Come verniciare un dipinto?
In quest’articolo voglio spiegarti, in dettaglio, come verniciare un quadro ad olio quand’è finito. Se frequenti da tempo Disegno & Pittura, soprattutto il forum, probabilmente avrai letto centinaia di opinioni su questo tema. Se mi dedicherai però un po’ del tuo tempo credo che quest’articolo sarà per te comunque molto interessante.
Perché verniciare un quadro ad olio?
In quest’articolo ho già spiegato perché si verniciano i quadri ad olio e non mi ripeterò ulteriormente.
Quale vernice usare?
Le vernici sono composte essenzialmente da una resina naturale o artificiale e da un veicolo necessario a diluirla. Questo veicolo può essere a base d’acqua, alcool, oli essenziali e oli grassi. Oltre al veicolo e alle resine impiegate, le vernici si distinguono anche in base al grado di brillantezza: opaco, semi opaco e brillante. In commercio esistono numerosi tipi di vernici. Quello che posso dire è che una caratteristica fondamentale delle vernici è la loro removibilità. Nel tempo lo strato di vernice si può rovinare, avere la possibilità di rimuoverla per sostituirla con un nuovo strato è un gran vantaggio. Tra le numerose scelte possibili sicuramente una scelta professionale è la vernice mastice usata anche da molti grandi maestri del passato.
Ecco cosa scriveva Bouvier nel suo celebre Manuel des jeunes artistes et amateurs en peinture di cui qua trovate una traduzione in inglese (pag. 91).
Possiamo dire che la sola vernice oggi utilizzata per questo scopo, è mastice sciolto in spirito rettificato di trementina; tutte le altre sono discutibili sia per la difficoltà di rimuoverle quando necessario, come le vernici a base di alcool, oppure per il loro loro colore e durezza, come ad esempio le vernici ad olio che sono stati spesso impiegati nei tempi passati, tra queste c’è la vernice copale.
Dopo quanto tempo si vernicia un quadro?
Questo è un tema molto dibattuto. Se chiedete a 10 artisti diversi, le opinioni sono discordanti. C’è chi aspetta il minimo indispensabile affinché la pittura si asciughi (es. 20 o 30 giorni), chi invece molto ligio alle regole aspetta 6 mesi se non di più. La verità, però, è che i tempi di maturazione dell’olio sono molto lenti e un’attesa di almeno 6 mesi garantisce il non verificarsi di fenomeni sgraditi. Ricevo spesso email da persone, anche esperte, che lamentano problemi di verniciatura. E’ un peccato rovinare un dipinto su cui si è lavorato per giorni, se non mesi, solo perché si è un po’ impazienti.
A pag. 281 del suo manuale Bouvier precisa quanto segue:
Supponiamo ora che il nostro novizio ha terminato il suo quadro, sia esso un paesaggio o una testa, egli sarà impaziente di verniciarlo. Respirerà su di esso, il vapore si fermerà sulla superficie colorata e la renderà scura per qualche secondo prima di scomparire. Lo tocca con le dita, che non lasciano alcun segno: il quadro è asciutto. Sembra, ma non è proprio così, non lo è ancora del tutto, se così possiamo dire. Verniciarlo subito, impedirebbe l’ulteriore maturazione dell’olio che, quindi, imprigionato sarà ostacolato nella sua naturale espansione rischiando di compromettere la superficie del dipinto. Che fare allora? Diversi mesi possono essere necessari per completare l’essiccazione.
Sul sito di Winson & Newton ci sono delle FAQ tra cui la domanda 12 risponde proprio al nostro quesito. La risposta ufficiale è:
Non verniciare troppo presto. Anche il dipinto ad olio con il più sottile strato pittorico deve essere lasciato asciugare per almeno 6 mesi.
Cosa posso fare durante questo tempo di attesa per evitare che il dipinto sembri imperfetto?
