In quest’articolo voglio spiegare come preparo la tela per dipingere a olio.
Perché preparare la tela prima di dipingere?
In commercio vendono tele già preparate con imprimitura bianca, perché allora perdere tempo a prepararle di nuovo? Come ho già spiegato in quest’articolo non sempre riesco a trovare una tela pronta della misura e qualità desiderata. Quando ciò accade sono costretto a comprare una tela grezza, montarla sul telaio e prepararla con un’imprimitura bianca.
Anche quando trovo una tela bianca della misura desiderata quasi mai la qualità della trama e della superficie mi soddisfa, per cui preferisco spendere qualche ora in più per prepararla da me. La preparazione che andrò a spiegare garantisce:
- una superficie con la giusta trama;
- una superficie non assorbente che riceve bene il colore ed eviti di prosciugarlo;
- i colori rimangano sempre splendenti come il primo giorno che li ho applicati.
Apprettatura della Tela
Partendo da una tela grezza prima di stendere l’imprimitura vera e propria è necessario eseguire la fase di apprettatura che consiste nel dare una mano di colla diluita in acqua. Questa fase è necessaria per i seguenti motivi:
- evita che l’imprimitura coli attraverso la trama del tessuto;
- riduce la quantità d’imprimitura necessaria per preparare la tela;
- isola il tessuto dai successivi strati pittorici;
- consente all’imprimitura di aderire bene alla tela.
Chi parte da una tela bianca già pronta può anche saltare questa fase e procedere direttamente con la fase di imprimitura.
Materiali
Per eseguire l’apprettatura di una tela utilizzo i seguenti materiali:
- Colla Vinavil 59 da 1Kg.
- Bicchiere di plastica grande.
- Bastoncino.
- Pennello largo da 5 cm.
- Tela grezza precedentemente montata su telaio.
La colla Vinavil 59 si differenzia dalla comune Vinavil perché ha un pH neutro che non aggredisce il tessuto della tela. Si trova facilmente in ferramenta e il suo costo è paragonabile a quello della Vinavil comune.
Sul sito della Gambling Colors si legge in inglese (evito di tradurre per non alterarne il senso):
Diluted with distilled water, PVA size is a contemporary size for fabric support. Conservation scientists recommend painters use neutral pH PVA size on linen and canvas instead of rabbit skin glue. PVA provides a good size layer that seals the fabric but does not re-absorb atmospheric moisture, swell and shrink like rabbit skin glue does. There are hundreds of different formulae of PVA. We acknowledge and appreciate the research of the Canadian Conservation Institute that helps painters and conservators identify the best PVA to use. Gamblin PVA Size is made from PVA that has a neutral pH and does not yellow. It also retains its flexibility and does not emit harmful volatiles.
Secondo il sito web gli esperti del Canadian Conservation Institute consigliano ai pittori di usare una colla polivinilica a pH neutro per la preparazione della tela al posto della classica colla di coniglio. Il motivo è che essa non assorbe l’umidità atmosferica, non si gonfia o restringe.
Sinceramente non ho indagato più di tanto sui test eseguiti dal citato istituto e nemmeno credo di avere la competenza scientifica necessaria per validare la veridicità delle loro affermazioni. Tuttavia, trovo piuttosto normale che un’azienda di belle arti faccia leva sui test eseguiti da un laboratorio specializzato per promuovere i propri prodotti.
Quello che ho fatto io è stato semplicemente testare una colla analoga che si trova facilmente in Italia, con un costo piuttosto basso, facile da usare e con pH neutro. Il risultato mi ha soddisfatto e ho deciso di utilizzare questo prodotto per la preparazione delle mie tele. Fino a ora non ho avuto alcun problema.
Versare due dita di colla Vinavil 59 dentro al bicchiere di plastica grande.
Riempire il restante del bicchiere con l’acqua senza arrivare al bordo. Suggerisco di lasciare uno o due dita dal bordo.
