Come mescolare i colori per il ritratto con il metodo di John Howard Sanden

Light 2

Vuoi dipingere un ritratto ma non sai come imitare tutte quelle variazioni di colore di un viso? Quando dipingi un viso non sai da quali colori partire e come modularli per adattarli alle varie esigenze? Questo articolo spiega come l’artista John Howard Sanden usa i suoi colori dell’incarnato per imitare tutte le variazioni di tono, intensità e temperatura di un ritratto.Nell’articolo La tavolozza dei colori per il Ritratto di John Howard Sanden abbiamo visto quali sono i colori della sua tavolozza base da cui il ritrattista statunitense parte per creare i suoi ritratti. Questa tavolozza contiene 13 colori standard: blu oltremare, blu ceruleo, verde smeraldo (viridian), verde ossido cromo, terra ombra naturale, terra ombra bruciata, terra di siena bruciata, arancio cadmio, nero avorio, bianco, rosso cadmio chiaro, giallo ocra e giallo cadmio chiaro. In aggiunta a questi colori l’artista usa 10 colori addizionali premescolati specifici per l’incarnato che lui chiama Promix Color System.

Così come è impensabile per i colori standard usare i colori così come escono dal tubetto, allo stesso modo questi colori non vanno usati così come escono dal tubetto, ma vanno modulati in base alle varie aree del viso da dipingere. Modulare un colore significa essenzialmente modificarlo per renderlo più caldo, più freddo, più chiaro, più scuro, più intenso o meno intenso.

Questo principio l’ha già esposto Marco Maria Fenocchio nella sua copia di Patroclo di Jaques Louis David. In quest’articolo Marco ha detto due cose molto importanti:

Ho preparato le tinte base per l’incarnato cercando di usare il minor numero di colori possibile. Ho eseguito, quindi, tutto il lavoro con 2 tinte base e un pò di bianco, eventualmente aggiustando con qualche colore ausiliario dove occorre, in modo che l’abbozzo sia il più finito possibile.

Dipingendo una carnagione ci si imbatte in tanti piccoli cambiamenti di colore che non si possono prevedere a priori. Per questo motivo tutte queste variazioni si devono preparare al momento sulla tavolozza correggendo le 2 tinte base via via che ce ne bisogno utilizzando un modesto assortimento di colori.

Quindi come Marco anche Sanden usa dei colori di base preconfezionati e poi varia questi colori in base alle necessità del soggetto da ritrarre.

Ma come fa Sanden a rendere questi colori di base più caldi, più freddi, più intensi, meno intensi, più chiari o più scuri?

I principi che Sanden utilizza per mescolare i colori sono sintetizzabili nei 4 punti che ho già evidenziato in un altro articolo sulle mescolanze dei colori:

  • Osservare il colore da riprodurre;
  • Selezionare il colore della tavolozza che più si avvicina al colore da imitare;
  • Analizzare le differenze tra i due colori in termini di temperatura, tono e intensità.
  • Modificare il colore rendendolo più caldo, più freddo, più intenso, meno intenso, più caldo o più freddo in base alle necessità;

Questo è un sistema che si basa sul modello di Munsell e adattato alla pratica pittorica dall’artista Frank Reilly. L’innovazione introdotta da Sanden credo sia stata quella di adattare il sistema alla tavolozza dell’incarnato.

Ma vediamo ora, per ciascun colore della sua tavolozza, con quali colori va mescolato per renderlo più chiaro, più scuro, più intenso, meno intenso, più caldo o più freddo.  Queste ricette vanno considerate come linee guida che magari all’inizio sembrano difficili da applicare ma che con la pratica vengono in automatico. Lo scopo di quest’articolo, però, non è tanto quello di divulgare le ricette di Sanden quanto quelli che sono per me tre punti importanti da considerare quando si dipinge un ritratto e che ho esposto nella parte conclusiva dell’articolo.

