Prefazione
Nell’eseguire la copia della Canestra di Frutta di Caravaggio, mio obbiettivo era riuscire a crearne una più simile all’originale, nelle dimensioni, nella tecnica esecutiva e nei materiali (per quanto possibile). Quindi, prima di iniziare, ho fatto un pò di studi su questa opera e le seguenti sono le informazioni che sono riuscito a ricavare, sia per le analisi fatte direttamente sul dipinto, sia tramite sperimentazione personale.
- Supporto: l’originale del Caravaggio è stato eseguito su una tela di lino.
- Strati preparatori: Caravaggio dipinse la canestra su una tela precedentemente utilizzata, infatti con le analisi radiografiche fatte, si evince sotto la stesura pittorica del Caravaggio un’abbozzo di decorazione a grottesca. Prima di iniziare a dipingere la canestra, il Caravaggio deve aver dato uno strato di preparazione (mestica) per coprire il dipinto già presente, questo strato è steso nell’intera superficie del dipinto in senso diagonale (cosa comune per il Caravaggio, vedi preparazione: Conversione di Saulo Odescalchi, Vocazione di San Matteo, Martirio di San Matteo) e si evince dalle foto ad alta risoluzione nella maggior parte del dipinto. Riguardo il colore di questa mestica, sicuramente sarà stato di un colore medio-scuro (pratica comune del Caravaggio) e lo si può evincere sia osservando il dipinto nel visibile sia in radiografia, tramite le pennellate dello sfondo date a tratti a corpo, a tratti più fine che lasciano intravedere uno sfondo scuro sottostante (per paragone vedere analisi radiografica del Ragazzo Morso da un Ramarro di Londra).
- Tecnica esecutiva e pellicola pittorica: Caravaggio, dalla fase giovanile fino alla fase matura, ha sempre utilizzato una tecnica a risparmio (vedi restauri ISCR), finalizzata alla velocità di esecuzione. Questa tecnica in maniera esasperata la si può vedere nei suoi ultimi lavori, mentre per i dipinti giovanili (di cui fa parte anche la canestra) abbiamo una tecnica più raffinata con più stesure e con una maggior qualità pittorica. Per quando riguarda la realizzazione delle luci, sia dei frutti che del cesto di vimini, è presente uno spessore maggiore soprattutto per le massime luci che sono proprio date a corpo (in maniera particolare nella mela, nel vimini e anche nei tocchi di colore eseguiti con biacca pura dell’uva). Lo sfondo giallo chiaro color pergamena, è stato steso sicuramente dopo l’impostazione di tutta la canestra (o a fine dipinto) poiché contorna tutti frutti con pennellate lunghe spesse e fine (vedi radiografia); nella parte superiore del dipinto invece le pennellate sono date in maniera corposa e casuale con andamenti diagonali e verticali, che lasciano intravedere le striature lasciate dal pennello.
Figura 1: Radiografia della Canestra di Frutta di Caravaggio
Fatto presente tutte queste informazioni adesso spiegherò come ho realizzato la copia.
Realizzazione della copia “Canestra di Frutta di Caravaggio”
L’articolo è suddiviso nelle seguenti sezioni:
- Struttura di Sostegno e Supporto.
- Preparazione.
- Pellicola Pittorica:
- Realizzazione Frutti e Foglie (Abbozzo)
- Realizzazione Frutti e Foglie (Strati di Colore)
- Realizzazione Cesto di Vimini (Abbozzo)
- Realizzazione Cesto di Vimini (Strato di Colore)
- Realizzazione dello Sfondo e del Tavolo .
- Ritocchi e Velature finali.
Realizzazione
Struttura di Sostegno e Supporto
Ho realizzato un telaio delle stesse dimensioni dell’originale, 47×62 cm (che sono le misure indicate dal museo dove è conservato l’originale). Dopo ho applicato su di esso una tela di lino grezza.