Mescolare la miscela di acqua e colla con un bastoncino di legno qualsiasi. Continuare a mescolare finché acqua e colla non sono ben amalgamati.
Stendere la soluzione sulla tela grezza con il pennello.
La miscela acqua e colla asciuga molto velocemente. Nella foto, infatti, si nota come alcune zone già erano asciutte nell’intervallo di tempo che era trascorso tra la fine della stesura e lo scatto della medesima. Non preoccupatevi se durante l’asciugatura si forma qualche grinza sul tessuto, asciugandosi esso diventerà più teso a causa del suo restringimento. Lasciare asciugare.
Imprimitura della Tela
Finita la fase di apprettatura si procede con quella d’imprimitura che consiste nello stendere due o più mani di gesso acrilico o primer sulla tela, impermeabilizzandolo successivamente con un ulteriore strato di acqua e colla.
Materiali
I materiali che utilizzo per la fase d’imprimitura sono:
- Gesso acrilico o primer.
- Bicchiere di plastica grande.
- Bastoncino di legno qualsiasi.
- Pennello grande da 5 cm.
- Carta vetro finissima (800) per stucchi.
- Colla Vinavil 59.
Stesura del Gesso Acrilico
Con il bastoncino bisogna amalgamare il gesso e se è troppo duro va versata una goccia d’acqua per diluirlo.
Rimuovere la colla in eccesso stesa durante la fase di apprettatura con la carta vetro.
Versare una striscia di gesso acrilico o primer al centro della tela.
Cominciare a stendere il gesso in senso verticale con il pennello. Versare altro gesso se necessario.
Completare la stesura stendendo prima in senso verticale e poi orizzontale. Ripetere più volte se necessario. L’ultima stesura faccio sempre in modo che sia quella orizzontale e la eseguo appoggiando appena il pennello sulla tela e tirandolo senza applicare forza (lasciando lavorare solo quella di gravità). Con questo sistema la superficie diventa uniforme.
Lasciare asciugare e poi scartavetrare la superficie per rimuovere eventuali imperfezioni.
Per la seconda mano stendere di nuovo il gesso al centro della tela come fatto prima.
Iniziare la stesura del gesso prima in direzione verticale e poi orizzontale.
Nell’ultima stesura, uniformare la superficie poggiando appena il pennello sulla tela e tirandolo senza applicare forza (lasciare lavorare solo quella di gravità).
A questo punto il lavoro è concluso e bisogna lasciare asciugare.
Con la carta vetro rimuovere le imperfezioni concludendo così la fase d’imprimitura.
Impermeabilizzazione con Colla e Acqua
L’imprimitura finora preparata è ancora troppo assorbente e il colore rischia di prosciugare se non aggiungiamo uno strato di colla e acqua il cui compito è quello di:
- ridurre l’assorbenza dell’imprimitura;
- isolare lo strato di primer dai colori a olio come è raccomandato sulle etichette di questi prodotti. Nel mio modo di dipingere dopo la fase di disegno eseguo la campitura della tela con un colore di terra a olio uniforme che proteggerà ancora di più lo strato di gesso dai colori.
Riutilizzare la miscela di acqua e colla preparata in fase di apprettatura per realizzare anche l’impermeabilizzazione della tela.
Con il pennello stendere la miscela prima in senso verticale e poi in orizzontale.
A questo punto la preparazione della tela è conclusa. Lasciare asciugare così si potrà procedere con il disegno del soggetto.
Il tema della preparazione della tela è uno tra i più discussi tra gli aspiranti artisti. Non credo esista un metodo migliore di un altro perché la scelta è legata agli obiettivi che l’artista si pone. Il mio suggerimento è quello di provare vari approcci per trovare il metodo più congegnale.
L’articolo non ha la pretesa d’illustrare il miglior metodo possibile per preparare una tela, ho solo spiegato quello che io utilizzo. Se pensate che questo metodo abbia lacune, sia migliorabile o semplicemente volete esprimere la vostra opinione potete lasciare un commento qui in basso.
