In questo articolo vi spiegherò la realizzazione del dipinto “Natura Morta con un Bicchiere di Vino”. Questa natura morta è stata eseguita dal vero, quindi con la composizione davanti. Cercherò di descrivere passo dopo passo come l’ho eseguita, attraverso delle foto eseguite in corso d’opera. Natura Morta con un Bicchiere di Vino è stata eseguita a partire da un fondo scuro, ispirandomi alla tecnica Caravaggesca, per cui l’approccio all’esecuzione è singolare. Inoltre, vorrei precisare che non ho un metodo preciso, da seguire alla lettera per la realizzazione delle nature morte, bensì esso è molto vario.
L’articolo è suddiviso nelle seguenti sezioni:
- Principio Base per l’esecuzione del dipinto “Natura Morta con un Bicchiere di Vino”.
- Supporto
- Strati di colore:
- Abbozzo
- Primo Strato
- Secondo Strato
Principio Base per l’esecuzione del dipinto “Natura Morta con un Bicchiere di Vino”.
Per l’utilizzo di questa tecnica d’esecuzione, è fondamentale avere un fondo medio-scuro, perché esso viene sfruttato per la costruzione volumetrica. Questa tecnica mi permette di creare diverse gradazioni con un solo colore, poiché esso può essere passato sia a sfregazzato, a velatura o a corpo. Quindi dipendentemente da come viene steso, esso interagisce in diverso modo con lo sfondo scuro; questo può aiutarci per creare le diverse sfumature presenti nei frutti.
Supporto
Ho utilizzato una tela economica di cotone a trama fina, già pronta, di misura 35×45 cm. Ho steso una preparazione ad acrilico con un colore scuro, il Bruno di Marte.
Disegno
Ho ritagliato un cartoncino bianco della misura della tela e mi sono posizionato davanti alla composizione per disegnarla. Mi sono limitato a disegnare i contorni dei frutti e del bicchiere e la separazione tra ombra e luce. Fatto questo, ho riportato il disegno sulla tela, secondo il principio della carta carbone, ovvero ho annerito con il carboncino il retro del foglio e l’ho posizionato sulla tela ed ho iniziato a ricalcare il disegno da me realizzato precedentemente. In questo modo avevo già la composizione organizzata sulla mia tela. L’unica pecca è che il disegno è distinguibile solo con una buona illuminazione.
Strati di Colore: abbozzo.
Per l’abbozzo dei frutti ho solamente preparato un colore base per ogni frutto, poiché ho sfruttato lo sfondo scuro per creare due gradazioni (vedi – Principio Base). Per Colore Base intendo un colore nè troppo chiaro nè troppo scuro che dipende dal soggetto che si deve realizzare. Per l’abbozzo di tutti i frutti presenti nella composizione ho utilizzato il seguente metodo: avendo preparato il colore base (che indicherò per ogni singolo frutto in seguito), ho iniziato a stendere suddetto colore a sfegazzato in gran parte del frutto, lasciando l’ombra scura al colore dello sfondo e, successivamente, ho passato più colore (colore a corpo) per la parte in luce.
Foto 1 e 2: Tutti i frutti sono alla fase di abbozzo, tranne la pera di sinistra che è già al primo strato.
- Colore base pera sinistra: ocra+terra d’ombra naturale+giallo+pizzico di bianco.
- Colore base pera destra: giallo+terra d’ombra naturale+pizzico di bianco.
- Colore base kiwi: terra d’ombra naturale+pizzico di ocra.
- Colore base arancia: giallo+vermiglione.
- Colore base pomodorini: vermiglione+rosso venezia+carminio.
- Colore base ciotola: bianco+brunovan dick+terra di siena.
- Colore base tavolo: terra di siena.
Strati di Colore: primo strato di colore.
Per il primo strato di colore di tutti i frutti ho utilizzato il seguente metodo: a partire dal colore base (che mi ero preparato precedentemente per ogni singolo frutto) mi sono creato due tinte una per la parte in luce e una per la parte in ombra. Ho iniziato a stendere questi due colori nel frutto nelle opportune parti modellandole con il pennello, cercando di far trasparire l’abbozzo nei mezzi toni (mettendo il colore a velatura in questi punti). Successivamente bagnato su bagnato, con il bianco puro, ho realizzato le massime luci.Subito dopo, mentre la pittura era ancora fresca ho eseguito i particolari: puntini, peli, tagli, macchie e quant’altro. Solitamente mi capita di correggere qualche tinta bagnato su bagnato con altri colori.
Foto 3 e 4: primo strato di colore delle pere, kiwi, arancia e pomodorini.
Esecuzione delle pere.
- Luci: colore base+bianco+ocra.
- Ombra: colore base+ terra d’ombra naturale o bruno van dick.
Esecuzione kiwi.
- Luci: colore base+ocra.
- Ombra: colore base+terra d’ombra.
Esecuzione Arancia.
- Luci: colore base+giallo+bianco.
- Ombra: pizzico di colore base+bruno van dick+vermiglione.
Nell’abbozzo avevo lasciato lo spazio per la realizzazione delle foglie. Esse sono state eseguite “alla prima” in questa fase utilizzando due colori:
- Luci: verde terra+ocra (che ho steso a piccoli tocchi di colore).
