Come Dipingere un Ritratto con i colori ad olio: lezione dell’artista Jon Houglum

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In quest’articolo vedremo una lezione di Jon Houglum su come dipingere un ritratto con i colori ad olio. Soprattutto per chi non conosce l’inglese riporto i fotogrammi più importanti del video con un mio commento. Nell’articolo troverete i tre video dell’autore pubblicati su Youtube.

come dipingere ritratto colori olio lezione jon houglum

Come prima cosa, utilizzando una miscela di terra siena bruciata e verde vescica si definiscono gli elementi principali del viso: sopracciglio, occhi, naso, orecchie e bocca. Dalla lezione sulle proporzioni del viso sappiamo che la distanza dalle sopracciglie alla base del naso è pari alla distanza tra quest’ultima e il mento. Considerando tutte le proporzioni già descritte in tale articolo iniziamo a dipingere il nostro soggetto. Osservate bene la forma delle sopracciglie e degli occhi. Ricordatevi quanto già è stato detto nell’articolo su Come Disegnare gli occhi in un Ritratto. La base del naso ha una forma ad M. Questo è il modo più semplice per dipingerla anche se non è il più immediato. Dalla base del naso accenniamo il setto. Infine, le due forme a M del labbro superiore e un piccolo accenno al labbro inferiore. Osservate l’allineamento delle narici con l’estremità interne degli occhi, così come l’allineamento delle estremità dell bocca con il centro degli occhi.

come dipingere ritratto colori olio lezione jon houglum

Dipingiamo le zone in ombra del ritratto con una miscela di terra siena naturale, un pizzico di terra siena bruciata e un pò di verde vescica. Le ombre vanno dipinte considerando che la luce proviene da sinistra. Si ombreggiano gli occhi, soprattutto la parte sotto le sopracciglie, il lato destro del naso, della bocca e del mento. Si osservi come il labbro  superiore sia completamente ombreggiato.

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Per dipingere la parte del viso in luce mischiamo del bianco con giallo ocra e un pizzico di carminio. Aggiungiamo a questa miscela un pizzico di verde chiaro (cadmio). Con questo colore dipingiamo la parte in luce del dipinto. In questa fase non bisogna sfumare le due zone (luce e ombra) tra loro. Osservate come questo colore venga usato per dipingere anche il labbro inferiore.

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A questo punto iniziamo con i dettagli degli occhi cominciando con quello destro. Prepariamo una miscela molto scura con terra di siena bruciata e verde vescica e utilizziamo un pennello piccolo a lingua di gatto. Osservate bene la forma dell’occhio che non deve essere disegnata come una mandorla. A tal proposito vi rimando all’articolo su Come Disegnare gli occhi in un Ritratto. Con lo stesso colore definiamo gli scuri sotto l’arcata sopraciliare e, per l’esattezza, ai due estremi. Dipingiamo la linea che delimita il bulbo oculare superiore, mentre sulla palpebra inferiore a destra aggiungiamo un pò di colore per dare tridimensionalità all’occhio. Facciamo la stessa cosa per l’occhio sinistro. La cornea va dipinta con un blu grigio abbastanza chiaro nella parte in luce e un pò più scuro in ombra. L’iris dell’occhio vanno realizzati con un colore molto scuro, quasi nero da ottenere mischiando una miscela di terra di siena bruciata e blu cobalto.

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Con una miscela di terra di siena bruciata e blu cobalto scuriamo le ciglia superiori degli occhi e anche il limite del bulbo oculare superiore.  Il pennello deve essere sottile. Con un pò di questo colore dentro carminio andiamo a ritoccare l’interno degli occhi sul lato sinistro. Con il colore della pelle in luce andiamo a ritoccare gli spazi intorno agli occhi se sono stati danneggiati durante il ripasso con il colore scuro.

Quanto visto finora è possibile visualizzarlo dal vivo mediante questo video realizzato da Jon Houglum.

Prima di continuare con il ritratto apriamo una breve parentesi su come si dipingere una piccola palla di cristallo. Questo ci aiuterà a capire come dipingere gli occhi.