GRAZIE delle informazioni preziose quanto tempo deve asciugare la tela prima di fare il disegno,
ciao, tra una mano e l’altra qualche oretta, te ne accorgi al tatto. Il gesso è un primer acrilico quindi asciuga presto. Io, per sicurezza, però aspetto il giorno successivo o mezza giornata.
Bravo Salvatore!
Vedo che ti sei rimesso al lavoro sul blog… Questo mi aggrada molto!
Il PH del Vinavil 59 non lo sapevo. Mi piace l’idea di utilizzare un prodotto all’acqua invece di scaldare a bagnomaria la colla di coniglio!
Per l’eccessiva assorbenza del gesso, io passo una mano di acrilico anche per dare una base di fondo del colore più adatto al soggetto da dipingere.
Ma il forum riaprirà?
Ben ritrovato, Salvatore! Possiamo nuovamente leggere con piacere quanto di interessante hai saputo trasmetterci tempo fa e che si era interrotto , purtroppo!
Ciao Enrico. Un caro saluto. Si la colla di coniglio l’ho usata per un po’ ma alla fine era tutto troppo complicato. Questo sistema è + semplice. Con tempo e pratica ho scoperto che in commercio esistono tele bianche già pronte assorbenti e non. L’etichetta non lo riporta, per scoprirlo basta tracciare una linea con inchiostro di china. Se si espande allora è troppo assorbente.
Con l’imprimitura da me illustrata quando fai il disegno e lo ripassi con la china le linee rimangono perfette.
Come dicevo non esiste il metodo perfetto. L’importante è trovare il sistema + congegnale e usarlo finché non si trova di meglio.
L’acrilico come fai tu sicuramente va bene.
Questa tecnica la scoprii anni fa quando era ancora aperto il forum. Feci qualche mese di test su varie tele preparate in vari modi possibili.
L’obiettivo era vedere quale preparazione assorbiva meno i colori facendoli comunque ben attaccare. In fondo l’uso della colla vinilica non è una novità.
La Vinavil normale ha pH 3 circa. Ho letto che colle acide tendono a rovinare con il tempo i tessuti, per questo optai per quella colla.
Sinceramente non saprei dire se ciò è vero o no. Alla fine la 59 costa uguale e lo trovo facilmente in ferramenta (lo vende anche Amazon).
Per l’impermeabilizzazione credo sia sufficiente anche la normale Vinavil, tanto non va a contatto con il tessuto. Tuttavia, io avendo già quella colla per l’apprettatura uso quella.
Nel tempo ho imparato ad essere meno inutilmente sofisticato e passare prima possibile alla pittura 🙂
Tuttavia, ci tenevo a mostrare questo metodo che secondo me ha qualche elemento di novità.
Il forum non riaprirà, mi spiace. Cmq, so che non farete mancare la vostra presenza e supporto che a me fa molto piacere.
Ciao Michele,
Grazie. Spero di poter fare ancora qualcosa di utile per me e per tutti voi. Io trovo molto gratificante essere di aiuto a tante persone.
Io uso la cementite 2/3 mani..carteggiandole ogni volta che ne pensate?
Ciao Gabriele.
Ne penso bene. Ricordo che qualche utente molto bravo del forum usava questo metodo. Un saluto.
Ciao Salvatore
Piacere rileggerti.
Sono contenta che hai ripreso con i tuoi preziosi consigli!
Ciao Robjnia. Grazie. Più che consigli è condivisione di quello che faccio per divertirmi con il disegno e la pittura. Spero sempre che qualcuno li trovi utile e sono contento che i primi due articoli di questo nuovo ciclo siano stati apprezzati dai lettori.
grazie della velocissima e esauriente risposta franco
Grazie mille per i preziosi consigli, mi sono preparata un separe'(paravento) usando tela bianca tipo”lenzuola”, posso utilizzare questa tecnica prima di dipingere?
