Questa è la lezione 22 del corso di pittura ad olio per artisti principianti.
Sai come mescolare il colore verde di una foglia con i colori ad olio? Sai come mescolare il rosso di un pomodoro, il giallo di un limone oppure il verde di un chicco d’uva bianca? Leggendo questo articolo potrai vedere in pratica come mescolo i colori per imitare le tinte della natura. Esso riassumerà, con esempi pratici, tutti i concetti teorici finora proposti utilizzando le 4 tavolozze di base.
Nei precedenti articoli ho spiegato qual è il processo mentale che seguo per mescolare i colori. Ho spiegato anche come schiarire e scurire i colori, come rendere un colore più o meno intenso e come renderlo più caldo o freddo. In quest’articolo vedremo 4 esempi in cui metteremo in pratica i concetti finora proposti. Ciascun esempio utilizzerà una delle 4 tavolozze di base: primari, primari estesa, primari e secondari e completa. Cominceremo con la tavolozza più semplice (quella dei primari) fino a quella più complessa (completa). In ciascun esempio imiteremo il colore di un oggetto comunemente presente in natura come: una foglia, un pomodoro, un limone e un chicco d’uva bianco.
Per regolare la saturazione dei colori utilizzeremo il complementare o la scala di grigi in maniera alternativa. Negli esempi in cui utilizzeremo la scala di grigi è conveniente mescolarli utilizzando la procedura descritta in quest’articolo.
Colore verde foglia con la tavolozza dei primari
In questo primo esempio imiteremo il colore verde di una foglia di limone utilizzando la tavolozza dei primari che prevede solo 3 colori: giallo cadmio chiaro, carminio d’alizarina e blu oltremare, vedi colori in alto nella seguente foto.
La foto mostra in basso anche una scala di grigi ottenuta con il bianco e nero e neutralizzati con alcuni colori di terra come spiega quest’articolo. In quest’esempio, tuttavia, la saturazione verrà controllata con l’uso dei complementari, quindi la scala di grigi non verrà usata.
Poiché il colore da imitare è un verde cominciamo a mescolare il giallo di cadmio chiaro con il blu oltremare. Cominciamo con un bel po’ di giallo a cui aggiungiamo il blu poco per volta finché la temperatura del colore non ci convince. Poiché il colore ottenuto risultava più chiaro del verde della foglia l’ho scurito con poco nero e pochissimo blu come ho spiegato in quest’articolo. Quando il colore mi sembrava del giusto tono e della giusta temperatura ho notato che esso era leggermente più intenso del colore della foglia. Per ridurre l’intensità del colore ho utilizzato pochissimo del colore complementare, ossia il carminio. A quel punto il colore era più che soddisfacente. Vorrei ricordare che è inutile perseguire la mistione perfetta, è sufficiente avvicinarsi alla tinta quanto più possibile. Infatti, più che imitare tutte le tinte di un quadro perfettamente è più importante che essi si armonizzino bene tra loro.
Colore rosso pomodoro con la tavolozza dei primari estesa
In questo esempio utilizzerò la tavolozza dei primari estesa per imitare il colore rosso di un pomodoro. Ai colori della tavolozza dei primari aggiungo 3 nuovi colori: giallo indiano, rosso cadmio chiaro e blu cobalto. Ho così due versioni di colori per ciascun primario, una calda e una fredda. In quest’esempio, per regolare la saturazione del colore utilizzerò la scala di grigi.
Nell’articolo inerente al processo che seguo per mescolare i colori ho detto che mi pongo sempre 4 domande per capire che colore è il colore che voglio imitare. Il rosso del pomodoro appartiene sicuramente alla gamma dei rossi. E’ una via di mezzo tra rosso cadmio chiaro e carminio. Quindi comincio a mescolare questi due colori per ottenere una tinta che si avvicini alla temperatura del rosso pomodoro. Il colore ottenuto, però è più chiaro rispetto al rosso pomodoro. Quindi per scurirlo ho usato poco nero per volta con un pizzico di carminio seguendo il processo spiegato a suo tempo per scurire i colori. Il colore ottenuto era veramente prossimo al rosso pomodoro, esso era solo poco più intenso. Per ridurre la saturazione ho usato, un pizzico per volta, il grigio di tono 5 ottenuto dalla mescolanza del tono 4 e 6.
Questo è il risultato finale. Vorrei ricordare che il pomodoro, così come la foglia nell’esempio precedente è un oggetto tridimensionale e, in quanto tale, ha una zona in luce e una in ombra. Il confronto, però, va fatto con l’area compresa tra quella in luce e quella in ombra, ossia l’area dei mezzitoni dove è visibile il colore locale dell’oggetto.
Colore giallo limone con la tavolozza dei primari e secondari
In questo esempio utilizzerò la tavolozza dei primari e secondari per imitare il colore giallo di un limone. Ai colori della tavolozza dei primari estesa aggiungo 3 nuovi colori: arancio cadmio, viola cobalto, verde cadmio. Ho così nella mia tavolozza 3 colori secondari presi direttamente dal tubetto. In quest’esempio, per regolare la saturazione del colore utilizzerò la scala di grigi.
Da un punto di vista della temperatura il giallo del limone è una via di mezzo tra giallo cadmio chiaro e giallo indiano anche se è evidente che esso si avvicina di più al giallo cadmio chiaro. Comincio quindi a mescolare il giallo cadmio chiaro e il giallo indiano. Quando la temperatura mi convince noto che il colore è più chiaro di quello del limone. In base alle regole per scurire i colori aggiungo pochissimo nero e un pizzico di giallo indiano. Qui bisogna fare attenzione perché il nero può rendere il giallo verdognolo. Le quantità devono essere davvero minime. Quando anche il tono mi sembrava giusto il colore era leggermente più intenso rispetto a quello del limone, ho quindi aggiunto una piccolissima quantità di grigio tono 8. Questo è il risultato finale.