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Tracciamo un cerchio con terra siena naturale mischiata con poca terra di siena bruciata e un pò di verde vescica. Supponiamo che la luce provenga dalla parte alta a sinistra. Dipingiamo con un blu grigio la parte più esposta alla luce. Con una versione più chiara dipingiamo la parte opposta. I lettori più attenti avranno sicuramente già intuito qualcosa di strano. Perchè dipingere la parte in luce più scura di quella in ombra? Il motivo è che l’oggetto in questione è trasparente. Quindi, la luce entra dall’alto e traspare nella parte in ombra, fino ad entrare nell’ombra portata che sarà più chiara vicino alla pallina e più scura lontana (l’opposto di quello che avverrebbe con un oggetto opaco). Infine c’è il punto luce che è il punto più chiaro perchè è da lì che entra la luce nell’oggetto trasparente. I principi esposti in questo piccolo esempio vanno ora appliati quando si dipingono l’interno dell’iris degli occhi.

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Tenendo in mente i principi appena esposti prepariamo una miscela blu grigio calda con blu oltremare, tocco di terra di siena bruciata e bianco e coloriamo il riflesso in basso nell’iris. Con la stessa miscela ma molto più bianco coloriamo i punti luce nell’iris.

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La foto mostra il risultato.

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Dipingiamo le zone di massima luce anche sulla cornea e nei punti della palpebra inferiore maggiormente colpita dalla luce. Le frecce rosse mostrano questi punti.

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La foto mostra il risultato.

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Passiamo ora al naso. Nelle sfumature precedenti la forma del naso è andata un pò perduta, quindi con una miscela di terra di siena bruciata e verde vescica ricostruiamo la forma a M della base del naso. Con la stessa tinta ma un pennello più fine si dipinga l’ombra dietro l’ala destra del naso. Analoga cosa la si fa per l’ala sinistra del naso, ma essendo questa maggiormente colpita dalla luce la tinta sarà più tenue. Per attenuare la tinta si può aggiungere un pò del color carne con un pochino di verde.

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Con lo stesso colore si dipinge l’ombra nel setto e la parte destra del labbro superiore . Rinforziamo l’ombra sul lato destro nelle vicinanze della ruga naso-bocca.

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Dipingiamo le narici con il colore scuro visto sopra ottenuto con terra di siena bruciata e blu cobalto. Si rinforzino le ombre più scure sotto alla base del naso. Passiamo ora alle labbra. Il labbro superiore è completamente in ombra e lo dipingiamo con ocra gialla, rosso e un tocco di verde vescica.

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Con lo stesso colore si dipinga la parte destra del labbro inferiore. Poi si schiarisca il colore con bianco e ocra gialla, in modo da ottenere una tinta più chiara ma anche più calda, dipingiamo il labbro inferiore in luce.

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Rinforziamo le zone in ombra del viso a destra (occhi, naso e mento) con il colore d’ombra visto sopra, cioè terra siena naturale più poco terra ombra bruciata e un pizzico di verde vescica. Volendo possiamo aggiungere anche un pò di rosso.

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Scaldiamo il color carne ( giallo ocra, bianco e carminio d’alzarina) con terra di siena bruciata o rosso e dipingiamo le guance e la punta del naso che sono le zone del volto che avanzano di più nel ritratto.

Quanto visto finora è possibile visualizzarlo dal vivo mediante questo secondo video.

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Sempre con i colori usati per ottenere il color carne realizziamo una tinta molto più chiara per i riflessi di luce che vanno dipinte nelle zone evidenziate dalle frecce.

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Questo è il risultato.

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Nelle zone evidenziate dalle linee dipingiamo la luce riflessa con il colore appena usato con l’aggiunta di verde. Otteniamo il risultato della seguente foto.

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Con verde vescica, rosso e terra di siena bruciata creiamo un colore scuro e enfatizziamo l’oscurità dello spazio compreso tra le due labbra. Scuriamo un pò sopra il mento, ai lati dell’ala destra del naso, nella cavità dell’occhio destro. Praticamente rinforziamo gli scuri che nel frattempo possono essersi sbiaditi.

