Dipingo e disegno animali da moltissimi anni, sono soggetti che amo e che ho sempre inserito nelle mie opere a sfondo allegorico, visionabili all’interno delle gallerie del mio sito web (www.robertorizzo.com). Negli ultimi tempi mi sono avvicinato però a uno stile più classico e rappresentativo, sotto certi aspetti meno ‘contaminato’, entrando a far parte della nutrita comunità dei wildilfe artists e dedicandomi anche ai ritratti di animali domestici e non su commissione. La wildlife art è una corrente che attrae sempre più appassionati da ogni parte del globo e che fa della contemplazione del mondo animale e vegetale (soprattutto in quest’epoca di devastazione e saccheggio delle risorse naturali planetarie) il fulcro della rappresentazione, spesso estremamente realistica e curata nel minimo dettaglio.
In queste opere si testimonia l’entusiasmo per il mondo che ci circonda, invitando al rispetto delle splendide creature che condividono con noi il pianeta. Passo dunque ad illustrare il procedimento di realizzazione di questa volpe, realizzata ad acrilico su un cartone telato di cm. 40×40. E’ disponibile anche un video dei vari passaggi a questo indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=RHYWNRVsRh0&feature=youtu.be. Chi fosse interessato ad approfondire la tecnica ad acrilico può anche contattarmi per ricevere informazioni sui corsi di pittura che tengo regolarmente nella città di Roma compilando il modulo contatti presente nel mio sito web (https://www.robertorizzo.com/contatti/). Per ulteriori info visitate anche questa pagina: https://www.robertorizzo.com/
1. Per prima cosa preparo lo sfondo con del giallo primario e del nero (mischiandoli si ottiene un ottimo verde oliva), un po’ di verde vescica e del verde brillante. E’ consigliabile realizzare un fondale a macchie sfumate ma ben definite, in modo da rendere la base di lavoro meno piatta.
2. Una volta asciutto lo sfondo riporto con una matita bianca la traccia del soggetto studiato in precedenza sul cartone telato. Utilizzare il verde come colore di base può sembrare azzardato, ma mi permetterà di smorzare i toni e in alcune zone sfruttarlo in trasparenza. Regalerà alla volpe maggior volume e realismo.
3. Prima di passare a dipingere il mantello dell’animale col nero diluito definisco velocemente i punti focali della composizione, ovvero occhi e naso della volpe, che nel magma delle pennellate successive potrebbero rischiare di andare perduti.
4. La mia tavolozza è così composta: giallo di cadmio medio, ocra rossa, luce d’ambra (va bene anche un giallo di napoli), terra d’ombra bruciata, terra di siena naturale, rosso brillante, grigio chiaro, bianco di titanio e nero. Mischiando giallo, ocra, rosso e terra di siena inizio a definire con un pennello piatto a colpi decisi le zone arancio del pelo. Poi passo a quelle bianche.
5. Sempre utilizzando il pennello piatto ritorno su vari punti e rinforzo l’opacità del colore orientando il verso del pelo e definendo già da ora le zone del capo più chiare e quelle più scure.
6. Dipingo con maggiore precisione procedendo per velature il pelo dell’animale, utilizzando un pennello tondo medio.
7. Dipingo gli occhi della volpe. Di certo non si tratta della resa definitiva, ma mi occorre rifinirli per valutare l’effetto d’insieme complessivo mentre lavoro sul resto. Poi con il luce d’ambra mescolato all’arancio di base realizzo la peluria più chiara intorno agli stessi.
8. Mi dedico al petto, dosando bianco nero e grigio in modo da creare un effetto ‘soffice’. Poi torno allo sfondo: non mi soddisfa e provo a cambiarlo, applicando nuove macchie di colore verde.
9. Sfumo le macchie dello sfondo e torno a lavorare sul pelo, con pennelli tondi sintetici a setola corta e lunga e inizio anche a rifinire i bordi della pelliccia e le orecchie.
10. Non ancora contento dello sfondo (cerco qualcosa che valorizzi e risalti la bellezza e la regalità della volpe) mescolo verde scuro e terra d’ombra per realizzare un colore bruno piuttosto scuro col quale ne ricopro una buona parte. Finalmente sono soddisfatto!
11. E’ il momento di rifinire più delicatamente occhi, muso e sbuffi di pelo e iniziare a dipingere la pelliccia sulla schiena della volpe. Si noti che in questa zona il pelo è molto più lungo e ondulato.
12. Il lavoro concluso. Rifinite le orecchie, rafforzati i chiaroscuri, ho completato l’opera dipingendo i baffi scuri e sfumando ulteriormente lo sfondo.
Ho visto già anche altri lavori di Roberto Rizzo è molto bravo a seguire e rendere i particolari delle imagini che rappresenta, io l’acrilico non lo uso essendomi atrezzato per la tecnica a olio. Potrei iniziare ad usarlo forse in abbinamento ai colori a olio per prendere un pò di confidenza con la tecnica, comunque al punto sei dell’articolo si parla di velature mi sembrava che con l’acrilico le velature non si potessero ottenere. Ciao
@Antonio61
Non mischiare mai olio e acrilico.