Light 1
Light 1

E’ il colore delle massime luci (o highlight). Questo colore, come già scritto nell’articolo La tavolozza dei colori per il Ritratto di John Howard Sanden, si ottiene partendo dal bianco e aggiungendo poco ocra gialla e una punta di rosso cadmio. Questo colore si schiarisce con il bianco e si scurisce con il colore light 2 che, ricordiamo, è il color carne di base. Essendo il colore molto chiaro l’intensità si può regolare con il grigio neutro Neutral 3 un pòcome avevo scritto nell’articolo sul mio metodo per regolare l’intensità (o saturazione) dei colori. Sanden suggerisce, come alternativa, anche halftone 1. Per intensificare i colori si usano semplicemente i due colori principali della miscela escluso ovviamente il bianco. Essendo il colore fondamentalmente un arancio, perchè composto da un giallo e da un rosso, è ovvio che si riscalda con un rosso come carminio o rosso cadmio chiaro e si raffreddi con un giallo come potrebbe essere il giallo ocra del composto. Questo è ciò che mi detterebbe la logica, ma Sanden sembra non sia del medesimo avviso. Per riscaldare il colore suggerisce logicamente il carminio, il rosso cadmio chiaro oppure il giallo cadmio chiaro. Per raffreddarlo il blu ceruleo. Da un punto di vista logico non concordo molto con questa teoria ma per l’onor di cronaca vi riporto fedelmente le sue ricette.

Light 2
Light 2

Light 2 è il color carne base. Più scuro e meno intenso di Light 1. Il colore si ottiene partendo da Light 1 e si aggiunge una quantità infinitesimale di blu ceruleo. Come vedete è la classica ricetta dell’incarnato composta da bianco, giallo ocra, rosso cadmio chiaro e blu ceruleo. Il colore si schiarisce con bianco e si scurisce con halftone 2 ossia il colore di mezzo tono più caldo. Notate che non usa Light 3 per scurire il colore perchè quest’ultimo è si più scuro ma è anche più rossiccio. L’intensità del colore si regola come per Light 1 con Neutral 3 per renderlo meno intenso e con giallo ocra e rosso cadmio chiaro per renderlo più intenso. Il colore si riscalda con un rosso o giallo come rosso cadmio chiaro, giallo cadmio chiaro oppure giallo ocra. Per raffreddare il colore usa blu ceruleo, neutral 3 oppure halftone 1. Vale anche qui il commento di cui sopra circa la logicità di queste miscele per ciò che riguarda la temperatura.

Light 3
Light 3

Il colore Light 3 è più scuro e rossiccio di Light 2. Questo è un colore da usare per le aree più rosee del volto come guance, mento e punta del naso. Questo colore si ottiene aggiungendo al colore Light 2 poco più rosso cadmio chiaro e poco più blu ceruleo. Il colore schiarisce con Light 2 e scurisce con Halftone 2. Per renderlo meno intenso si usa Neutral 5 (ossia il grigio di tono similare), mentre per renderlo più intenso si usano i due colori che formano l’arancio base del colore, ossia rosso cadmio chiaro e giallo ocra. Il colore si riscalda con un rosso come il rosso cadmio chiaro o rosso venezia e si raffredda con blu ceruleo o neutral 5. Anche per questo colore ho delle perplessità su come viene regolata la temperatura (vedi mio commento sopra).

Halftone 1
Halftone 1

Halftone 1 è il colore di mezzotono più freddo da usare per i piani che recedono. Per mescolare questo colore si parte dal bianco e si aggiunge poco giallo ocra e pochissimo rosso cadmio chiaro. Infine si aggiunge il verde smeraldo, ossia viridian. Il colore si schiarisce con bianco, con il color carne base (Light 2) o con Neutral 3. Il colore si scurisce con Dark 1 o nero avorio. L’intensità si incrementa usando i 3 colori base della mescolanza: rosso cadmio chiaro, giallo ocra e viridian; mentre con neutral 5 si riduce l’intensità. Il colore si riscalda con Light 3, giallo ocra, rosso cadmio chiaro o Halftone 2, mentre si raffredda con verde ossido cromo, viridian, blu ceruleo o Neutral 5. E’ normale che schiarendo (o scurendo) il colore con un colore piuttosto che con un altro si ottengono diverse variazioni e risultati che andrebbero sperimentati.

Halftone 2
Halftone 2

Il colore Halftone 2 è uno dei due colori di mezzotono della tavolozza dell’incarnato di Sanden. E’ il colore di mezzotono caldo da usare laddove luce e ombra si incontrano e l’intensità dei colori è più alta. Il colore si mescola partendo dal bianco a cui aggiungiamo giallo ocra e poco rosso cadmio chiaro. A questa mescolanza aggiungiamo verde ossido cromo e arancio di cadmio. Il colore si schiarisce con Light 3 e si scurisce con Dark 1. Il colore si rende meno intenso usando Neutral 5 e si intensifica, invece, usando tutti i colori della mescolanza eccetto il bianco e il verde ossido cromo. Il colore si raffredda usando Neutral 5, verde ossido cromo oppure viridian, mentre si riscalda usando un rosso come carminio, rosso cadmio chiaro o rosso venezia, oppure usando l’arancio di cadmio.