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Qualche ritocco finale e il lavoro è completo. Nel video seguente potete vedere dal vivo la terza parte dell’esecuzione del ritratto.

Credit: thanks to  Jon Houglum for publishing permission


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Comments

  1. molto interessante, scusami ma dovrai aspettare almeno una o due settimane per le osservazioni che ti devo mandare a proposito della veduta marina, sono troppo preso con i concorsi.

  2. veramente bello, grazie per averlo trovato e messo a disposizione!!!

  3. evelina pulli dice

    davvero molto interessantee grazie per rendendercene partecipi

  4. sasadangelo dice

    alfredo no problem.

    milena e evelina non c’è di che.

  5. trovo il suo blog molto interessante e devo dire che è riuscito a donarmi la voglia di dedicare del tempo ad una passione che mi accompagna da sempre ma che avevo accantonato da un pò…..le confesso che mi sento davvero felice quasi fossi una bimbetta!!! grazie di cuore

  6. sasadangelo dice

    ciao daniela,
    dammi pure del tu … ho “solo” 35 anni 🙂
    grazie dei complimenti … fa sempre piacere sapere che le persone apprezzano il tuo lavoro.

  7. bello questo video gia lo avevo visto su youtube lo avevo anche scaricato pero quello che non ho trovato su questo bellissimo blog è il vero realismo quando vi ho trovato avevo digitato su google i segreti della pittura del 500 600 ma ho tovato ben poco sul blog. invito tutte le persone a vedere il sito di ROBERTO FERRI e magari qulche professore competente in materia ci da qualche suggerimento alla tecnica dei colori di velatura in quale fase va data nel dipinto per renderla cosi reale.grazie

  8. Impressionante quel Roberto Ferri, davvero incredibile, sembra di stare davanti a Caravaggio…

  9. salvatore lai dice

    Sasa,per disegno intendevo conoscenza delle proporzioni.C’è un altro bel sito,dove si vede una bella tecnica di ritratto:”www.maurizio de angelis.com”

  10. GRAZIE SALVATORE PER CHI COME ME NON CONOSCE L’INGLESE è UN GRANDA AIUTO QUELLO CHE CI DAI TRADUCENDO I COLORI.CONTINUA COSI TE NE SAREMO GRATI.

  11. sasadangelo dice

    david, su 500 e 600 mi impegno a pubblicare qualcosa in più ma capisci che non è facile.
    Rigrazio chi mi a segnalato Ferri, sono molto impressionato. Inoltre ho scoperto che vive a Roma.

  12. antonia aillardi dice

    Un grazie anche da parte mia.anch’io come Anna non conosco l’inglese e mi è veramente utile questo articolo,anche perchè spieghi il ritratto veramente particolaregiato,meglio di tanti libri d’autore.Grazie,di cuore ciao alla prossima ANTONIA

  13. belloooooo
    finalmente!!!

  14. Ciao Salvatore,
    apprezzo i tuoi sforzi nel spiegare un’Arte,come la Pittura, così vasta e complessa; sto visitando il tuo blog da qualche minuto e per curiosità ho voluto vedere il video dell’artista Jon Houglum :
    beh, non mi sembra una grande lezione.A parte il fatto di un viso
    che viene ”avanti” che ”traspare” da una tela bianca come un cencio, vorrei fare qualche appunto squisitamente tecnico:
    il viso e ha una colorazione ”terracotta” data da due fattori.
    Il primo è che manca di ”atmosfera”,ovverossia non c’è una campitura di colore intorno alla testa (se vuoi anche di un colore
    complementare al viso) che partecipi e giustifichi le tinte del viso che avendo una pelle sottile (specie sulla fronte),riflette l’ambiente circostante.L’atmosfera ,appunto! La seconda annotazione che mi sento di fare,ma non meno importante, è l’uso e abuso del bianco che ne fa l’artista su questo ritratto: cioè usa troppo bianco per chiarire le parti in luce del viso.Non sempre si fa così! Ed ecco che il quadro sembra gridare: grigio…grigio…grigio…grigio…grigio…grigio…grigio…grigio…
    risultato:un ritratto che sembra un vaso di terracotta!
    E tu mi insegni che dipingere non è colorare…
    Riguardo al suo disegno,beh, non so se è una sua tecnica o una sua limitazione.Per adesso mi fermo qui.
    Un abbraccio
    Emilio