- Ombra: verde terra+ ocra+ bruno van dick.
Poiché lo strato dell’arancia era bagnato ho solamente abbozzato il rametto e la fogliolina sovrastante, una volta asciutto li ho terminati.
Foto 5 e 6: realizzazione delle foglie ‘alla prima’, finitura del rametto e della fogliolina con rametto e fogliolina abbozzati.
Esecuzione Pomodorini:
Ho steso il colore base in tutti pomodorini e wet on wet ho iniziato realizzare le parti più chiare con l’aggiunta di Ocra, le massime luci con il Bianco Puro in rilievo e le Ombre con il Bruno Van Dick. I rametti (che hanno una fattura un po’ più materica) sono stati realizzati con gli stessi colori delle foglie dell’arancia, con l’aggiunta di Giallo.
Foto 7: particolare dei pomodorini con i rametti.
Esecuzione Ciotola.
- Luci: colore base+ bianco.
- Ombre: pizzico di colore base+bruno van dick.
Il riflesso in basso a destra della ciotola e stato eseguito mentre il colore era ancora fresco, con terra di siena. Questa è ancora la fase di modellamento del colore; devo ancora definire l’ombra e aggiungere i riflessi. In questa foto la ciotola è già finita, con l’aggiunta del tocco di bianco e del riflesso in basso a destra della ciotola è stato eseguito, mentre il colore era ancora fresco, con terra di siena.
Foto 8: questa è ancora la fase di modellamento del colore; devo ancora definire l’ombra e aggiungere i riflessi.
Foto 9: in questa foto la ciotola è già finita, con l’aggiunta del tocco di bianco e del riflesso in basso a destra della ciotola.
Esecuzione Tavolo.
Ho steso il colore base con pennellate lunghe e sono intervenuto bagnato su bagnato con bruno van dick, per le venature più scure, e con ocra per le venature più chiare.
Esecuzione Sfondo.
Lo sfondo è stato realizzato in una unica sessione con due colori a sua volta sfumati tra loro direttamente wet on wet.
- Luce: bianco+terra verde+terra d’ombra naturale+ocra.
- Ombra: terra verde+ ocra+ terra d’ombra naturale+bruno van dick.
Secondo Strato di Colore
Goccie d’Acqua.
Nelle Pere e nelle foglie dell’arancia ho realizzato delle gocce d’acqua con tre colori: il bianco sotto forma di puntini nelle massime luci, il giallo nel riflesso della goccia, e il bruno van dick per la leggera ombra presente.
Foto 10: gocce sulla pera.
Pere.
Dopo aver realizzato lo sfondo ho notato che le pere sembravano incollate sullo sfondo e non omogenee, quindi le ho ritoccate ed ho assottigliato il bordo scuro che avevo lasciato volutamente.
Foto 11: in questa foto le pere, prima di esser ritoccate.
Ciotola.
Ho ritoccato anche la ciotola con della sottili velature sia nella parte in luce che nella parte in ombra (con gli stessi colori).
Bicchiere di Vino.
Il bicchiere è stato realizzato sopra il tavolo e lo sfondo. Prima ho ripreso il disegno che era quasi scomparso con un pennello e successivamente ho dato del colore scuro (bruno van dick) solamente nella parte dove andrò (in un’altra sessione) a fare il vino.
Nella seconda sessione ho terminato il bicchiere nella seguente maniera:
Per il vino, per i riflessi neri e per i contorni del bicchiere, questi ultimi realizzati con più legante in modo da rendere il colore più trasparente. Ho utilizzato: bruno van dick+ blu oltremare scuro. Per le parti rossastre del vino ho utilizzato: carminio+ poco vermiglione. Per la base del bicchiere e parte dei bordi ho utilizzato il grigio: bruno van dick+ blu oltremare scuro+bianco. Per le massime luci ho utilizzato il Bianco. La base del bicchiere è data dal susseguirsi, e quindi dalla stesura, di piccoli tocchi alternati di nero, di grigio e di bianco (questi ultimi dati più a corpo). Le bollicine del vino appena versato sono state eseguite in un’altra sessione con il bianco e un pennello 0.
Foto 12: il bicchiere finito
Foto 13: particolare del bordo del bicchiere con i tocchi di bianco puro.
Foto 14: particolare della base del bicchiere.
Tre Foglie.
Le tre foglie sono state realizzate, sopra il tavolo, in due sessioni.
- Prima sessione. Ho realizzato l’abbozzo con tre tinte.
- Colore Base: terra verde+ocra.
- Luci: colore base+bianco.
- Ombre: terra d’ombra naturale o bruno van dick.
La foglia subito sotto la ciotola è risultata finita già in questa sessione, realizzando quindi i particolari wet on wet e aggiungendo del nero nella parte in ombra.
Seconda sessione. Una volta che l’abbozzo è risultato asciutto ho ultimato le foglie utilizzando gli stessi colori.
Foto 15: in questa foto, le tre foglie: una già terminata e le altre due all’abbozzo.
Foto 16: tavolozza, durante l’esecuzione del primo strato di colore per le due foglie alla fase di abbozzo.
Foto 17: le tre foglie finite.
Foto 18: work in progress.
Questo è il dipinto terminato
Foto 19: dipinto terminato.
Edoardo La Francesca