4], noto pittore americano, dopo aver dipinto un quadro alla prima lo lascia sempre asciugare bene e poi dedica una seconda fase alle correzioni, a rinforzare le ombre con velature e i chiari con impasti di colore. Prima di cominciare questa seconda fase lui esegue sempre l’oliatura del dipinto usando una miscela di olio di noci e acqua ragia in rapporto 1:1. Questo video mostra come egli procede.

Anche Alexei Antonov [5] è solito eseguira l’oliatura del dipinto dopo ciascuna fase della sua tecnica fiamminga (campitura, abbozzo in terra d’ombra, grisaglia e colore). In fondo, per questo dipinto è proprio a lui che mi sono ispirato.