Dark 1
Dark 1

Dark 1 è il color base dell’ombra dell’incarnato caucasico ed è anche il colore base dell’incarnato africano. Il colore si ottiene mescolando viridian e terra di siena bruciata con maggiore quantità di quest’ultima. Alla fine si aggiunge un pò di arancio di cadmio per riscaldare la miscela. Il colore schiarisce con light 3 o halftone 2 e si scurisce  con Dark 2 o con la terra d’ombra bruciata. E’ possibile ridurre l’intensità con Neutral 7, viridian o verde ossido cromo e si può incrementarla usando la terra di siena bruciata con l’aggiunta di arancio di cadmio. Il colore si riscalda utilizzando un rossocadmio chiaro, carminio, arancio cadmio o terra siena bruciata e si raffredda con verde ossido cromo, viridian e neutral 5.

Dark 2
Dark 2

Il colore Dark 2 si usa per i massimi scuri. Il colore si ottiene mescolando gli stessi colori che compongono Dark 1 solo con più terra siena bruciata e viridian e meno arancio cadmio. Il colore si scurisce con la terra d’ombra bruciata e si schiarisce con Dark 1. Il colore si intensifica con la terra di siena bruciata e si riduce l’intensità con il blu oltremare. Infine, il colore lo si riscalda con il carminio e lo si raffredda con il viridian.

E i colori Neutral 3, Neutral 5 e Neutral 7?
Questi colori, pur presenti nella tavolozza del Promix Color System, in realtà non sono colori per l’incarnato. Essi non sono usati come colori di base dell’incarnato ma solo come colori necessari a modulare i colori di base. In particolare, sono principalmente utili per ridurre l’intensità di un colore.

Conclusione

Ora si può essere più o meno d’accordo con i colori base della tavolozza di Sanden e con le miscele che lui suggerisce per regolare tono, intensità e temperatura. Ma, considerando la bellezza dei suoi ritratti, credo valga la pena almeno prendere in considerazione i suoi suggerimenti. Leggendo quest’articolo e diversi altri scritti in passato alcune cose a me appaiono chiare. Per dipingere un ritratto è sicuramente utile:

  1. Preparare alcune miscele di base per l’incarnato. Queste miscele possono essere solo due (per luce e ombra) come fatto da Marco nel suo Patroclo. Oppure tre aggiungendo anche una miscela per il mezzotono. Oppure molte di più come fa Sanden.
  2. Le miscele di base sono dei colori di partenza che vanno modulati in tono, intensità e temperatura in base alle necessità. Qui ognuno può usare la teoria che preferisce, l’importante è che funzioni.
  3. Non mi stancherò mai di dire che un aspetto fondamentale per dipingere i Ritratti sono i Piani Facciali. Questi piani in base alla loro inclinazione rispetto alla sorgente di luce ci aiutano a capire se quel piano va dipinto più chiaro, più scuro, più intenso, meno intenso, più caldo o più freddo rispetto ad un altro.

E tu come dipingi i tuoi ritratti? Usi anche tu dei colori di base? Come li modifichi in base alle necessità? Come fai a capire che una zona deve essere più chiara, più scura, più intensa, meno intensa, più calda o più fredda rispetto ad un altra?


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Comments

  1. Un articolo molto utile che in futuro mi servirà sicuramente.Grazie Salvatore… ne approfitto per fare tanti auguri di buone feste a tutti gli iscritti al sito

  2. diana ferretti dice

    non ho capito molto.
    è molto lungo, l’articolo, troppo lungo.
    DIANA
    ps: che significa website?…(non conosco l’inglese)

  3. bellissimo articolo, grazie per tua pazienza e devozione a scriverlo.
    sto imparando e mi sembra una ottima partenza per i miei pocci.
    aiutami a trovare altre tue spiegazioni a riguardo.
    gio

  4. stefania dice

    Ciao Salvatore, ho trovato solo ora il tuo articolo, meglio tardi che mai! E’ scritto benissimo, chiaro, illuminante e utilissimo. Ho ricreato la cartella di Sanden e la trovo utilissima.
    Grazie

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