Ciao Valeria. Si questa tecnica la puoi usare per dipingere. Puoi montare la tela di lino grezza da sola come ho spiegato nel precedente articolo:
https://www.disegnoepittura.it/come-montare-tela-su-telaio/
Questo consiglio di farlo solo se non si trova una tela bianca già pronta della trama e assorbenza desiderata. Il problema è che i venditori non scrivono le informazioni sull’assorbenza sulla confezione. Per questo motivo anche se trovo la tela bianca delle dimensioni che mi servono preparo l’imprimitura come spiego in quest’articolo così dopo posso dipingerci senza rischi di prosciughi (ossia quel fastidioso problema per cui i colori perdono brillantezza dopo qualche giorno).
Se non ti va di perdere tempo con tutta la procedura puoi anche fare solo l’ultima parte di impermeabilizzazione su tela bianca, almeno sei sicura che l’imprimitura non assorbirà troppo colore (alcuni pittori usano questo metodo anche quando dipingono su tavola).
Come dicevo nell’articolo:
“Non credo esista un metodo migliore di un altro perché la scelta è legata agli obiettivi che l’artista si pone.”
Io eseguo sempre la procedura sopra descritta prima di iniziare a dipingere.
Se chiedi a 100 pittori diversi cosa fanno, ognuno ti dirà 100 cose diverse. Il mio consiglio è sperimentare e poi trovata una strada seguirla sempre.
Sono una principiante e ti ho appena scoperto per caso, da autodidatta cercavo informazioni su come dipingere ad olio su tela. Non conosco ancora le varie tecniche ma piano piano sto imparando. Ho trovato molto interessanti gli argomenti trattati anche se spesso ho difficoltà perché non conosco ancora tanti termini tecnici. Mi piace molto dipingere e spero leggendo i tuoi articoli di imparare sempre di più. Grazie a presto
Grazie
Salve. Ho letto le informazioni che avete dato. Davvero interessanti e utili da apprendere. Amo dipingere, ma non avendo fatto studi artistici, mi mancano le basi. Grazie davvero. Su internet leggevo che alcuni aggiungono ” olio di noce” , ma a che serve?
L’aggiunta di olio serve per rendere + elastica un’imprimitura. Questa cosa, però, è utile se fai le imprimitura con gesso di bologna tradizionale con colla (es. coniglio). Nel ‘400 questo genere di imprimiture si usavano su tavole, quando furono introdotte le tele nel ‘500/’600 come scrisse Vasari ci fu necessità di usare sostanze diverse rispetto al gesso perché questi arrotolando la tela crepava. In realtà, se fai un’imprimitura a base di gesso di bologna basta premere la tela da dietro per vedere il gesso crepare. Per evitare questo problema alcuni artisti aggiungono l’olio. Tuttavia, questo è il passato. Abbiamo la fortune di vivere in un presente con abbondanza di materiali. Io uso la Vinavil al posto della colla di coniglio, avendo testate entrambi posso assicurare che non perdi nulla, anzi. Inoltre, uso gesso acrilico al posto del gesso classico (il nome “gesso” c’è in entrambi ma sono cose totalmente diverse). Essendo il gesso acrilico molto assorbente lo impermeabilizzo con colla vinavil e acqua. Se usi le imprimiture a olio come quelle che vende Zecchi sul suo sito costa 12 Euro e non c’è bisogno di impermeabilizzare dai due mani e via. Come vedi, ogni materiale va usato in maniera opportuna, basta sapere con esattezza cosa si sta facendo. Questa esperienza si acquisisce sperimentando e chiedendo informazioni ad altre persone con la stessa passione. Spero di aver chiarito.