Finito il dipinto è naturale essere ansiosi di mostrarlo a qualcuno, specie se è una commissione. Tuttavia ci troveremo di fronte ad un dilemma. La superficie del dipinto è ancora imperfetta perché manca la verniciatura e, per poterla fare, devo aspettare 6 mesi. Al tempo stesso, però, vorrei mostrare a qualcuno il risultato del mio lavoro e vorrei evitare che si notino le imperfezioni della superficie. Come fare?
In commercio esistono numerosi tipi di Vernici da Ritocco che possono essere stese sul dipinto senza che queste compromettono la maturazione dell’olio. Se avete ricevuto una commissione potete usare la Vernice da Ritocco appena il dipinto è asciugato (es. dopo 20 o 30 giorni) e chiedere al vostro committente di farvelo restituire per la verniciatura finale dopo 6 mesi.
Su questo tema discute anche Bouvier nel suo manuale (pag. 282) continuando la frase di cui sopra:
Che fare allora? Diversi mesi possono essere necessari per completare l’essiccazione. Nel frattempo, per poterlo esporre, o per poter giudicare o lasciar giudicare la sua performance, l’artista desidera rimuovere tale irregolarità che è causata dalla opacità di alcune parti e il luccicare di altre. Per fare ciò egli può applicare una vernice temporanea …
Come si vernicia un quadro?
A questa domanda ho già parzialmente risposto in quest’articolo. Vorrei aggiungere, però, in questa sede qualche ulteriore dettaglio che credo ti tornerà utile.
- Finito un dipinto è necessario riporlo in un luogo asciutto ed esposto alla luce. Quando riponiamo il dipinto non appoggiarlo mai rivolto con l’interno ad una parete. Se si dispone di un cavalletto che non si usa, il miglior sistema è appoggiarlo su di esso. I primi giorni è conveniente rivolgerlo in avanti così che il colore non attragga troppe particelle di polvere che girano nell’atmosfera. Dopo una ventina di giorni, quando ormai il dipinto è già apparentemente asciutto lo si può mettere perpendicolare o un po’ rivolto verso l’alto affinché prenda più luce e asciughi più rapidamente.
- Trascorsi almeno 6 mesi bisogna prima pulire il dipinto da eventuali residui di polvere. Per tale scopo può essere conveniente usare una lama di rasoio tenuta perpendicolarmente al dipinto e con tocco leggero su tutto il dipinto. Per esperienza diretta posso assicurarvi che questa pratica non comprometterà il vostro dipinto. Chi ha avuto la possibilità di leggere un tutorial o vedere un video di Alexei Antonov avrà avuto modo di vedere utilizzare questo strumento anche durante la fase di oliatura tra una fase di colorazione e la successiva.
- Con una patata bisogna poi sgrassare il dipinto. Questa pratica consentirà alla vernice di aderire meglio al dipinto.
- Si lavi poi la superficie del dipinto con acqua pulita e si pulisca con uno straccio come mostrato qui. L’umidità è una nemica della verniciatura, quindi bisogna far asciugare bene il dipinto per un giorno esponendolo al sole.
- Prendi un pennello piatto e largo (es. 12, 14 o 16) e intingilo nella vernice. Non prenderne troppa.
- Stendere una prima mano in senso verticale (o orizzontale). Lasciare asciugare.
- Stendere una seconda mano in verso opposto. Con lo stesso pennello, senza intingerlo nella vernice passalo sul dipinto in senso orizzontale o verticale. E’ consigliabile scegliere il verso in base al soggetto. Per un Paesaggio è conveniente che il verso sia orizzontale, con il Ritratto o la Figura Umana è conveniente che sia verticale.
- Lasciare asciugare e dopo la verniciatura il quadro e pronto per essere incorniciato.
