Questo è il primo di una serie di tre articoli su come disegnare le montagne in un paesaggio. Uno degli elementi tipici del paesaggio sono le montagne che, spesso, conferiscono profondità al disegno. Nel disegno delle montagne sono tre gli elementi su cui focalizzare la nostra attenzione:
- forma (o silhouette) e composizione;
- volume;
- prospettiva.
Forma e Composizione
Le persone che hanno una scarsa propensione al disegno tendono a rappresentare le montagne con una certa monotonia, ripetendo sempre la stessa forma senza alcuna varietà. Nei loro disegni è frequente l’assenza di volume e il senso di profondità.
Inoltre, tendono a rappresentare le singole montagne con perfetta simmetria e, come sappiamo, l’eccesso di simmetria spesso è nemica dell’arte. Se le stesse persone disegnassero più catene montuose non ci meraviglierebbe un risultato come quello riportato in figura.
I problemi sono sempre gli stessi e l’aggiunta di una secoda catena montuosa non risolve il problema della profondità. Cominciamo ora una piccola analisi che ci aiuterà a realizare montagne più belle nei nostri paesaggi. Vorrei precisare che qui non voglio definire regole ferree che si sostituiscono all’osservazione dal vero. Quello che desidero è farvi riflettere su alcune scelte compositive che potrebbero aiutarvi nei vostri futuri lavori.
Prendiamo un foglio e disegniamo una semplice montagna, la cui forma di base è il triangolo.
Questa montagna ha come base i punti A e C e come estremità il punto B. Come nei disegni precedenti, questa montagna è eccessivamente simmetrica perchè i punti A e C sono allineati tra loro e B sta perfettamente al centro del foglio. Per migliorare la composizione disallineeremo i punti A e C e decentreremo il punto B.
Spostando B verso sinistra alziamo il punto A. Abbiamo diviso così il nostro foglio in due aree: cielo e montagna; in maniera non simmetrica. Un risultato analogo avremmo ottenuto spostando B verso destra e alzando il punto C.
Se nello spostare B a destra avessimo alzato A oppure spostandolo a sinistra avessimo alzato C avremmo ottenuto picchi di montagna un pò meno equilibrati.
Supponiamo ora di voler realizzare una catena di montuosa con tre picchi di montagna.
Osservate la varietà di queste tre montagne. Quella di sinistra è più larga e bassa di quella a destra. Tra le due c’è una piccola montagna che valorizza la forma del tutto. Volendo aggiungere una seconda catena di montagne bisogna tener presente che:
- se abbiamo due montagne di cui la seconda più alta della prima, questa sarà visibile all’osservatore se e solo se la sua cima supera il raggio di proiezione.
- E’ conveniente che la seconda catena montuosa offra non solo una varietà di forme in se, bensì anche rispetto alla prima catena montuosa così da avere valli laddove nella prima ci sono picchi e viceversa.
- E’ possibile continuare ad applicare la regola della varietà per disegnare quante catene montuose si vuole. Ricordiamoci, però,della regola che più in alto si trova l’osservatore maggiore è la probabilità di vedere le catene montuose più arretrate. Quindi, a meno che l’osservatore non osservi la scena dall’alto evitiamo di mettere troppe catene montuose l’una dietro l’altra perchè maggiore sarà il loro numero più irrealistica diverrà la scena.
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Utilissima questa spiegazione, grazie!
davvero interessante nn vedo l’ora di leggere il seguito
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questo mi aiuta a capire quali sono quelli che apprezzate di più, quelli dove sono stato superficiale e così via.