Dimenticavo, probabilmente ti starai chiedendo che significa che il gesso acrilico è assorbente. Obiettivo della pittura ad olio è che stendi il colore e anche dopo 10 anni esso deve apparire brillante come il primo giorno. Se usi una base assorbente, l’olio precipita in questo strato e i colori diventano brutti e opachi. Questo fenomeno si chiama “prosciugo” ed è il nemico numero 1 del pittore.
ciao ho una stampa di una madonna antica che era incollata su una tela e vorrei rincollarla su una tela nuova .mi sa consigliare che colla usare grazie antonio
Ciao, sono felicissima che sei “tornato”, il tuo sito mi insegna sempre tantissime cose!!!
Purtroppo il mio insegnante di pittura che ci ha consigliato il gesso acrilico, mi dice che, dopo, sono sufficienti uno o due strati di olio di lino. Peccato che per due quadri mi sono ritrovata con tutto il colore prosciugato… secondo te per rimediare sarà sufficiente la Damar (dopo qualche mese) o meglio aggiungere uno strato di olio di lino. Grazie ☺
No. Finisci il dipinto. Poi vernicialo. Con quello dovresti risolvere. Ma non è mai come un dipinto già privo di prosciughi. Cmq non ti abbattere, ho parlato con molti pittori di elevato livello e il prosciugo è un problema piuttosto comune anche a quei livelli che spesso risolvono con la verniciatura.
Ottimo articolo,sei bravissimo Salvatore.
Grazie
Grazie per la sollecita risposta
Grazie…Molto esauriente come sempre.
Buon giorno e complimenti, spiegato benissimo e, appena possibile consulterò tutto il tuo blog , già da questo articolo vedo che sei molto chiaro nelle spiegazioni ed immagino che possa apprendere molte cose. Io ho una tappezzeria ed utilizzo tessuti di vario genere, molte volte ho dei ritagli di tessuto che, essendo io molto per il riciclo, non butto ed accumulo, vorrei chiederti se con qualunque tessuto è possibile preparare delle tele da dipingere (ovviamente che non siano tele jacquard o stampate). Immagino che le più adatte siano con fibre naturali come lino, cotone, canapa, ecc. ecc. ecc. … . Per ciò che riguarda le trame invece? Inoltre vorrei chiederti anche, se io volessi utilizzare i tessuti dipinti per poi rivestire una poltroncina o una sedia secondo te la tecnica di preparazione è la stessa di cui parlavi sopra oppure il tessuto si irrigidisce troppo e quindi non risulterebbe un bel lavoro dovendo poi adattarsi a parti stondate delle sedute. Grazie mille per la risposta e buon lavoro
Sslve, l’assorbimento è un grosso cruccio. Veder smorzare il colore dopo che lo si è steso brillante è ogni volta una stilettata. Chissà se con lo strato di vinavil la cosa si risolva una volta per tutte. Uso preparare il lino grezzo, con uno o piu strati di colla di coniglio (rendendola appena piu densa con aggiunta di piccole quantità di gesso in polvere) Ciò permette di poter usare il colore del tessuto come campitura (il fondo rimane trasparente) e lasciarlo visibile a lavoro finito (se è il caso).
Comunque Grazie dell’accurata dimostrazione.
No. La colla vinavil non risolve completamente ma è un buon inizio. Il tutto sta nel lavorare “Alla Prima” con decisione con pochi ripensamenti. Più passi e ripassi una zona meno diventerà fresca. Inoltre, il problema grosso sono i ripensamenti del giorno dopo. Fai questo piccolo esercizio. Prendi un po’ di colore e stendilo sulla tela. Lascia passare uno o due giorni. Passa poi su una parte della zona dove hai steso il colore un ritocchino con altro colore. Lascia asciugare. Dopo qualche giorno noterai che quel ritocchino ha causato il prosciugo. E’ una prova decisiva per capire bene questo fenomeno. Come ovviare? Due modi. Se il ritocco lo puoi evitare e ritardare meglio. Se non puoi, fallo. Quando prosciugherà ripassaci un po’ di olio. Se lo puoi evitare finisci il quadro e lascia passare due o tre settimane. Fai l’oliatura come spiego nel blog (puoi farla anche a zone anziché su tutto il dipinto). L’oliatura è fondamentale per evitare che si veda lo stacco tra nuovo e vecchio colore. a Quel punto metti il soggetto o foto a fianco del quadro e cerchi di renderli simili. Io dipingo in due fasi. La prima “Alla Prima” e completo il quadro. Qui l’obiettivo è fare al meglio il rendering di ogni oggetto. Poi lascio passare 2 o 3 settimane. Faccio oliatura (a volte anche a pezzi … è difficile che riesco a ritoccare tutto un dipinto in una sessione … me ne servono sempre almeno un paio). Metto la foto a fianco del dipinto, questa volta quardo dipinto e foto in continuazione per scoprire tutte le differenze. Quando non riesco a vederne più. Faccio la foto ad entrambi e li guardo da computer si trovano altre differenze. Oppure meno complicato capovolgo entrambi e li confronto.