Preparazione
Tenendo conto del fatto che il dipinto del Caravaggio è stato eseguito su tela una già sbozzata, e constatato che nella stesura finale la trama delle tela è quasi impercettibile, ho optato per preparare prima la tela nella maniera classica, e poi stendere la mestica, cioè la preparazione stesa dal Caravaggio. Quindi, prima ho eseguito l’apprettatura della tela con due mani di colla di coniglio e una volta asciutta ho passato due mani di imprimitura composta da Gesso di Bologna, Colla di Coniglio, Olio di Lino e Pigmenti. A questo punto ho creato la mestica, miscelando diversi colori ad Olio: Bianco di Piombo+Terra d’Ombra Naturale+Ocra+Rosso Venezia, in modo da ottenere un colore di tinta media: una terra rossastra (in alternativa potevo optare anche per un colore grigiastro, essendo probabilmente le preparazioni dei primissimi dipinti del Caravaggio di questo colore). Ho steso questa mestica con un andamento diagonale, dal basso verso l’alto da sinistra verso destra, proprio come riscontrato nell’originale. Preparata la tela, mi sono riportato su di essa il disegno della canestra, tramite un foglio stampato in grandezza naturale precedentemente, con il metodo della carta carbone. Fatto questo, ho iniziato con le stesure pittoriche vere e proprie.
Figura 2: stesura della mestica
Pellicola Pittorica
Sia i frutti, che le foglie, che il cesto di vimini sono stati realizzati in due o tre stesure di colore massimo. L’abbozzo è finalizzato ad impostare soprattutto la volumetria degli oggetti che vado a dipingere; invece riguardo le stesure di colore vere e proprie mi concentro più sulla resa dei colori con tutte le sfumature presenti.
Realizzazione Frutti e Foglie (Abbozzo)
L’abbozzo l’ho eseguito con un solo colore, corrispondente alla tinta dei frutti che andavo a realizzare. Il colore creato l’ho steso in gran parte del frutto mettendo il colore più a corpo nelle parti il luce:
- Melocotogno: Biacca+Giallo+Ocra+pizzico di Terra d’Ombra Naturale
- Mela: Biacca+Ocra
- Pera: Biacca+Ocra
- Pesca: Vermiglione+Giallo+pizzico di Terra di Siena
- Uva chiara: Terra di Siena+Terra d’Ombra Naturale; Carminio+Blu+Biacca; Terra di Siena+Ocra
- Uva nera: Bruno Van Dick+Blu
- Uva secca: Terra di Siena+Ocra e Terra d’Ombra Naturale
- Fico marrone: Bruno Van Dick
- Fico nero: Bruno Van Dick+pizzico di Blu
- Fichi verdi: Verde Terra+ Ocra+pizzico di Terra d’Ombra Naturale
- Foglie Melocotogno: Terra Verde+Ocra+Pizzico di Terra di Siena
- Foglie Secche Melocotogno: Terra di Siena+pizzico di Rosso Venezia+pizzico di Terra d’Ombra
- Foglia di Fico: Terra Verde+pizzico di Ocra+Blu+pizzico di Verde Cobalto+pizzico di Bruno
- Foglia di Vite: Terra Verde+pizzico di Ocra+Blu+pizzico di Verde Cobalto+pizzico di Bruno
- Foglia di Vite accartocciata: Verde Terra+Ocra+Terra di Siena+pizzico di Terra d’Ombra
- Foglie di Vite secche: Terra Verde+Blu+pizzico di Verde Cobalto+ Bruno Van Dick
Figura 3: Abbozzo della mela e del melocotogno
Figura 4: Abbozzo uva chiara
Figura 5: Abbozzo uva secca
Realizzazione Frutti e Foglie (Strati di Colore)
Avendo impostato la volumetria dei frutti con l’abbozzo, ho iniziato la stesura di colore creandomi per ogni frutto un colore ben preciso, che chiameremo “Colore Base” (che corrisponde al colore dei mezzi toni), da cui mi sono ricavato un colore per la parte in luce, che chiameremo “Colore Luce” e uno per la parte in ombra, che chiameremo “Colore Ombra”. Il tutto è stato eseguito miscelando queste tinte wet on wet, quindi lavorando il colore mentre era ancora fresco e in più cercando di imitare, per quanto possibile, il ductus delle pennelleate che seguono le forme dei frutti e delle foglie.