Le velature con acrilico si possono fare, basta diluirlo con acqua o medium pittorici.
Mi piace molto, anche se io preferisco i colori ad olio . Molto bravo Saluti a tutti Antonia
Grazie Salvatore per tenerci aggiornati. Molto bello a me piace dipingere con gli acrilici proverò di sicuro a fare qualche soggetto seguendo le fasi proposte. Complimenti
Grazie a Roberto Rizzo per averci regalato questo tutorial sull’uso dei colori acrilici. Leggerlo mi ha aiutato a capire alcuni errori di base che commettevo. Complimenti anche e soprattutto per le opere che ho visto sul sito dell’artista, sono straordinarie.
Ciao, Giada
Il dipinto parla da solo ….. bravo !!!!!!!
Complimenti,davvero.
Grazie Salvatore, per questo articolo.
Percepisco come anche lo sfondo ed i colori usati, dal maestro Rizzo, per il soggetto , contribuiscono a dare maggiore dinamismo alla ” volpe”, come se fosse effettivamente reale.
Spero che tu possa inviarmi ancora queste eccellenti documentazioni didattiche e costruttive dal punto di vista professionale.
A presto e grazie di cuore, Vincenzo Fontanarosa….
il difficile nell’arte figurativa è dare vita a ciò che si rappresenta. Il maestro Rizzo ci è riuscito
Molto interessante questo articolo e molto bello anche il sito di Roberto Rizzo.
Grazie Salvatore!!!
A presto Liliana
Veramente bella, anch’io sono un realista, anche se a olio, gli acrilici non mi appassionano ma certi lavori riconosco che sono veramente belli. Complimenti
@ Vincenzo, Aldo, Liliana, Paolo, Mar.El., Anna, Antonia: vi ringrazio pubblicamente di cuore per i vostri gentili commenti e per i complimenti. E’ un piacere leggervi!
@ Antonio61: Marco ti ha già risposto. E’ possibile realizzare velature anche con l’acrilico, proprio come accade nella pittura ad olilo.
@ Giada: sono felice che il tutorial possa in qualche modo averti aiutata nel tuo lavoro che – tra l’altro – ritengo davvero notevole. Complimenti!
Grazie a Disegno&Pittura per questo splendido articolo!!
Ho la fortuna e l’onore di essere da pochissimo un’allieva di Roberto e di aver potuto ammirare dal vivo alcune sue opere: sono semplicemente sensazionali… non avete idea di quanto siano comunicativi gli animali che lui dipinge e che prendono “vita” sotto le sue sapienti pennellate.
Spero di riuscire presto a mostrarvi il pastore tedesco che sto imparando a dipingere grazie ai suoi preziosi consigli.
Ciao Roberto, a presto!!
Ciao Anna, grazie delle belle parole…ce la metteremo tutta, ma già si vede che sta venendo benissimo! A presto! 🙂
Grazie per l’articolo e grazie a Roberto Rizzo per la sua Volpe, non conoscevo l’artista e mi ero persa qualcosa.
Io uso solo la tecnica a olio e non sono certamente brava come Roberto Rizzo ma amo dipingere animali. I cavalli sono la mia passione ma mi cimento anche con gatti e aquile.
Maresa
Ciao Roberto,
non sapevo tenessi corsi … magari potevamo aggiungere qualche riga “promozionale” … nel senso che probabilmente ci saranno persone che a Roma potrebbero essere interessati ai tuoi corsi.
Potrei venire magari anche io per qualche lezione.
Se vuoi aggiungere qualche informazione al riguardo credo che oltre ad interessare me interesserebbe a tante altre persone.
Ciao
Nel ringraziare Disegno&Pittura per i contributi interessanti e pregiati che offre nella trattazione di argomenti legati alla pittura, ho letto il tutorial di Roberto Rizzo e l’ho trovato molto interessante atteso che personalemente per ragioni di spazio e soprattutto di tempo, nelle rare volte che dipingo, utilizzo i colori acrilici. Parlare di dipinti, nel mio caso, è molto ma molto azzardato. Diciamo piuttosto che a volte mi ritrovo a sporcare delle tele. Più in generale, mi piace soprattutto leggere di Pittura. Trovo estremamente espressivi i soggetti raffigurati da R.R., indipendentemente dai supporti utilizzati. Così come trovo comunicativi i lavori di Salvatore (vedi di recente il barbone realizzato con i pastelli). Forse un’attenzione maggiore alle opere realizzate con l’uso dei colori acrilici ed alle tecniche pittoriche, come ad esempio l’uso dei pennelli e la tipologia delle pennellate, a me personalmente non dispiacerebbe. Vi leggo sempre e con grande attenzione. Ciao.
