In quest’articolo voglio mostrare come eseguo il disegno per un dipinto a mano libera.
Le modalità di esecuzione di un disegno per un dipinto sono essenzialmente due:
- mano libera;
- mediante ausilio di artifici meccanici (es. griglie, proiettori, ecc.).
Per chi è interessato alla seconda modalità qui mostro come trasferisco il disegno di una foto su tela. In quest’articolo, invece, tenterò di spiegare l’approccio che tipicamente utilizzo quando eseguo il disegno a mano libera.
Materiali
I materiali per l’esecuzione del disegno sono molto comuni:
- matita 2B
- gomma pane
- foto di riferimento
- foglio di dimensione pari alla tela (nel mio caso A2).
- carta di grafite.
Prima di iniziare
Vorrei precisare che io non eseguo mai il disegno direttamente su tela perché:
- la pressione continua sulla tela tenderebbe ad allentarla;
- cancellare è molto più difficile sulla trama della tela;
- l’eccesso di grafite dovuto alle cancellazioni si mischierebbe ai colori ad olio.
Eseguo sempre il disegno su un foglio molto sottile e di grandezza pari a quella della tela e poi lo trasferisco con la carta di grafite. In commercio, oltre ai comuni fogli di formato A4 vendono anche i formati A3, A2, A1 e A0 con cui è possibile arrivare fino a 120×85 cm. Per misure più grandi si può optare per rotoli di carta per plotter oppure incollare i fogli tra loro.
Foto da www.studiopetrillo.com
L’Inquadratura
Vi è mai capitato di cominciare un disegno e arrivare quasi alla fine per realizzare che una sua parte non entra nel foglio? Vi è mai capitato all’inizio di un disegno di provare un certo timore perché non siete sicuri da dove iniziare? A me tante volte. Entrambi i problemi però li risolvo concentrandomi sulle masse principali del disegno senza pensare troppo ai dettagli. Come primo passo è fondamentale posizionare quest’ultime nel posto giusto utilizzando i pochi riferimenti a nostra disposizione.
Di fronte a un foglio bianco i riferimenti che abbiamo a disposizione sono solo i quattro margini, ma possiamo averne altri dividendo i lati in due parti come si vede nella seguente figura (punti A, B, C e D).
Le masse principali del nostro disegno sono essenzialmente tre:
- la brocca;
- piatto e tagliere;
- ciliegie.
A questo punto è facile domandarsi : quanto dista il margine superiore della brocca E da quello del foglio? Quanto dista il margine laterale F dalla linea mediana verticale che unisce A e D? Quanto dista il margine inferiore G della brocca rispetto alla linea mediana orizzontale che unisce B e C? Rispondendo a queste semplici domande traccio le linee E, F, H e G determinando così la posizione della brocca nel disegno.
Con un sistema analogo posso tracciare le linee L, N e M che delimitano il tagliere + piatto e tutta l’area I che racchiude le ciliegie. Con questo semplice processo abbiamo non solo posizionato sul foglio le nostre masse principali ma ci sono otto punti in più che possiamo utilizzare come riferimento per realizzare il nostro disegno.
Disegno delle Masse Principali
Quando devo disegnare le masse principali cerco sempre di capire se è possibile ricondurle a forme geometriche semplici come sfera, cilindro, cono, cubo, triangoli, quadrati, cerchi, ellissi e così via.
Nel caso del nostro disegno la brocca è fondamentalmente un cilindro, piatto e tagliere sono delle ellissi e l’insieme delle ciliege a sinistra può essere delimitata con una forma curvilinea non difficile da tracciare. Immaginare la brocca come un cilindro ci fa comprendere anche che essa è più larga che alta e l’asse dell’ellisse ha una direzione del tutto inattesa. Queste cose sono difficili da catturare se non si semplifica il disegno.
Abbiamo poi le linee prospettiche del tavolo che seppur difficili da tracciare (perché il punto di fuga è fuori dal foglio) in realtà presentano una peculiarità molto importante, le distanze A sul margine superiore sono tra loro uguali così come pure le distanze B. Quindi tracciata una, grazie agli altri riferimenti presenti sul foglio, le altre avranno uguale misura.
Un’altra difficoltà che presenta questo disegno sono le curve della brocca, del piatto e del tagliere che possono venire storte quando disegnate a mano libera. Per ridurre al minimo gli errori trovo molto comodo fissare il gomito in un punto e far lavorare il braccio come un compasso.
