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Come disegnare un rapido ritratto con le matite

Circa un mese fa sono tornato al mio paese natio con mia moglie e mio figlio. Solitamente porto sempre con me le matite,  le matite colorate o i pastelli per ammazzare il tempo nel caso in cui capita qualche momento di noia. Se, invece, ho voglia di dipingere ho una mansarda vuota con tele, pennelli e cavaletto pronti ad aspettarmi. Avevo da poco pubblicato l’articolo Come individuare i piani facciali nel Disegno del Ritratto [1] e quasi ogni giorno facevo qualche esercizio con i volti che trovavo su giornali e riviste. Erano circa le 21.00 e in TV non c’era nulla di interessante per cui decisi di sfogliare un giornale locale per individuare qualche viso interessante da ritrarre. Mi capitò sotto tiro il viso di un signore sconosciuto che pubblicizzava formaggi e che aveva un viso i cui i piani facciali erano piuttosto evidenti. Decisi così di farne il ritratto.

Per prima cosa studiai le proporzioni del viso. Sulle foto fare questo lavoro è più semplice rispetto al ritratto dal vero. Cominciai così a mente a vedere la relazione tra lunghezza e altezza del viso. La posizione della linea degli occhi. La posizione della base del naso rispetto alla linea degli occhi. La relazione tra le ali del naso e il limite interno degli occhi. La linea della bocca. L’allineamento tra gli estremi della bocca e gli occhi e altre relazioni già descritte nell’articolo Proporzioni del viso [2]. Ovviamente il lavoro da svolgere non era riprodurre le proporzioni descritte in tale articolo, bensì capire le differenze tra modello reale e modello ideale. Ad esempio, la linea degli occhi non era esattamente centrale ma un pò spostata verso l’alto. Dopo aver collezionato a mente tutte le differenze tra i due modelli ero pronto alla fase di disegno. Cominciai così a disegnare l’ovale del volto, a posizionare la linea degli occhi, della bocca e della base del naso. Disegnai sopracciglio, naso, bocca e baffi.

La parte più impegnativa è sempre quella di posizionare gli occhi in modo corretto. La linea degli occhi ormai era tracciata, dovevo capire solo la distanza tra l’occhio e l’esterno del volto e la distanza tra occhio e naso. Note queste distanze , disegnare la forma del primo occhio fu abbastanza semplice.

Disegnai poi anche il secondo occhio utilizzando lo stesso procedimento per poi passare a orecchie e collo.  Osservando il modello notai che l’estremo superiore dell’orecchio era allineato con le sopracciglie, così come l’estremità inferiore con la base del naso come nel modello ideale. Il collo fu semplice da disegnare, quello che feci fu osservare dal modello i punti del viso da cui partivano le due linee del collo.  Per non avere un collo spoglio aggiunsi il colletto di una camicia. Il disegno era quasi completo, mancavano solo i capelli.

Cercando di imitare quanto più possibile il modello della foto aggiunsi i capelli. Nella foto non si vede ma disegnai con tratto leggero anche i vari piani facciali non molto diversi da quelli illustrati nell’articolo Come individuare i piani facciali nel disegno del Ritratto [1]. L’intero disegno è stato eseguito con matita 2H.

Tracciati i piani facciali ho cercato di capire a mente il grado di chiaroscuro da assegnare a ciascun piano. In questo frangente ho usato le matite 4B per i piani più scuri e 2B per quelli più chiari. I diversi gradi di grigio li ho poi ottenuti giocando sulla pressione. Avendo per guida i piani facciali ho avuto poca incertezza nell’esecuzione del chiaroscuro.

Sono andato avanti così per l’intero disegno con queste due matite. Ho lasciato volutamente alcune zone in bianco per i punti di massima luce. Per gli accenti, ossia le zone più scure del ritratto ho utilizzato una 6B. Tra queste zone tipicamente troviamo le pupille degli occhi, le narici del naso (che però nel nostro esempio sono poco visibili) e la linea di separazione tra le due labbra.

Ho continuato l’ombreggiatura cercando di sfumare quanto più possibile il passaggio da un piano facciale ad un altro. Non ho usato sfumini, bensì ho giocato solo sulla pressione. Le zone di massima luce le ho lasciate in bianco. Con la gomma pane ho ripulito queste zone che puntualmente durante il disegno possono sporcarsi. Per evitare il brusco passaggio dalle zone chiare a quelle di massima luce ho usato una matita più dura ma non ricordo se era 1B, HB o H.

A questo punto c’erano delle zone scure che staccavano troppo da quelle più chiare. Ho cercando così di rendere i passaggi più morbidi con l’ausilio delle matite 4B, 3B e 2B e giocando un pò con la pressione della mano. Per rendere l’intero viso più luminoso e farlo staccare dallo sfondo ho deciso di annerire quest’ultimo con una matita 6B. Non l’avevo mai fatto e volevo vedere vedere l’effetto. In alcuni punti ho cercato volutamente di sovrappormi alla figura così da rendere i margini più soffusi verso lo sfondo. E’ una pratica che si usa molto in pittura e io l’ho applicata senza esagerazioni al disegno. Al tempo stesso ho tracciato le linee dei capelli ma senza perderci molto tempo.

Ho poi ombreggiato il collo tenendo conto della direzione della luce. La parte sotto il collo è più scura e poi man mano schiarisce come qualsiasi ombra portata. Qualche tocco finale quà e là e il ritratto è stato completato.

Ho ritoccato qualche dettaglio usando la gomma pane per i punti di massima luce e una matita dura per alcune zone del ritratto.

In questo sketch ho evitato l’uso delle matite scurissime (9B, 8B e 7B) perchè sono molto difficili da gestire soprattutto se si decide di creare lavori aventi gamme tonali intermedie. Ho preferito lavorare con le matite della famiglia degli scuri (6B, 5B, 4B e 3B) e delle matite medie (2B, B, H, HB e F) per definire il chiaroscuro di base. Ho evitato poi le matite più dure della serie H eccetto la 2H usata per il disegno.

In giro per la rete trovo spesso opinioni discordanti tra gli artisti sulle matite da usare, voi come vi regolate con l’uso delle matite?