Complimenti a Roberto Rizzo per l’ottimo articolo e sopratutto per il bel dipinto. Io uso l’olio e non ho mai usato l’acrilico,ma mi piace essere documentato su tutto quello che riguarda l’arte e in particolar modo la pittura. Ho letto e osservato tutto con molto interesse,grazie per aver condiviso con noi la tua arte. Ciao,Piergiorgio
condivido tutti gli apprezzamenti e ringrazio Roberto Rizzo per la sua innata generosità. Aggiungo che mi sto interessando alle ATMOSFERE, cioè alcolore della luce, a dipingere ciò che di meno materico c’è in una immagine e che di rado si può vedere in foto. Se dovessi ritornare a dipingere quadri anziché soldatini lo farei per questo. Le velature si possono fare anche con olio su acrilico e se non piacciono si tolgono facilmente e si rifanno a piacere. Se la finitura lucida dell’olio non aggrada conosco una fra le vernici trasparenti matt che non mi ha deluso, se vi interessa. Ciao, Enrico
Bellissima esecuzione, anch’io amo ritrarre animali nel modo più realistico possibile ma li eseguo ad olio perchè l’acrilico non perdona,, se sbaglio una pennelata rovino tutto il già fatto, l’olio da più margine di modifica e correzione no?
A maggior ragione faccio i miei più vivi complimenti
Claudia R.
Non posso fare altro che fare i complimenti per una esecuzione così perfetta. Sembra di guardare una volpe vera. Io uso i colori ad olio e non conosco la tecnica da usare per i colori acrilici che credo asciughino molto in fretta. Mi ha molto colpito l’esecuzione del pelo così soffice, richiede forse l’uso di un pennello particolare per rendere l’idea del pelo soffice o è solo questione di tanta pazienza e sovrapposizione di strati? Comunque rinnovo nuovamente i complimenti a Roberto Rizzo, peccato che non abito nei dintorni di Roma altrimenti frequenterei sicuramente i suoi corsi! Grazie anche a Salvatore per mettere a disposizione di noi appassionati di pittura tante informazioni utili e per farci conoscere artisti davvero in gamba!
E’ veramente spettacolare come tutte le cose che proponi,sto’ imparando veramente tanto e spero col tempo di riuscire ad arrivare al tuo livello.dovrei dipingere un gatto nero ma sono in difficolta’,se in futuro lo proporrai te ne sarei molto grata.Un ciao di vero cuore e grazie di esistere.Angela
@ Maresa: grazie a te per il gentile commento!
@ P.G.: sto già pensando ad un prossimo articolo nel quale mi piacerebbe esaminare più in dettaglio alcuni aspetti pratici della pittura ad acrilico. Appena conclusa la mia prossima mostra in Abruzzo mi auguro di potermici dedicare. Grazie mille per il commento!
@ Piergiorgio: acrilico, olio, acquerello, grafite…sono tutti strumenti che ci permettono di creare utilizzando di volta in volta il medium che sentiamo più ‘affine’. Grazie mille!
@ Enrico: grazie a te per i generosi consigli. Anch’io come te ultimamente sono rapito dalle atmosfere…credo siano tra le cose più complesse da rendere. Anche io utilizzo una vernice opaca per i miei dipinti, non amando in alcun modo l’effetto ‘lucido’. E’ vero, è possibile utilizzare una base acrilica per l’olio, ma in generale sconsiglio di mescolare le due tecniche.
@ Claudia: non vorrei contraddirti, però non è come pensi. Devi immaginare l’acrilico come un medium completamente diverso dall’olio. Mentre per quest’ultimo hai la possibilità di sfumare di continuo, togliere o aggiungere colore senza problemi grazie ai tempi di asciugatura molto lunghi, nell’acrilico devi immaginare il lavoro come un multistrato: qualora ti sembrasse di aver commesso un errore hai la possibilità con un nuovo passaggio di colore di ricoprire la zona sottostante e dunque recuperare prontamente. C’è anche la possibilità (agendo rapidamente) di eliminare un passaggio errato con acqua, senza che la zona sottostante venga intaccata.
@ Sonja: è come pensi tu, c’è voluta molta pazienza per il pelo della volpe! Per realizzarlo utilizzo pennelli sintetici di varie misure: piatti medi e tondi a setola corta e lunga. Peccato per il corso…ma nella vita non si sa mai! Grazie di cuore.
@ Angela: gli animali neri possono sembrare complicati da realizzare ma basta utilizzare qualche piccolo accorgimento per ottenere ottimi risultati. Spero di realizzare un mini-tutorial quanto prima. Grazie mille!
Che meraviglia !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Meraviglioso !!!!
Anche a me piacerebbe realizzare il pelo animale in maniera così perfetta da sembrare vero. Ma come caspita si fà??????
Tutti i miei più sinceri complimenti e ringraziamenti per condividere con noi la tua bravura.
Lorena
@ Violeta: grazie mille!
@ Acquarius: grazie dei complimenti. Il pelo realistico si ottiene con la pazienza e il duro lavoro, tornando più volte sulle stesse zone e utilizzando materiale fotografico di riferimento per evitare di sbagliarne il verso e dargli un’aspetto troppo rigido. Un abbraccio!
Non voglio fare complimenti al maestro Roberto Rizzo… sarebbero riduttivi e banali… constaterò solo che le sue realizzazioni trasmettono emozioni.. è un artista che raggiunge perfettamente lo scopo della vera arte.Grazie di condividere con noi questo prezioso dono.
bravissimo maestro, complimenti, alfredo scamporrino by Wildlife ARTIST