Esecuzione Melocotogno
- Colore Base: Giallo+Ocra+Terra d’Ombra Naturale
- Colore Luce: Colore Base+Biacca
- Colore Ombra: Nero+pizzico di Colore Base
Ho iniziato stendendo il Colore Base a velatura in tutto il frutto, dopo ho iniziato a dipingere la parte in luce del frutto aggiungendo anche le massime luci con biacca pura, il tutto wet on wet; infine ho dipinto le ombre.
Figura 6: Strato di colore del Melocotogno
Esecuzione Mela
- Colore Base: Biacca+Ocra+pizzico di Terra di Siena Naturale
- Colore Luce: Colore Base+ Biacca
- Colore Rosso: pizzico di Vermiglione+Carminio+Rosso Venezia
- Colore Ombra: Bruno Van Dick+Terra di Siena
Sono andato ad operare come nel melocotogno: stendendo il Colore Base e ricavando le luci e le massime luci wet on wet e a corpo. Poi ho iniziato a dipingere la parte rossa della mela con il Colore Rosso che ho sfumato wet on wet con la parte gialla del frutto. Asciutto questo strato di colore ho iniziato a dipingere tutte le linee rosse e gialle presenti nella mela, stendendo prima una velatura della tinta rossa e poi ottenendo con un colore (Giallo+Ocra) tutte le piccolissime sfumature presenti; infine ho dipinto le ombre. Dopo che anche questo strato è risultato asciutto ho dipinto i due buchi presenti e il picciolo.
Figura 7: Strato di colore della Mela
Figura 8: Esecuzione delle sfumature gialle e rosse della mela
Figura 9: Aggiunta dei due buchi e del picciolo
Esecuzione Pesca
- Colore Base: Vermiglione+Giallo+Ocra+ pizzico di Terra di Siena
- Colore Luce: Colore base+Ocra+Biacca
- Colore Ombra: Bruno Van Dick+pizzico di Terra di Siena
Esecuzione Uva Chiara
- Colore Base: Terra di Siena+Terra d’Ombra Naturale
- Colore Luce: Carminio+Blu+Biacca
- Colore Riflesso: Terra di Siena+Ocra
Nell’abbozzo di quest’uva, avevo già utilizzato i colori: Base, Luce e Riflesso. Andando a stendere lo strato di colore ho utilizzato gli stessi colori, accentuando l’opalescenza dell’Uva stendo il Colore Luce a velatura e accentuando i riflessi. Infine con la Biacca a corpo ho realizzato i punti di massima luce.
Figura 10: Work in progress uva
Esecuzione Uva scura:
- Colore Base: Bruno Van Dick+Blu
- Colore Luce: Biacca+pizzico di Colore Base
Ho steso un sottilissimo strado del Colore Base e sono intervenuto con il Colore Luce, dosando la quantità di colore in modo da ottenere svariate sfumature. Infine con la Biacca ho realizzato i punti di massima luce
Esecuzione Uva Secca:
- Colore Base: Terra di Siena
Ho steso il Colore Base e poi wet on wet on la Terra d’Ombra Naturale ho creato le parti scure, invece con l’Ocra ho accentuato i riflessi chiari e nelle parti più secche dell’uva ho aggiunto al Colore Base il Rosso Venezia. Infine ho realizzato le luci a corpo con la Biacca.
Figura 11: Esecuzione dell’uva secca e della pesca
Esecuzione Fichi Verdi
- Colore Base: Terra Verde+Ocra+pizzico di Terra di Siena
- Colore Luce: Colore Base+Biacca
- Colore Ombra: pizzico di Colore Base+Terra d’Ombra Naturale
Steso il Colore Base a velatura ho creato la texture del frutto con i rispettivi colori Luce e Ombra sfumando e uniformando il tutto con un pennello asciutto. Poi ho realizzato l’ombra aggiungendo Bruno Van Dick+Blu.
Figura 12: Work in progress fichi
Esecuzione Foglie Melocotogno
- Colore Base: Terra Verde+Ocra+Pizzico di Terra di Siena
- Colore Ombra: Colore Base+ Terra d’Ombra Naturale
Una volta stesi i colori suddetti e realizzato le massime luci con aggiunta di Giallo e Biacca, ho eseguito wet on wet tutte le macchioline funginee presenti. Infine ho dipinto le nervature con Colore Base+Biacca.