Ciaooooo Salvatore che piacere immenso leggere che sei tornato , era anni che leggevo e rileggevo i tuoi articoli che mi hanno aiutato tantissimo , dopo la natura morta con Walter Cozzoli ho fatto molto dipinti e continuò a farlo … tutto questo grazie al giorno che mi sono imbattuta nel tuo sito . Sono felice che sei tornato e ti seguirò volentieri . Grazie Iris
Ciao Salvatore, sono Ela di Milano. Ho letto il tuo articolo è sembra molto interessante. Mi occupo di fotografia e vorrei realizzare un Backdrop simile a quelli di Oliphant (magari clicki su google per vedere l’effetto da me desiderato). Ho letto molti blogger americani e il procedimento non è sempre lo stesso. Ho comprato una tela grande 2.8×1.8 m. Per conservare la tela quando non è appesa (mi serve come sfondo fotografico in studio) uso un rotolo di cartone spesso lungo 2 m circa (lo stesso dei tessuti a metraggio). Vorrei che il lavoro finale fosse liscio, uniforme, senza pieghe. Potrei usare la tua stessa tecnica secondo te? il lavoro lo devo fare sul pavimento e non posso incorniciare e stendere perchè troppo grande. Uso il rullo normale con cui si pitturano i muri. Dopo il gesso bianco acrilico primer applico colori vari per avere l’effetto desiderato.
Aspetto con ansia un tuo suggerimento.
Grazie mille
aggiungo ancora una domanda: La mia paura è che mentre applico la colla vinilica o il Gesso Primer il tessuto si possa restringere e non ho più un effetto liscio senza pieghe varie. La commessa al negozia mi ha consigliato di lavare la tela a freddo perchè potrebbe restringersi. L’ho fatto. Si è ristretta un pochino e poi ho stirato per bene il tutto. Adesso, non ho idea se ho fatto bene o male ma ormai l’ho fatto.
Grazie, utilissimo come sempre!!!!!
prego
Si hai fatto bene
Buongiorno, il procedimento con vinavil e acqua è applicabile anche nel caso si dipinga con colori acrilici anziché ad olio? Quindi vinavil, gesso ed infine di nuovo vinavil (anche nel caso di tele non grezze ma “pronte”)?
grazie per l’utilissimo articolo
Io lo uso solo per olio. L’acrilico non ha i problemi di assorbenza dell’olio, quindi credo basti solo gesso acrilico.
CiaoSalvatore, mi chiamo Annamaria. Grazie dei consigli. Ho seguito step by step. Ho deciso di iniziare a CREARE la CREAZIONE…ogni giorno faccio un brevissimo video che metto su instagram. Mi piace dipingere e sopratutto disegnare. Quando lo faccio esce fuori tutta la mia anima e si congratula, ride ed è felice. A presto
Ciao è possibile usare il gesso di bologna con colla vinavil piuttosto che quella di coniglio per l’imprimitura?
Grazie Salvatore, adoro il tuo sito!