Le mie parole, però, potrebbero avere lo stesso valore dei numerosi siti web e manuali in cui si parla di verniciatura dei dipinti. Spesso per il lettore diventa difficile districarsi tra le innumerevoli opinioni contrastanti. Per tale ragione riporto qui di seguito il pensiero di Bouvier sicuramente più autorevole del mio. A pag. 192 del suo manuale c’è scritto:
Mai mettere un dipinto appena finito con la parte dipinta contro il muro … E’ meglio esporre il dipinto alla luce e all’aria aperta (con usuale precauzione, ovviamente, contro polveri e affini), e persino al sole se non troppo caldo. Quando le condizioni climatiche non consentono l’esposizione all’aria, è raccomandabile esporre il dipinto verso una finestra. In ciascun caso è opportuno dare alla tela un’inclinazione in avanti di circa 8/10 cm, affinchè le particelle di polvere e altre impurità che girano nell’atmosfera, abbiano minori probabilità di attaccarsi alla superficie del dipinto. Quando il dipinto diventa asciutto e non c’è più possibilità che le polveri si attacchino alla superficie del dipinto allora si può invertire l’inclinazione del dipinto in modo tale che la luce possa colpirlo in maniera più diretta e accelerarne l’essiccazione.
A pag. 285 continua:
Quando il dipinto è pronto a ricevere la vernice, lava il dipinto e asciugalo come spiegato in precedenza (vedi pag. 212), poi riponilo orizzontalmente su un tavolo, in modo tale che la vernice non possa colare, procedi alla verniciatura in maniera rapida, con cura, con movimenti uniformi e con tocco fermo. Comincia dalla parte alta del dipinto e giù fino alla parte bassa in verso verticale. Continua con una striscia successiva a quella appena data, mantenendo lo stesso verso finché tutta la superficie non viene coperta. Completata questa fase, prendi il pennello senza vernice e ripeti gli stessi movimenti con lo stesso pennello al fine di uniformare le pennellate e coprire eventuali zone rimaste scoperte.
A pag. 212 è spiegato come procedere alla pulizia della tela. Questa procedura viene spiegata nel passaggio dall’abbozzo all’esecuzione del dipinto finale. Esso è identica a quella da realizzare prima della verniciatura:
Quando il dipinto è sufficientemente asciutto, prendi un coltello con una lama affilata, uniforme e sottile, arrotondato alla fine e passalo gentilmente sul dipinto. Per eseguire questa operazione più facilmente e con minor rischi, mettiti davanti ad una finestra e tieni il dipinto davanti a te, inclinalo in una maniera tale che i raggi di luce colpiscano di sbieco il dipinto, tieni la lama perpendicolare al piano del dipinto e muovila leggermente, come già detto, sulla superficie del dipinto. La maggior parte degli artisti, usano un rasoio, altri il raschietto usato per motivi analoghi dai pittori di miniature …
Finita questa operazione, lava il dipinto con una spugna morbida e acqua pura, ritornando ripetutamente sul dipinto. Se il colore è perfettamente asciutto, l’acqua non si ritrae eccetto nelle aree dove è stato usato olio siccativo. Completata la lavatura, con la medesima spugna strizzata, si passa sul dipinto per assorbire l’acqua in eccesso, esponi il dipinto all’aria aperta, al sole, oppure alla dovuta distanza da un fuoco per farlo asciugare completamente.
Grazie Salvatore per i chiarimenti forniti in questo articolo, chiarimenti che, penso, toglieranno ogni dubbio a chiunque sul tema della verniciatura finale Dei quadri a olio.
grazie tutto interessante e culturale. conviene alla fine indicare la scelta migliore oggi, come si descitto, su oli, acrilico, misto e altro. buon proseguimento 2013
graziella
grazie per i preziosi suggerimenti.
Bellisimo articolo!
Un articolo davvero interessante. Buon 2013
Grazie , grazie per i tuoi preziosissimi consigli…l’articolo , come del resto tutti quelli che ci “regali” , è davvero interessante e molto utile!!! buon 2013 !!! a presto…..