Disegno dei dettagli
Ora che le masse principali sono disegnate e ben posizionate non c’è più il rischio che una parte del disegno rimanga fuori dal foglio. Inoltre, abbiamo abbastanza riferimenti da non avere più il timore del foglio bianco e sappiamo anche che essi sono affidabili perché già solo guardando le grandi masse notiamo che il disegno più o meno funziona. È tempo, quindi, di passare ai dettagli.
La base del piatto nella foto presenta una rientranza che in questa fase ignoro, per cui la disegno con un unico arco D che traccio con il braccio usato come un compasso. Nel disegnare il manico della brocca A presto attenzione alla forma che ne deriva dalla prospettiva.
Disegnare le ciliegie è un po’ delicato, basta sbagliare la dimensione e posizione di una ciliegia per sbagliare tutte le altre. Per questo motivo ne disegno una sola fila prestando attenzione alla dimensione e posizione di ciascuna ciliegia, alle proporzioni tra di loro e agli altri elementi del disegno. In questa fase le ciliegie sono semplici cerchi e solo in seguito rifiniremo meglio la loro forma. Disegnata una fila di ciliegie le altre diventano molto semplici da disegnare.
Con un procedimento analogo disegno le ciliegie nel piatto B. Per quelle della brocca A tutto è più semplice perché abbiamo i riferimenti delle ciliegie che già avevo disegnato. Aggiungo anche la foglia C. A questo punto il disegno è a grandi linee finito e si può procedere con le rifiniture.
Rifiniture
Ora che le grandi masse sono state disegnate e arricchite di tutti i dettagli possiamo rifinire bene ciascun dettaglio. In questa fase perfezioniamo la forma di ciascun ciliegia a sinistra aggiungendo anche gli steli. Aggiungiamo le venature e il bordo frastagliato alle foglie.
Perfezioniamo ora anche la forma delle ciliegie nel piatto aggiungendo anche per loro gli steli. In questa fase possiamo finalmente aggiungere la rientranza bombata del piatto e i dettagli sul tagliere.
Aggiungiamo, infine, le venature del legno del tavolo. Le rifiniture a questo punto possono ritenersi concluse.
Verifiche Finali
Prima di dichiarare il disegno concluso faccio alcune verifiche confrontando il disegno con la foto capovolti. Questo stratagemma lo utilizzo perché molte volte il nostro cervello guardando in continuazione il disegno e la foto non è più in grado di rilevare evidenti differenze. Capovolgendo sia la foto che il disegno il cervello vedrà immagini totalmente nuove e sarà in grado di rilevare molte più differenze. E’ incredibile quanti errori si riesce a correggere in questa fase.
Disegno Finale
Questo è il disegno finale.
Il disegno è pronto per essere trasferito sulla tela con la carta di grafite. Poiché il disegno a matita non è molto visibile attraverso le foto, vi suggerisco di guardarlo meglio nelle successive due foto della prossima sezione.
Trasferire il Disegno sulla Tela e Inchiostrazione
A questo punto il disegno può essere trasferito sulla tela mediante la carta di grafite e ripassato con inchiostro di china. Questa fase è già stata spiegata in quest’altro articolo (guarda le sezioni Tasferire il Poster su Tela e Inchiostratura) per cui eviterò di ripetermi. Ricordo solo che la fase d’inchiostrazione oltre a rendere il disegno più visibile svolge un’altra importante funzione, quando l’inchiostro asciuga aiuta a tenere bloccata la traccia di grafite ed impedire che si mescoli con i successivi strati di pittura.
Questo è il risultato finale.
Conclusione
I principi esposti in quest’articolo li utilizzo per qualsiasi disegno che eseguo a mano libera, sia esso un disegno per un dipinto che un semplice schizzo. La precisione del disegno dipende molto dagli obiettivi che vi fissate. Se volete realizzare un dipinto realista o iperrealista è bene essere quanto più precisi possibile pur sapendo che è stupido e impossibile cercare l’assoluta perfezione (tanto vale usare mezzi meccanici). Se volete catturare solo il carattere o l’anima di un soggetto probabilmente potete essere più approssimativi e magari disegnare direttamente su tela con un pennello se vi sentite all’altezza di farlo.
Molto interessante, soprattutto per i principianti