Colore chicco uva bianca con la tavolozza completa
In questo esempio utilizzerò la tavolozza completa per imitare il colore giallo verde di un chicco d’uva bianco. Ai colori della tavolozza dei primari e secondari aggiungo i colori di terra: giallo ocra, terra ombra naturale, terra siena naturale, terra siena bruciata, terra d’ombra bruciata, rosso venezia, verde vescica. In quest’esempio, per regolare la saturazione del colore avrei usato i complementari anche se poi alla fine non è stato necessario.
Il procedimento che uso per mescolare i colori anche se ha una base logica ha un certo grado di try e error, nel senso che a volte comincio le mescolanze con colori che poi non risultano idonei. In tali casi è preferibile ricominciare daccapo. Ad esempio, poiché la temperatura del chicco è giallo verde avevo pensato di cominciare mescolando giallo cadmio chiaro e verde cadmio. Ben presto, però, ho capito che avrei dovuto mescolare un bel pò di colori. A quel punto ho ricominciato daccapo e ho riflettuto sul fatto che il giallo verde del chicco era un colore di tono e saturazione media. Quindi sarebbe stato più giusto mescolare ocra giallo (che è sempre un giallo) e verde vescica (che è sempre un verde). A quel punto, con soli questi due colori ero praticamente arrivato alla tinta voluta. Il problema era che il colore era più scuro del chicco d’uva. Ho quindi aggiunto bianco e un pizzico di giallo ocra come spiegato nell’articolo per schiarire i colori.
A quel punto il colore ottenuto era simile al colore locale del chicco d’uva molto difficile da valutare vista la sua traslucenza.
Questo è, in pratica, il metodo che uso per imitare i colori in natura. Un metodo che non ho inventato io, bensì mi sono limitato a mettere insieme prendendo spunto da numerosi articoli letti negli ultimi anni. Io mi sono limitato sono ad estendere il procedimento a 4 tavolozze di base così da fornire al principiante un approccio progressivo all’uso dei colori. Questo è un metodo che va raffinato mettendolo in pratica ogni giorno. Già dopo qualche settimana vedrete che il processo diventerà automatico e non dovrete più pensare ai concetti di temperatura, tono e saturazione, perché tutto vi verrà in automatico.
Questo è un procedimento per imitare i colori locali degli oggetti presenti in natura o costruiti dall’uomo. Esso non ha nulla a che fare con il processo per ottenere il colore in luce o in ombra come qualcuno ha obiettato sul forum. Una volta che abbiamo imitato il colore locale dell’oggetto partendo da questo colore c’è un ulteriore processo per ottenere il colore in luce, ombra, massima luce, luce riflessa e ombra portata. Questo secondo processo ci aiuterà ad ottenere tinte che siano armoniose sia con il colore locale dell’oggetto che con gli altri oggetti del dipinto. Ma questo sarà il tema del prossimo articolo.
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Trovo molto interessanti i vari articoli di questo corso purtroppo per motivi di lavoro in questo momento non riesco a trovare il tempo per mettere in pratica la teoria che ho appreso….lo farò al più presto.Grazie a Sasadangelo.
Grazie , sono consigli molto utili per poer dipingere, questo periodo non riesco a mettere in atto questi preziosi consigli, spero piu’ avanti di riuscirci e creare qualcosa di prezioso con le mie mani tramite il tuo aiuto. Non avevo mai trovato una persona cosi’ brava a suggerire queste preziose tecniche di pittura, mi sento fortunata , grazie ancora Lina.
Grazie, molto interessante.
In questo periodo sto lavorando con gli acquerelli….molto difficile!
Ma conoscere i colori aiuta sempre
Ciao
Iolanda
si molto interessante ! avevo proprio bisogno di questo indirizzo sui colori perche molte volte il dipingere sembra facile ma a volte i colori portano fuori il lavoro completo non valorizzando
Quando continuerà il corso?
Ciao,
Purtroppo di recente ho impossibilità a continuarlo perchè per farlo bene devo dipingere un pò di cose per poter mostrare bene i passaggi.
Mi ero riproposto di farlo più volte ma gli impegni di lavoro e di dipinti in corso me lo hanno impedito. Spero di riprenderlo per inizio di quest’anno.
arrivo per caso nel sito e mi rendo comto dell’ immane lavoro che e’ stato fatto per spiegare semplicemente a persone, che come me, si accostano per le prime volte alla pittura ad olio. Complimenti!
Mi spiace vedere che il corso e’ stato interrotto, spero possa riprendere con le altre interessanti sezioni. Nel frattempo, ringrazio di cuore Salvatore, che se ho capito bene ha curato le lezioni. grazie
June Ross
Un corso estremamente didattico e chiaro. Pensi che continuerai con la parte sul paesaggio? Sarebbe davvero un peccato non farlo…
grazie
Bellissime e chiarissime spiegazioni. Da giorni sto combattendo con il ricercare la giusta combinazione per nature morte e queste lezioni hanno aperto uno spiraglio di luce nel buio della mia tavolozza.
Sarebbe interessante aggiungere una lezione sulla realizzazione delle combinazione dei colori per la carnagione umana, magari per razze!
Grazie