Bello ed interessante quest’articolo
vorrei se fosse possibie sapere come fare per colorare ad olio la buccia di limone (cioè la buccia porosa )
Grazie Salvatore. Le tue ricerche sono sempre utili ed interessanti. Ti auguro un 2013 sciopetonante, in cui potrai realizzare i tuoi sogni
E’ sempre un piacere trovarti, ho imparato molto da te ed è bello sapere che ci sei per ulteriori nuove cose.
tanti auguri a te e alla tua famiglia
stefy
Ciao a tutti e grazie.
Quello che cerco di fare e ricercare in maniera analitica soluzioni a problemi comuni nel campo artistico. Per fare questo serve documentazione, fonti autorevoli, come in quest’articolo.
xRoberto: sono contento che una frase dell’intervista faccia parte della home page del tuo sito. A proposito … quand’è la tua mostra?
grazie Salvatore dei consigli, io in effetti ho avuto problemi nella stesura della vernice in quanto la seconda volta che la distendo bagno il pennello nuovamente e sinceramente l’effetto non mi piace perche’ risulta troppa la vernice, nel prossimo che gia’ ho pronto mettero’ in pratica i tuoi conigli, ancora grazie e buon anno per tutti
Ho molto apprezzato l’ articolo, di cui farò debito tesoro. Recentemente mi hanno consigliato, prima di procedere alla verniciatura protettiva da effettuarsi oltre i 6 mesi, di passare, dopo l’ asciugatura, uno strato a pennello di “medium essiccativo”. Qual’ è la tua opinione in merito? Grazie . Lino
carissimo ricambio gli auguri di buon anno.
sei sempre molto esaustivo nelle spiegazioni. Grazie!
Grazie Sig Salvatore , non sono ancora arrivato ad avere un dipinto da verniciare , ma con i suoi consigli di sicuro tra non molto ciò che ha scritto qui sopra sarà determinante , per il momento sto studiando le tonalità , e il chiaro scuro , come colori uso il rinascimento della Mamei , il medio e il liquin winsor , e qualche goccia di essicante . Colgo l’occasione per ringraziarla per la @ che mi ha mandato precedentemente a questa !!!! Distinti saluti 🙂
Molto esaustivo, devo pero’imparare ancora molto…grazie degli auguri che ricambio a presto
Salvatore, grande come sempre. In che proporzione di alcool a 95° suggerisci di sciogliere 2 etti di resina mastice? Grazie, Giacomo
Ottima ed esaudiente guida complimenti e auguri di buon anno
fai bene a ritornare sull’argomento, specialmente al fine di perfezionare le tecniche. questo articolo e’ esaustivo e mi conforta in alcuni punti circa il mio modo di operare, ad esempio lasciare ben seccare i colori. Non avevo mai messo attenzione sulla pulitura del lavoro: e’ una acquisizione di cui ringrazio. circa i tempi, per qualche quadro ho aspettato anche un anno, per altri pochi mesi.dovro’ fare piu’ attenzione . Grazie ancora.
iniziare il nuovo anno con i tuoi consigli è senza dubbio di buon augurio, grazie!
l’articolo è molto interessante.
buon anno anche a te
Ciao Salvatore,
senza ombra di dubbio è uno dei tuoi articoli più importanti e sto cercando, minuziosamente, di leggerlo con attenzione. Credo che lo userò come fonte di studio in avvernire, ogni qualvolta realizzerò un’opera ad olio.
E poi da te c’è, veramente tanto ancora da imparare e non smetterò mai di ringraziarti, per questo.
A presto Vincenzo.
grazie per gli auguri che ricambio continua il mio interessamento per quello che ci regali con i tuoi articoli ! vincenzo
qualsiasi vernice per quanto trasparente possa essere ha una colorazione. Meglio correre il rischio che il quadro si sporchi per poi pulirlo anzichè snaturarlo
Colgo l’occasione di farti gli auguri Sasa e i ringraziamenti per i tuoi articoli non sono mai sufficienti, inoltre non preoccuparti di ripetere i “soliti argomenti” perchè ci sono dei dettagli che ha una prima lettura si possono considerare poco importanti.
grazie per gli auguri.. e complimenti per la guida, è stata interessante è molto utile.. grazie ancora =)
Grazie per gli auguri e ricambio anche se un po in ritardo.