Grazie
Non saprei, mai provato. Ma perché complicarti la vita con il gesso di Bologna. Fidati non otterresti nulla di più rispetto al normale gesso acrilico o una qualsiasi altra imprimitura. Questa fase serve solo a preparare la tela il vero lavoro viene dopo 🙂
Ciao Salvatore, grazie innanzitutto per il tutorial chiaro ed esauriente. Ho notato che mentre qui concludi l’imprimitura con la ‘Impermeabilizzazione con Colla e Acqua’ per ridurre l’assorbenza ecc.,
nell’ebook Pittura ad Olio – Materiali scrivi: ‘Per impermeabilizzare la superficie e renderla meno assorbente passo una mano d’olio togliendo con un panno quello in eccesso.’ In effetti suona strano dipingere a olio su uno strato di colla vinilica, poiché l’olio è organico. Ma io sono un principiante né ho cognizioni chimico-fisiche per giudicare, quindi ti chiedo lumi, soprattutto tenendo conto dei risultati nel tempo, poiché ome sai alcuni procedimenti sembrano funzionare sul momento ma in seguito presentano problemi. Grazie.
Uso entrambi i sistemi ma ormai preferisco la colla vinilica.
Buonasera, vorrei sapere se Lei ha nessun informazioni se posso usare l’amido di mais+ Vinavil sulla imprimitura già fatta e poi vado sopra col colore di olio. Grazie
si puo usare la cementite con colla vinilica con ph 59
non ne ho idea, mi spiace
Cementite l’ho provato una volta senza colla e mi è sembrata una buona soluzione. Non ho avuto impressione che fosse troppo assorbente. Se lo è puoi usare la colla. Il punto è semplice. Se prendi un pennino con inchiostro china (tipo quello che mostro nel post sul disegno delle ciliegie) e fai un segno sulla tela, se il tratto rimane senza sbavature e non si spande allora l’assorbenza è buona.
Purtroppo c’è troppa attenzione sulla preparazione della tela a mio avviso privo di motivazioni.
Quello che serve è una semplice tela che non assorbe troppo. Se la tela che compri già pronta non ha una trama troppo grossa e supera il test di cui sopra, non vedo alcun motivo per perdere tempo a prepararla.
Buon pomeriggio Salvatore! Sono principiante e autodidatta e seguendo tutorial e consigli vari sto ottenendo dei risultati che mi soddisfano. In questi giorni ho seguito il consiglio di fare l’imprimitura delle tele poiche’ mi piacciono lucide e senza trama. Al momento di didingere ho avuto difficolta’ nella stesura del colore nel senso che il colore non si assorbe e quindi rimangono visibili le pennellate e difficile la sfumatura. Non so che cosa sto sbagliando e mi spiace perche’ la lucentezza e’ veramente diversa dopo il trattamento. E’ come dipingere sul vetro! Spero di essermi spiegata… grazie!
Probabile tu abbia aggiunto troppa colla. Hai provato dopo il gesso acrilico a stendere la vinavil con acqua nelle proporzioni che ho scritto?
Se si non dovresti avere alcun problema.
Una cosa che potresti provare è la seguente. Premetto che io non l’ho mai provata su imprimitura bianca perché in genere a me assorbe ottimamente.
Quando non si tocca un quadro per molto tempo la superficie oleosa può diventare poco assorbente per cui il colore applicato non si attacca. Quando ciò accade io taglio una patata e la passo sulla tela. Pulisco i residui con straccio e poi il colore prende bene. Questa cosa funziona anche usando una cipolla.
Prova a vedere se questo risolve il tuo problema.
Complimenti per le spiegazioni chiare e precise. Ho una domanda per la preparazione del supporto: il trttamento finale con colla vinilica consigli di effettuarlo anche se il supporto è un foglio di compensato di leno e non la tela?
Ho già preparato diversi pezzi di compensato trattandoli con due mani di gesso acrilico: consigli di trattarli con la colla diluita come per la tela?
Grazie tante.