Esecuzione Foglia di Fico
- Colore Base: Terra Verde+pizzico di Ocra+Blu+pizzico di Verde Cobalto+pizzico di Bruno
Ho ricoperto con il Colore Base tutta la foglia e poi wet on wet ho realizzato tutte le sfumature presenti, quelle verdi con Verde Terra+Ocra+Terra di Siena e la parti più scure della foglia con Colore Base+Bruno Van Dick+Blu.
Esecuzione Foglia di Vite:
- Colore Base: Terra Verde+pizzico di Ocra+Blu+pizzico di Verde Cobalto+pizzico di Bruno
L’ho realizzata nella stessa maniera della foglia di fico. In più una volta asciutto lo strato di pittura ho velato a sfregazzato un colore chiaro e un colore scuro per creare tutte le piccolissime sfumature e poi ho realizzato le nervature con Verrde Terra+Ocra+Biacca.
Figura 13: Esecuzione della foglia di vite
Esecuzione Foglia di Fico accartocciata
- Colore Base: Verde Terra+Ocra+Terra di Siena+pizzico di Terra d’Ombra
- Colore Luce: Verde Terra+Ocra+pizzico di Terra di Siena+Biacca
- Colore Ombra: Bruno Van Dick+Blu
Ho iniziato stendendo il Colore Base a velatura e iniziando pian piano a definire tutte le nervature e la texture della foglia. Con il Colore Luce steso a piccoli tocchi, ho fatto risaltare ancor di più la texture della foglia dovuta al suo accartocciamento. Poi ho dato le massime luci sulle nervature con Biacca+pizzico di Colore Base a corpo.
Figura 14: Work in progress della foglia di fico accartocciata
Figura 15: Realizzazione dei tocchi di luce della foglia di fico accartocciata
Realizzazione Cesto di Vimini (Abbozzo)
- Bruno Van Dick
- Colore Base: Terra di Siena+Ocra
L’abbozzo del cesto di vimini mi è servito per impostare ogni singolo rametto. Prima ho steso una velatura di Bruno Van Dick e poi con il Colore Base ho dipinto tutti i rametti.
Figura 16 e 17: Abbozzo del cesto di vimini
Realizzazione Cesto di Vimini (Strato di Colore)
- Colore Base: Terra di Siena+Ocra
- Colore Luce: Colore Base+ Biacca
Asciutto l’abbozzo, ho iniziato alla vera e propria realizzazione del cesto. Dapprima ho steso una velatura di Bruno Van Dick e come per l’abbozzo ho iniziato a dipingere i rametti con il Colore Base, questa volta però cerando di far risaltare il volume del vimini, mettendo il colore più a corpo nei rametti illuminati. Asciutto questo strato, ho dato una velatura molto leggera di Terra di Siena in tutti i rametti del vimini, ed ho iniziato a ripassare solo il vimini in luce con il Colore Base, questa volte aggiungendo anche la Biacca a corpo nelle massime luci. Infine ho marcato le ombre scurissime del cesto in ombra con del Bruno Van Dick+Blu.
Figura 18: Esecuzione del vimini con tocchi di colore, dopo la stesura di Bruno Va Dick a velatura.
Figura 19: Esecuzione del vimini con tocchi di colore corposi, dopo la stesura della Terra di Siena a velatura.
Figura 20: Dettaglio dei tocchi di colore del vimini dati a corpo.
Figura 21: Aggiunta, una volta asciugato lo strato precedente, delle parti terminali del vimini.
Realizzazione dello Sfondo e del Tavolo
Lo sfondo colore pergamena l’ho steso quando la maggior parte dei frutti era alla fase di abbozzo, in modo da riuscire e ricreare più fedelmente possibile le tinte finali dei frutti e delle foglie. Il color giallo pergamena, Ocra+Biacca+pizzico Terra di Siena+pizzicodi Terra d’Ombra, è stato steso con pennellate casuali diagonali e verticali, in modo da lasciare il solco del pennello, e seguendo i contorni della composizione (come riscontrato nell’originale di Caravaggio).
Ho realizzato il tavolo con della Terra di Siena Naturale, e realizzato l’ombra del cesto su di esso con del Bruno Van Dick.
Figura 22: Stesura dello sfondo.