I tuoi articoli sulla pittura li trovo sempre molto utili.
Più in la quando saro’ pronto per un prossimo quadro ti invierò una foto.
Grazie ti saluto.
Interessante come sempre l’articolo qui esposto, ma ancora non mi sono cimentata nella pittura ad olio, quindi non posso apprezzarne appieno l’utilità.
Finora dipingo solo ad acrilico sia su tela che su parete (trompe l’oeil) quindi mi farebbe piacere sapere qualcosa circa la verniciatura di questo tipo di dipinti. Grazie mille per gli argomenti trattati.
https://www.facebook.com/EmozionArte di Anna Caporali
complimenti, articolo interessante, proprio x principianti come me. Quindi colgo l’occasione x chiederti/vi. Alcuni anno or sono ho dipinto un mio lavoro, usando resine invecchiante e screpolanti. Per pulire il dipinto vale a dire eliminare le resine rimaste, che tipo di materiale debbo usare e come usarlo tecnicamente senza danneggiare il quadro. Grazie e buona anno a tutti.
x caterina: devi prendere poca vernice x volta. Intingi il pennello e scolalo un pò sulla boccetta della vernice. Ne deve rimanere poca sul pennello. Io stendo anche due volte la vernice e poi la terza volta uso solo il pennello per uniformare.
xlino: quale medium siccativo?
xgiacomo: sul libro di Bouvier e sul forum (nei messaggi di Marco Fenocchio) trovi la ricetta esatta. Ma come dice Bouvier … i negozi di colori fanno una vernice perfetta … perchè perdere tempo a farla? Concordo con te che però bisogna sapere come fare. Farò un articolo co foto e dettagli.
xenrico53: non ho mai usato quel tipo di vernici … su Bouvier trovi scritto in dettaglio come rimuovere quella mastice ma non so se è applicabile alle vernici che tu citi.
Grazie a tutti
tutto molto interessante…sopratutto per una principiante come me……grazie
davvero molto interessante ed autorevole! grazie e buon anno.
molto interessante!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie Sasà per gli auguri che ricambio con affetto anche per la tua famiglia.
L’articolo, come sempre, è veramente interessante ed esaustivo e cercherò di metterlo in pratica. Per i dipinti ad acrilico e acquerello esiste una vernice finale equivalente a quella per l’olio? Grazie ancora ed auguri a tutti gli amici, appassionati come me, di “Disegno e pittura”.
Lorena.
Ricambio gli auguri di buon 2013 e come sempre anche questo articolo è interessante. Un passaggio però non mi è molto chiaro al punto 7 e cioè si passa la prima mano di vernice in senso verticale, si fa asciugare. Si passa la 2° mano in senso orizzontale e poi con lo stesso pennello in quale senso si deve passare (in verticale come il primo passaggio o in orizzontale come il secondo)? E se nel frattempo si asciuga la vernice stesa? E cosa significa che conviene usare il senso verticale per le figure e quello orizzontale per i paesaggi se i passaggi di vernice sono dati in senso orizzontale prima e verticale poi? Ringrazio in anticipo se potrai chiarirmi questi dubbi.
grazie per gli auguri e grazie per tutti i consigli che ci dai,come sempre sei chiaro e preciso auguri a tutti gli appassionati di pittura.
xsonja:
quello che volevo dire è che generalmente per figura e ritratto si usa la tela messa in verticale, per il paesaggio in orizzontale. Quindi l’ultima mano (quella senza vernice) conviene farla in verticale per i primi orizzontale per i secondi … ossia manteendo lo stesso verso.
Stendi la prima mano e lascia asciugare. Stendi la seconda e quando è ancora bagnata passi con il pennello senza vernice x amalgamare.
un articolo molto interessante.. come tutti devo dire. grazie tante
Auguri anche a te di buon anno. L’articolo è molto interessante anche se nella pittura ad acrilico non credo si possa adottare la medesima tecnica descritta per la pittura ad olio.