  15. sasadangelo dice

    Ciao emilio,
    grazie per le tue opinioni. Sul disegno credo che siamo d’accordo ma non penso che l’obiettivo del video fossero le proporzioni oggettivamente allungate. E’ uno studio e come tale andrebbe valutato a mio avviso.Io, nel mio modesto parere, credo che questo video contenga alcuni passaggi molto utili: spiegazione sugli occhi, la divisione tra zone d’ombra e luce, la semplificazione di alcune forme.

    Tu dici bene che una carnagione su sfondo bianco ha effetto diverso rispetto a una colorata, ma io credo che uno studio va considerato come tale e va bene anche su sfondo bianco. Anche io quando faccio alcune prove lascio lo sfondo senza colorare.

    Sull’uso del bianco non sono d’accordo … del resto ha usato miscele abbastanza standard. Più volte sul blog ho evidenziato l’importanza di non usare il solo bianco per schiarire i colori perchè il bianco oltre a ridurre il tono riduce anche la saturazione, Inoltre il bianco di titanio ha uno hue che è leggermente spostato verso il blue.

    Ad ogni modo ti ringrazio per i commenti e le tue osservazioni molto interessanti.
    Ciao

  16. Ok Salvatore,
    forse sono stato un pò duro: si tratta di uno studio ma,per certi versi, incompleto.Ultimo appunto:per la ritrattistica io userei il
    bianco di zinco che si mescola più ”dolcemente”(come sfumatura) agli altri colori rispetto al binco titanio che è troppo ”freddo”.L’unico difetto-pregio del bianco di zinco è che asciuga lentamente ma è molto stabile.
    Ciao e ai prossimi commenti

  17. sasadangelo dice

    Ciao emilio,
    non sei stato affatto duro. Non so se hai avuto modo di leggere la mia pagina personale, io non sono maestro di pittura e non pretendo di esserlo. Sono una persona che ama dipingere e che per vicissitudini varie ha cominciato a mettere su web le esperienze giornaliere.
    I commenti come i tuoi aiutano molto me e penso aiutano anche altri lettori del blog … c’è sempre da imparare. Io sono aperto a sperimentare qualsiasi suggerimento … quando ne verifico l’efficacia lo faccio mio.

    Sul bianco di zinco concordo.

  18. Buona domenica,Salvatore,
    e a tutti gli amici pittori del blog;
    ho riletto con attenzione il tuo curriculum e vedo che abbiamo
    degli interessi in comune che io coltivo dalla fanciulezza.Dici di essere un’autodidatta:buon per te! Significa che hai una mente
    più aperta agli insegnamenti verso coloro che ne sanno più di te,o almeno, di tutti coloro che tu prusumi ne sappiano più di te! E’ incredibile come l’umiltà, l’amore, la voglia di imparare verso quest’Arte, possa far fare passi da gigante! E’ una sfida
    continua contro la tela bianca:una sfida che dura tutta la tua esistenza!! Credimi, Salvatore, ho avuto a che fare (ma anche adesso) con i cosidetti ”accademici” e ti posso dire che sono mortalmente noiosi:ragionano a ”scompartimento stagno”:
    come gli elettricisti e gli idraulici, mestieri che hanno un inizio e una fine, dove nulla o poco più cambia.Non me ne vogliano gli elettricisti e idraulici! Anche loro sono utili alla società:eccome!
    Dicevo degli ”accademici”: di solito loro ti spiegano ”come”, (non sempre),”quando”,(non sempre), ma mai il ”perchè” di una tecnica; quando ho avuto delle disquisizioni con loro (questo all’inizio della nostra conoscenza) sulla Pittura ma anche sulla Storia dell’Arte,e le nostre opinioni cozzavano l’un l’altra, io dovevo spiegare il ”perchè” delle cose; loro, trincerati dietro la cattedra hanno una cultura che ha un inizio e una fine e ”così è!”. Quindi per smontare le loro tesi bisogna controbbattere il perchè ”così non è”. Ed è dura con gli Accademici, sai?
    Ma alla fine vinco io anche perchè ho acquistato la loro fiducia e quando loro fanno una dissertazione sulla Storia dell’Arte,mi guardano come per dire:Emilio,sto dicendo bene?
    Ed io,anche se fanno qualche piccolo errore,li faccio fare, ripredendoli magari in separata sede.Odio far fare brutte figure
    agli amici! E sai qual’è il mio segreto,il perchè di tutto questo?
    Certo: sono un autodidatta come te!!! I miei Maestri sono i pittori del passato,studiando le loro tecniche e leggendo la loro biografia e una volta all’anno copio le loro Opere, non per misurarmi con loro, ma per carpirne i loro segreti, proprio come facevano loro con i loro predeccessori!
    Bene, mi accorgo che mi sto allungando un pò e non vorrei annoiarvi; a proposito più su nella posta ho letto una email di
    David riguardo il pittore Roberto Ferri un mio concittadino di Taranto; sono andato anch’io sul suo sito e…Oddio che virtuosismo di pennelli !!! Bravo, bravissimo ma…cos’è che non mi convince? Perchè non mi emoziono? Non posso rimanere indefferente a cotanto talento: che io stia rimbambendo?
    Apriamo una discussione su Roberto Ferri?
    Se siete d’accordo comincio io ,ma fatemi sapere!
    Alla prossima
    e un saluto a tutti i pittori in erba
    (Quelli che mi emozionano sul serio)