Ritocchi e Velature finali
Per ultimo ho realizzato tutte le goccioline d’acqua presenti nei frutti e nelle foglie. Queste goccie sono state eseguite con Biacca per le massime luci, Giallo per i riflessi e Bruno Van Dick a velatura per le ombre. Infine ho deciso di aggiustare qualche tono con delle velature. Ho velato l’ombra della mela bacata con della Terra di Siena e Bruno Van Dick. Ho saturato, in alcuni punti, dei rametti del cesto di vimini con della Terra di Siena+Ocra.
Figura 23: Dettaglio delle Goccioline e delle striature della mestica che si intravedono dove il colore del frutto si fa meno corposo.
Figura 24: Dettaglio della Canestra a dipinto ultimato.
Figura 25: Work in progress.
Figura 26: Dipinto terminato.
E’ possibile vedere meglio il dipinto terminato cliccando questo link.
Ottimo risultato e ottimo articolo ,in assoluto il più chiaro e completo che ho visto finora ( senza assolutamente togliere nulla agli altri ) .
Ancora complimenti e grazie Edoardo .
Ogni volta che vedo i tuoi lavori rimango incantata, sei un Artista eccellente. Grazie di condividere con noi i tuoi lavori! Sono certa che farai una grande strada!
complimenti, veramente interessante. ottimo lavoro
Ottima tela? Non solo tela. Qui c’è della miglior stoffa!
Complimenti per il bel lavoro! E’ un soggetto che mi è sempre piaciuto, con queste indicazioni spero di riuscire a dipingerlo anch’io….secondo le mie possibilità naturalmente :)….E grazie per aver condiviso il tuo lavoro con noi:)
E’ spettacolare,vedere questo dipinto e’ come sentire “INNO ALLA GIOIA”l’emozione e’ identica,fa venire la pelle d’oca.congratulazione
bellissimo
molto interessante tutti i vostri programmi,quello che non conosco e quel colore detto biacca non l’ho mai provato ,è un olio oppure un acrilico ,illuminatemi grazzie
Ottimo lavoro, anche io tempo fa ho realizzato questo dipinto, con la tecnica del chiaroscuro successivamente ricoperto col colore a velatura, a questo link la mia opera:
LINK REMOVED BECAUSE RISKY
Che dire,lo dobbiamo fare.
Incredibilmente bello e ottima spiegazione. Sicuramento proverò a seguire la tua guida.
Saluti
Tony
Veramente ben fatto, complimenti.Mi domandavo dove si possono prendere delle foto di opere d’arte in alta definizione per vedere tutti i particolari e per poterli riprodurre.Complimenti ancora,vedo che sei giovane e lo studio dei grandi del passato non fa che farti crescere pittoricamente e darti la possibilità di sviluppare
ed esprimere la tua personalità.Saluti Antonio (un semplice dilettante).
Complimenti Edo,esecuzione perfetta descritta in modo magistrale ! Avendo visto anche altri tuoi lavori posso dirti che ti ammiro moltissimo,continua così, ciao Piergiorgio
Complimenti e’ stupendo ,sei davvero bravo ! Anche la spiegazione e molto chiara e viene voglia di provare…
Davvero stupendo, un lavoro certosino! Molto interessante lo studio tecnico approfondito dell’opera originale. Complimenti
Grande Edoardo. grazie per questo tutorial , strepitoso il lavoro per il cesto in vimini
bravo, ma puoi dirmi dove sei riuscito a trovare la biacca? so che non è tutto o meglio è ben poco, ma puoi dirmi dove hai trovato quella maledetta biacca?
Continua su questa strada, sei un grande.
Giacomo
Era da tempo che volevo cimentarmi nella canestra di frutta di Caravaggio…
Forse questo tutorial mi smuoverà da questa momentanea apatia.
Che Edo fosse un fuoriclasse, lo sapevo. Questa è un’ulteriore conferma della sua bravura. Grande!!!
Bravissimo , complimenti x il lavoro eccelso , Un grazie a tt voi signori 🙂
Davvero bello, molto bravo anche nella spiegazione.Bravissimo!!!!
Bravo Edoardo i complimenti che ti faccio sono doppi, uno per la realizzazione accurata del dipinto e due per il meraviglioso tutorial che ci hai descritto in tutte le fasi del dipinto.
