Nell’articolo sui punti e le aree focali abbiamo visto l’importanza di creare un centro di interesse nelle nostre opere artistiche. La domanda a cui vogliamo dare una risposta in questo articolo è la seguente: dove collocheremo questo centro di interesse sul nostro foglio da disegno? Un possibile approccio è la famosa regola dei terzi. Fondamentalmente, dato un foglio rettangolare disposto in senso orizzontale o verticale, dividiamo ciascun lato in tre parti e uniamo con segmenti paralleli ai lati questi punti tra loro come mostrato nella seguente figura.
In ciascuno dei punti di incrocio di questi segmenti (evidenziati dai cerchietti) potremo collocare il nostro centro di interesse. Questa è una semplice regola di composizione che può essere vista come una semplificazione della ripartizione di un rettangolo mediante sezione aurea. E’ una regola usata anche in ambito fotografico e, volendo, la prossima volta che andrete in vacanza potete utilizzarla per scattare le vostro foto. Sarà sufficiente decidere qual è l’area più interessante del soggetto che state fotografando e posizionarlo sui punti sopra menzionati. Qui di seguito riporto un esempio di immagine ripresa utilizzando questa regola. Notate come la prua della barca sia stata sovrapposta al punto di intersezione in basso a sinistra.
Foto http://www.smashandpeas.com
E voi, avete mai usato questo semplice espediente compositivo nelle vostre opere o semplicemente in una fotografia vacanziera?
Bene. Mi piace soprattutto quell’accenno alla sezione aurea che, a mio avviso, ben pochi dei dilettanti sanno cosa sia, almeno non in modo superficiale, come pura conoscenza per sentito dire. Mi piace anche l’estrema semplicità del metodo di applicazione da te proposto che, con la pratica, diventa poi quasi automatico.
Se ti può interessare potrei (col tempo e con la paglia maturano le nespole), darmi da fare per impostare una serie di articoli, il più semplici possibile, anche se rigorosamente scientifici, sull’argomento del numero aureo, sulla base del quale a suo tempo ho creato un pendolo radiestesico, che attualmente è in uso e molto apprezzato dai radiestesisti italiani, proprio per le sue qualità legate all’uso del numero aureo.
NB: scusa se non ho ancora risposto alla tua e-mail circa il lavoro su Michelangelo. La proposta è senz’altro molto allettante ma non rientra nel mio modo di vedere la mia attività d’imbrattatele. Forse sarà mancanza di coraggio: O forse pigrizia.
Enrico.