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Come pulire i pennelli nella pittura ad olio?

Pennelli rovinati

Come pulire i pennelli quando si finisce di dipingere credo lo sanno tutti, ne ho parlato anche io durante il corso di pittura ad olio [1].

Il metodo che tutti conoscono è quello di bagnare il pennello in un solvente, come trementina o acqua ragia, pulirlo con uno straccio e, infine, ricoprirlo con un pò di sapone. Chi non ama l’odore dei solventi sopra citati magari opterà per un sostituto vegetale inodore.

Ma siamo sicuri sia questo il metodo corretto?

Problema nel pulire i pennelli con trementina o acqua ragia

Questa domanda me la sono posta non molto tempo fa dopo che per tanto tempo ho usato il metodo citato sopra. Il motivo è che notavo che i peli dei miei pennelli o si dilatavano o biforcavano.

Pennelli Rovinati

Generalmente questi fenomeni accadono quando si usano pennelli di cattiva qualità, si puliscono male  oppure quando non si conservano in maniera adeguata. E’ inutile dire che io utilizzo solamente pennelli di pelo di bue e martora kolinsky di buona qualità. E’ altrettanto inutile dire che sono molto scrupoloso nella pulizia dei pennelli e nella loro conservazione. Nonostante ciò di tanto in tanto notavo che qualche mio pennello si rovinava anche dopo poco tempo di utilizzo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e stato quando si rovinò un pannello di martora kolinsky da poco acquistato.

C’era qualcosa che non andava nel mio metodo per pulire i pennelli, dovevo scoprire cosa.

Ricerca della Soluzione

Iniziai a fare un pò di ricerche sui vari manuali di pittura antichi e moderni. Sul manuale di Bouvier [2] trovai una ricetta per pulire i pennelli. Decisi che poteva valere la pena provare.

Soluzione

Bouvier sostiene, nel suo manuale, che l’uso della sola trementina può danneggiare i pennelli. Nello stesso manuale egli sostiene che il miglior modo per pulire i pennelli è quello di utilizzare l’olio.

Il Metodo Bouvier per pulire i pennelli

Qui di seguito vi riporto la procedura descritta da Bouvier nel suo manuale che io stesso ho sperimentato con successo e che sto utilizzando da molto tempo. Prendete due vasetti e versate dell’olio di lino (oppure noci o papavero) al loro interno. Nel primo vasetto aggiungete un terzo di trementina. Questo primo vasetto verrà utilizzato per rimuovere la maggior parte del colore. Come vasetti spesso utilizzo i contenitori del medium che si agganciano alla tavolozza. Questo perchè carico i pennelli sempre con poco colore. Tu se lo desideri puoi utilizzare contenitori più grandi.

Vasetti per pulire i pennelli

Prendi il pennello da pulire, rimuovi con uno straccio il colore in eccedenza e intingilo nel vasetto che contiene olio e trementina. Cerca di rimuovere quanto più colore possibile.

Sgrassare il pennello

Pulisci ora il pennello di nuovo con uno straccio. Intingi di nuovo il pennello nel secondo vasetto che contiene solo olio. In questa seconda operazione il pennello avrà meno colore e la procedura serve per rimuoverlo definitivamente.

Pulire il pennello

Pulisci di nuovo il pannello con uno straccio. Con le punta delle dita dare forma al pennello.

Punta del pennello

A questo punto il pennello e’ pulito e pronto per essere utilizzato il giorno successivo. Volendo è possibile riutilizzare il pennello anche dopo qualche giorno. Non aspettare più di tre settimane altrimenti il pennello diventa eccessivamente gommoso. Non preoccuparti basterà intingere di nuovo il pennello nell’olio per ritornare come prima. Bouvier suggerisce di ripetere l’operazione ogni 3 settimane se non si utilizzano i pennelli.Questa procedura è particolarmente indicata per chi dipinge tutti i giorni o quasi tutti i giorni. Ecco cosa è scritto a pag. 96 (nella traduzione in inglese) del libro:

Cerca di seguira la regola di pulire i pennelli alla fine di ciascun giorno lavorativo. Ciò ti farà risparmiare fatica in primo luogo, e ti aiuterà eventualmente  a tenerli in buone condizioni. La modalità di esecuzione di questo sgradevole lavoro è la seguente  … prendi due tazze ovali, una delle quali ha una barra di metallo, o un filo ricoperto stagno, che attraversa la sua parte superiore. Si tratta infatti di un raschietto, per purificare i peli del pennello.  Mettere una porzione di papavero o altro olio che generalmente usi in ciascuna delle due tazze. Si gira, uno alla volta, i pennelli nella prima tazza finché non avrete liberato il pennello della porzione maggiore della vernice, poi passandolo tra le pieghe di un soffice panno di lino (ripetere entrambi i processi fino a quando tutto il colore è stato rimosso). Si gira poi nell’altra tazza e, sottratta dell’olio eccedente, riporre il pennello … per evitare che l’olio tra i peli del pennello diventi troppo denso se i pennelli non si utilizzano, la pulizia deve essere rifatta ogni 3 o 4 settimane e anche più spesso in estate … L’obiezione fatta allo spirito di trementina, è che trasforma le estremità dei pennelli, facendo loro assumere la forma di ganci e di rovinarli. Tuttavia se si utilizza solo un terzo di trementina all’olio di cui sopra solo prima tazza (le seconda deve avere solo olio), i pennelli si puliranno altrettanto bene e  la procedura di pulizia sarà più semplice.

