In quest’ articolo, estratto da una lezione di John Hagan, vedremo come applicare i principi di prospettiva accidentale già esposti in questo blog. Come esempio utilizzeremo un semplice paesaggio cittadino composto da una serie di grattacieli.
Dividiamo il foglio in quattro parti e siano LVP e RVP i due punti di fuga che coincidono con l’estremità della linea di orizzonte.
Lo spigolo del palazzo più vicino all’osservatore sta sulla linea verticale di suddivisione del foglio. Dagli estremi di tale spigolo facciamo partire le linee di fuga verso LVP e RVP.
Tracciamo gli spigoli laterale del primo palazzo. Abbiamo così definito i contorni del primo palazzo.
Ripassiamo il parallelopipedo del palazzo con una linea di maggiore spessore in modo da evidenziarla rispetto alle linee di costruzione.
Con un analogo sistema si realizzi un secondo palazzo a fianco del primo. Scegliamo lo spigolo in modo che stia a destra del primo palazzo. Tracciamo le linee di fuga come fatto nel passo precedente. Infine, tracciamo le linee laterali del palazzo.
Ripassiamo il parallelopipedo del secondo palazzo con una linea di maggiore spessore in modo da evidenziarla rispetto alle linee di costruzione, così come fatto per il primo palazzo.
Ripetiamo il processo aggiungendo un terzo parallelopipedo e utilizzando le medesime modalità di costruzione. Questa volta il palazzo è collocato a sinistra rispetto al palazzo centrale. In questo caso, però, abbiamo aggiunto una piccola complicazione, nella parte bassa il palazzo ha un prolungamento che otteniamo tirando un’apposita linea di fuga.
Calchiamo il palazzo così da distinguere i suoi contorni dalle linee di costruzione.
Aggiungiamo un altro palazzo in fondo a destra seguendo sempre le modalità di costruzione utilizzate per gli altri palazzi.
Aggiungiamo un ultimo palazzo in fondo a sinistra.
Calchiamo le linee di contorno per distinguerle da quelle di costruzione.
Ombreggiamo il lato destro di ciascun palazzo in modo da conferire al lavoro un aspetto più tridimensionale.
Aggiungiamo maggior realismo inserendo il dettaglio delle finestre anch’esse tracciate con l’ausilio delle linee di fuga. Con quest’ultimo accorgimento possiamo considerare concluso il nostro lavoro.
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Dai veramente delle informazioni utili e semplici.Finalmente riesco a capire qualcosa della prospettiva ,cercherò di fare al meglio questi esercizzi,ti ringrazio alla prossima.antonia da Treviso ciao
Interessantissimo questo articolo!
molto interessante quello che ho visto sulla prospettiva di un disegno,c’è un libro dove vengono spiegate come imparare le prospettive di un disegno? se si posso sapere il titolo e dove posso trovarlo? grazie lucia milano.
Io ci sto ci metto la faaaaaaaaacciaaaaa