  19. sasadangelo dice

    Con il termine “curriculum” forse sei troppo generoso con me.
    Credo che quello che dici sia vero in molte materie. Ricordo all’università professori spiegavano teoremi e dimostrazioni alla velocità della luce ma avevano difficoltà a spiegare i perchè.
    Voglio dire è facile trovare qualcuno che spiega bene i limiti di funzione e magari risolve 1000 limiti in 10 minuti … a me non interessava ciò, a me interessava capire cos’era il limite, perchè era nato, quale esigenza o problema andava a risolvere. La matematica è sempre stata uno strumento al servizio delle altre materie. E’ ovvio che arrivati ad un certo punto della storia si sapere misurare la velocità in ambito macroscopico ma si aveva difficoltà a formalizzare il calcolo della velocità in un dato istante … proprio per indirizzare le misure istantane nasce la necessità del calcolo infinitesimale (oltre anche per altri scopi). Ed è quando capisci il perchè che ti si aprono gli occhi.
    Credo però che verso la conoscenza e il sapere l’approccio più produttivo e costruttivo sia quello dell’umiltà perchè c’è sempre qualcuno da cui imparare e se si è troppo pieni di se poi si rischia di non riuscire a riconoscere i momenti che possono arricchirti. L’ho imparato a mie spese nel settore informatico e non quindi sto molto attento nel ramo pittorico dove credo di aver ancora troppa strada da fare.

  20. Bravo Salvatore,
    la chiave di tutto è l’umiltà e capire il perchè delle cose: ovvero, nel nostro caso, imparare dai Grandi per essere grandi.Per questo ti dicevo che più o meno una volta all’anno eseguo,per mio diletto,una copia di un’Opera di un Maestro del passato.E ora,visto che sei un grande matematico, ho un indovinello per te:Dove e quando interviene la matematica nella Pittura? Ricorda: non è una ”legge ferrea”,ma aiuta molto i pittori in erba.
    P.S. Prendila come un gioco,non voglio fare l’accademico in cattedra.
    Ciao

  21. sasadangelo dice

    ciao,
    se fai un giro nel blog troverai, forse, la risposta al tuo quesito. Credo.
    Ciao.