Si, ti dirò di più. Ai tempi del forum molte persone passavano su MDF anche solo la colla vinilica.
Personalmente non l’ho mai fatto però so che si può fare.
Comunque alla fine se ne hai bisogno o meno puoi provare con un test, prendi una penna calligrafica con inchiostro di china (non calligrafico) e in un angolino traccia linea e vedi se si spande o rimane bella precisa. Nel secondo caso la tela assorbe troppo.
Buon giorno Salvatore, io compro la tela in rotoli perché il telaio mi impedisce di usare la tecnica che ormai uso da moltissimi anni e anche perché i miei dipinti sono di notevole grandezza (minimo 100×100 cm). Anch’io mi fido poco della tela già pronta e per questo, una volta tagliata secondo la grandezza del dipinto, spalmo una prima mano di apprettatura di colla vinavil 59 e acqua sulla imprimitura già pronta, poi do una o due mani di imprimitura, rifaccio l’apprettatura, quindi ancora una mano di imprimitura e, infine un’ultima mano di colla e acqua.
I risultati sembrano buoni però ora che ti ho letto, credo che siano eccessive le mani di apprettatura. Ti ringrazio per la gentilezza e per la pazienza che vorrai usarmi
Salve io ho sempre usato cementite a solvente normalmente sulle tele rigirate senza dare la colla di coniglio e dopo 40 anni sono ancora perfette.
Oggi sto preparando la tela grezza con colla di coniglio, poi la rifinisco con cementite (qualsiasi) diluita con olio di lino ed è pronta per dipingere.
Volevo precisare che fin dal 1970 ho sempre preparato Compensato,Truciolato, Fasonite,Multistato,Tele girate a rovescio, e Cartoni telati sempre e solo con cementite e a distanza di tanti anni sono come appena fatti.
Adesso ho deciso di preparare delle lenzuola vecchie di Cotone del 1980 e di Canapa fatta a mano del 1940, Lenzuola sempre uasate fino al 1990 quindi lavate e rilavate sia a mano che in lavatrice.
ora le taglio di misura desiderata e le preparo con colla di coniglio poi sono indeciso se prepararle con Gesso di bologna o ancora con la Cementite.
Buonasera,
ho iniziato da poco a dipingere e uso farlo su tessuti tipo lino e per prepararlo faccio solo u a o due passate di colore acrilico bianco.
Lo stesso se uso cartoncini. Unica cosa è che i cartoncini mi risultano troppo lucido dopo e non mi piace come si stende il colore. Secondo te basterebbe scartavetrarlo un po o devo seguire la procedura consigliata da te? A me piace spaziare con i supporti per dipingere e vorrei anche qualcosa di semplice perché preferisco il dipingere al preparare la tela.
Grazie anticipatamente
Mi piace tantissimo questa tua rubrica e mi sono letto dal primo all ultimo domande e risposte…vedo che questa rubrica ne hai fatto un gran libro perfetto di pittura per tutti noi…i miei piu sinceri complimenti…comunque volevo dirti anche che io dipingo da tempo su tele fatte da me con imprimituradi cementite su vecchie lenzuola di cotone e posso dire che i miei quadri da oltre 50 Anni non hanno perso completamente la loro lucentezza sono rimasti perfetti anche se io uso molto la vinavil per altre creazioni…e adesso voglio seguire i tuoi grandi lucidi consigli che ne stai a dare tantissimi…grazie…nuovamente i miei piu sinceri complimenti..
Complimenti per la spiegazione dettagliata e competente, io ho dipinto per tanti anni nel millennio precedente e allora usavo un’imprimitura a base di colla di coniglio e gesso.
Ora sto tornando alla pittura, ma mi rendo conto che i tempi sono cambiati e qualche passaggio lo si può fare in un modo più semplice ed efficace.
Ti chiedo se sai se la tua preparazione per la pittura ad olio sia funzionale anche per le tavole.
Grazie ancora per i preziosi consigli, li proverò presto!
Daniele