Quando a causa di negligenza, o altro, lo stato del pennello è tale che ha bisogno del sapone, l’uso del sapone verde adatto allo scopo, in vendita nei colorifici, è raccomandabile.  Dopo essere stato purificato da questo detergente, il pennello deve essere sciacquato con molta attenzione in abbondante acqua tiepida e pulita.

Il sapone di cui parla Bouvier credo sia il normale sapone di Marsiglia.

Cosa fare se non si dipinge tutti i giorni?

Se non si dipinge tutti i giorni ma solo una volta ogni due o tre settimane o con frequenza ancora minore è facile che non appena cominciate a dipingere i pennelli vi appariranno un pò gommosi. Che fare? Bouvier suggerisce che il miglior modo per preservare i pennelli per mesi è intingerli un pò nell’olio di oliva. Quest’olio ha la caratteristica di asciugarsi in maniera lentissima. Dopo diversi mesi quest’olio può essere ancora umido. Quindi prima di riporre il pennello bagnarlo un pò nell’olio di oliva. Con uno straccio rimuovere l’olio in eccesso e con le punta delle dita dare forma alla punta del pennello.

Pulire pennello con olio di oliva

E’ importante che quando si riprende a dipingere di non intingere subito il pennello nel colore. L’olio d’oliva ancora umido potrebbe compromettere la rapida essiccazione del colore. Bisogna, come prima cosa, bagnare il pennello nell’olio di lino, noci o papavero e asciugarlo con uno straccio. A quel punto il pennello è pronto per essere usato. C’e’ da dire che anche utilizzando l’olio di oliva, se non si dipinge per più di 6 mesi c’e’ il rischio che la punta del pennello diventa gommosa. Bouvier in questi casi suggerisce di rieffettuare la pulitura dopo 6 mesi se i pennelli sono rimasti inutilizzati. Secondo Bouvier l’uso dell’olio di oliva previene anche che i pennelli vengano attaccati dalle tarme. A pag. 99 del manuale di Bouvier leggiamo:

Quei pennelli che devono essere messi da parte sono unti con un pò olio di oliva, naturalmente, il meno possibile. Questo olio resta umido per un tempo lunghissimo. Devi solo prendere la briga di rinfrescare l’olio una volta ogni cinque o sei mesi, per evitare che diventi troppo gommoso. Quando desideri utilizzarli, tutto ciò che devi fare è rimuovere l’olio di oliva con un panno morbido panno morbido, e poi semplicemente pulire il pennello nella tazza con olio di papavero (lino o noci) secondo il procedimento descritto sopra per la pulizia dei pennelli.

Come pulire gli sfumini?

Di solito utilizzo pennelli tondi e piatti. I primi li uso, generalmente, per applicare il colore sulla tela e i secondi per sfumarli. Oltre ad essi utilizzo dei pennelli che io chiamo “sfumini”. Questi pennelli li adopero dopo la fase di sfumatura se l’oggetto appena sfumato non appare uniforme come dovrebbe. Questi pennelli vanno usati sempre puliti e asciutti e con tocco leggero. Essi vanno impiegati con parsimonia e attenzione perchè se da un lato uniformano una superficie, se utilizzati troppo tendono a distruggere i contrasti appiattendo l’immagine. Quando li utilizzo cerco sempre di ritornare sulle aree più chiare o scure per rinforzarle.

Pulire pennello a sfumino

Inizialmente pulivo anche questi pennelli con trementina e sapone. Notavo, però, la volta successiva che li utilizzavo, se non era trascorso molto tempo, che non erano belli soffici come in origine. Leggendo il manuale di Bouvier scoprii che quest’ultimo suggeriva di pulirli semplicemente sfregandoli leggermente su un tovagliolo. Da allora questi pennelli sono rimasti belli e soffici come in origine. A pag. 97 del manuale leggiamo:

Gli sfumini, come abbiamo detto, non sono mai utilizzati con la vernice. Quel pò che assorbono durante le sfumature viene rimosso passando il pennello leggermente su un panno.

Conclusioni

Devo dire che da quando uso questo metodo i pennelli sembrano come nuovi. Qualche pennello di pelo di bue sono riuscito a recuperarlo e farlo diventare come nuovo. Purtroppo non sono riuscito a recuperarli tutti. Quello che posso dire è che sicuramente questo metodo è migliore di quello che usavo in precedenza. Poichè io non dipingo tutti i giorni uso quasi sempre l’olio di oliva.

Credo esistono altri metodi di pulitura dei pennelli con agenti meno aggressivi dell’acqua ragia o della trementina. Ad esempio, Marco Maria Fenocchio, sul forum, suggerisce anche l’uso della isoparaffina disponibile nei negozi che vendono materiale per il restauro. Purtroppo non ho avuto modo di sperimentarla quindi non posso dare un feedback diretto. Tuttavia, conoscendo l’esperienza di artista e restauratore di Marco non ho dubbi che sia un metodo molto valido.

Tu, quale metodo utilizzi per pulire i pennelli?