  22. Scusami Salvatore,
    per il ritardo, ma sono stato fuori città una giornata e sono
    ritornato a casa a notte fonda; quindi fammi fare mente locale
    per risponderti. Non so se sul tuo blog ci sia un articolo che riguardi il numero 0,618, ma questi è l’espressione aritmetica
    della Sezione Aurea…
    A proposito, ho letto il tuo ebook ”Dipingere con la tecnica dei Fiamminghi” e mi sembra ben fatto ma,nella prefazione scrivi:”…la tecnica che, presumibilmente, hanno utilizzato molti pittori fiamminghi come Rubens, Vermeer e Rembrant…” ,non so se sia vero, ma conoscendo la loro biografia e il loro modo di ”Pennelleggiare” (nota la P maiuscola) presumo che quella non sia la loro Tecnica. Di più: sopratutto Rembrand si inc******* moltissimo! Potrei portare avanti delle argomentazioni su i tre Insigni Pittori, per sostenere la mia tesi, ma ciò porterebbe via molto spazio: ci vorrebbe un articolo dedicato solo per loro.

    Ti ringrazio dell’attenzione

  23. sasadangelo dice

    Ciao,
    la tecnica è quella adottata “presumibilmente” da pittori fiamminghi in base alle info fornite da artpapa.

    Io cito quei 3 solo perchè i più insigni della categoria dei fiamminghi.

    Sulle tecniche degli antichi maestri nessuno può essere certo della tecniche utilizzate se non tramite libri scritti (es. Leonardo, Cennini o Vasari) o analisi eseguite durante i restauri.

    Se ti interessa Rembrandt puoi trovare ampio materiale sul libro A Painter at work che trovi gratis su google libri.

    Se hai altre info da poter condividere con link o qualsivoglia credo che anche i lettori possano essere interessati.
    Ciao

  24. Caro Salvatore,
    su Rembrandt esistono centinaia di libri biografici e sul suo metodo di lavoro; io stesso ne posseggo due e ti ringrazio perchè è stata un’occassione per rinfrescarmi la memoria e poterlo amare di più. Ho raccolto decine di testimonianze talune divertenti, altre commoventi di critici, poeti, committenti (nobili e non), amici coevi e di tutta una folta schiera di illustri Allievi che riportano il suo metodo di lavoro. Capisci bene che riportandone solo alcuni, ci vorrebbe uno spazio enorme; brevemente (per quanto mi sia possibile) ti posso dire che all’inizio del suo apprendistato il giovane Rembrandt dipingeva similmente come descrivi tu nel tuo ebook (lieve, levigato, trasparente) ma se ne distaccò subito da quella maniera del secolo XVII.
    Pur acclamato, nella sue Opere c’era qualcosa di non convenzionale che alla fine gli tirava addosso accuse di critici e artisti contemporanei allineati con le teorie accademiche del tempo. In una parola egli diventò un eretico, anzi: -Il Primo Eretico Della Pittura-. Per la sua Pittura, fatta di pennelate audaci e possenti si serviva dela spatola e del pennello usata a mò di spatola. Sir Joshua Reinolds (primo presidente della Royal Academy of Art di Londra) affermò senz’altro che l’inventore dello strumento fu lo stesso Rembrandt il giorno in cui, accingendosi a dipingere, non trovò il pennello adatto. A chi gli chiedeva perchè dipingesse in quella maniera così spessa rispondeva:- Io sono un Pittore, non un tintore!-Bravo, Rembrandt! Bene, Salvatore, mi rendo conto che le argomentazioni sono insufficienti, ma non posso scrivere un saggio in uno spazio di una email. Quello che voglio intendere e che non si può racchiudere un ”brevissimo” apprendistato (era un Genio davvero) nel quale dipinse con lo stile canonico del tempo, dicendo ”Rembrandt dipingeva così” trascurando il resto della sua vita artistica molto più lunga e importante influenzando tutti i grandi Pittori che verranno di la a venire.
    Alla prossima
    Emilio

  25. Utile e interessante, grazie!

  26. Siamo sorpresi, bel tutoria! (:
    Buona fortuna

  27. Grazie Salvatore,il fatto di non conoscere bene l’inglese se non ci fosse stato il tuo aiuto non mi avrebbe aiutato molto ma così è stato molto esaudiente ti ringrazio e spero che ci presenterai altre cose interessanti.

  28. I tuoi consigli ed insegnamenti sono sempre molto utili. Bravo

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