Piuttosto, sarebbe utile sapere qualcosa circa la verniciatura dei dipinti con colori acrilici. Grazie.
Ho sempre ignorato questa fase finale, in effetti leggendo il tuo articolo la sto rivalutando !!!!
Come fare se il quadro dimenticato in cantina si è ammuffito? Prima della vernice finale, si sarebbe ammuffito lo stesso?
Grazie e buon anno!
Ottimo articolo, info utilissime!
Grazie per le idee e le spiegazioni varie
per prima cosa tanti auguri di buon anno. poi voglio dirti che l’articolo contiene davvero informazioni ricercate e approfondite. D’altra parte questo è cio che caratterizza il tuo blog e quindi il tuo lavoro. Non lo dico soltanto per farti dei complimenti, (che sia ben chiaro li meriti tutti), ma questo è ciò che percepisco ogni volta che leggo la tua posta. grazie e ancora buon anno
Auguri anche a Te di buon 2013.Non ti preoccupare che non mi annoi mai perche’ i tuo consigli sono sempre molto interessanti,anch’io come molti altri quando finisco un quadro vorrei dare la vernice dopo poche settimane,apprendo pero’ da te che non si deve fare percio’ sotto tuo consiglio resisto alla tentazione e aspetto qualche mese.Grazie di tutto e di nuovo Buon Anno
Grazie Salvatore,
non si finisce mai di imparare!!.
Buon anno & grazie per la tua disinteressata disponibilità nel far crescere i neofiti come me.
Ciao Salvatore, i tuoi consigli e la tua pagina sono sempre meravigliosi…..
Complimenti x il blog, e grazie x i consigli, utilissimi sia x principianti e professionisti. Colgo l’occasione x augurati buon lavoro.
grazie, per i molti preziosi e utili consigli che ci dai, volevo chiederti Come invecchiare un dipinto. Ti ringrazio anticipatamente…………….Rizzo
io ho imparato che e’ meglio aspettare due anni prima di procedere.
Pur dipingendo in strati sottili una volta applicai la vernice finale in un quadro
che avevo trminato un anno prima.Ma stranamente il bianco anche dopo un anno non era ancora conpletamente asciutto e mi procuro’ un bel problema.
Inoltre ho imparato che e’ bene scrivere nel retro del quadro(magari nel legno a matita) la data di quando si effettua la verniciatura , e che tipo di vernice e’ stata applicata.
è un’idea, scrivere la data di quando si finisce il quadro.
dipende dal bianco che usi
è una buona idea
Complimenti per il sito e per la semplicità con cui spieghi i vari argomenti.
ti volevo chiedere..cosa ne pensi delle vernici (gloss o satin) a spray?
potrebbero andare per verniciare un dipinto ad olio su tela?
Sicuramente si, in un post sulla verniciatura mi ha impressionato il gran numero di persone che usa lo spray. Ma io preferisco quello a pennello, ho più controllo. Conosco pittori con oltre 30 anni di esperienza che non userebbero mai lo spray.
Ciao Salvatore,
ti ringrazio per tutti gli utili consigli contenuti nel tuo articolo.
Tuttavia la pulitura della superficie con una lama non è praticabile in un dipinto in cui si è usata un’applicazione a corpo del colore (quindi con il colore quasi “in rilievo” sulla superficie del dipinto).
Conosci metodi alternativi da poter utilizzare in questi casi?
Grazie!
Mi chiamo Maria ho un problema su un dipinto ad olio dopo 2 mesi ho passato la vernice e non so cosa è successo il dipinto si è ingiallito adesso per rimediare ho passato di nuovo il colore.Posso risolvere il problema? È da una settimana e vedo che il colore non riesce ad asciugare ! Sarà che ho messo la prima verniciatura? Se qualcuno mi darà un aiuto a capire come fare a salvare il mio dipinto.GRAZIE