Bravo! Molto bello, bei colori. Un’esecuzione magistrale.
I miei complimenti.
Bravissimo,Alessandro! Complimenti sia per la descrizione che per il risultato del dipinto.
Bravissimo,Edoardo! Complimenti sia per la descrizione che per il risultato del dipinto.
Se supero lo shock procuratomi dal livello di esecuzione di questa opera, gradirei sapere come fare per realizzarla con i colori acrilici. Grazie e complimenti.
davvero stupendo! e grazie per aver condiviso tutto questo
Grazie! davvero ben descritto. Complimenti.
complimenti è davvero meraviglioso. sarei tentata di rifarlo. l’unico problema è la biacca: dove si può trovare? ciao e grazie ancora
Complimenti, x la scelta del soggetto e dei colori. Un ottimo lavoro.
complimenti, come sei riuscito a trovare la biacca?
Ringrazio tutti per i bellissimi commenti. Comunque la “biacca” è il bianco di piombo; io mi sono procurato quello della BLOCKX che è puro, altre marche invece lo vendono miscelato al bianco di zinco. Comunque si può fare anche a meno di questo colore, basta utilizzare un bianco qualsiasi (titanio o zinco), un bianco vale l’altro!
Sicuramente è un lavoro più che degno, che rende giustizia all’intemerata tradizione pittorica italiana.
Il fatto che sia un giovane a scegliere questi modelli mi riempie di orgoglio e di speranza per il destino dell’Arte.
Per quel che mi riguarda, in passato, ho avuto modo di riprodurre il medesimo soggetto, ma con disegno a sanguigna su carta Rosaspina e mi sono riproposto di realizzarlo con altre tecniche, acquerello e acrilici compresi. Arrivare all’olio sarà per me un traguardo.
Ringrazio Salvatore D’Angelo per la preziosa informativa e Edoardo La Francesca per la generosa diffusione della sua tecnica.
Un rispettoso saluto a tutti i frequentatori del blog.
Marcello Maggiore.
Molto bello il lavoro e le foto dei vari stadi, complimenti. Quanto tempo è servito? Daniela
BRAVISSIMO, NON C’E’ CHE DIRE.
sei un mito
Bravissimo…..bella esecuzione e bel tutorial…..posso domandare solo due cose? Nell’abbozzo hai detto di aver steso solo un colore per ogni frutto, dando più spessore alle parti in luce….ma per le ombre hai usato il tono del fondo? Oppure hai scurito un po’ il colore base del frutto?….seconda domanda…..la biacca dove la prendi? Esiste ancora in commercio?……scusa le domande ma da te si può imparare!
x daniela: ho impiegato circa un mesetto o poco meno, dipingendo quasi ogni giorno.
x Mauro: Nell’abbozzo in lacuni frutti come ombre ho lasciato il tono del fondo, in altri (per esempio nel melocotogno) ho fatto come hai detto tu. La biacca (colore ad olio) invece l’ho presa qua https://bellearti.net/it/pittura/olio/colori/blockx-olio-extrafine/blockx-olio-extrafine-bianco-argento-biacca, che io sappia è l’unica originale ancora in commercio
Grazie…..per me che ho l’ossessione del Caravaggio tu sei un fenomeno….
COMPLIMENTI!! Notevole l’esecuzione dell’opera. Anche come sono stati descritti i vari passaggi e le combinazioni di colori usati. Grazie per condividerlo. Se posso chiedere però due chiarimenti:mi sfugge il significato di wet on wet e poi la stesura del colore dello sfondo quando già sono stati dipinti i frutti e la canestra, non risulta difficoltoso rischiando di fare sbavature di colore sul bordo dei frutti? Da dilettante ho questa impressione. Grazie in anticipo se puoi chiarirmi questi dubbi.
x sonja: Grazie per i complimenti. “Wet on wet” significa letteralmente bagnato su bagnato, cioè dipingere con il colore e lavorarlo quando è ancora fresco, quindi prima che sia seccato. Per quanto riguarda lo sfondo, la tua impressione è debita, e penso che eseguire lo sfondo prima dei frutti e del cesto sia anche un buon consiglio per chi vuole cimentarsi nel realizzare questa copia, però personalmente non mi sono mai posto questo problema, avendo una pennellata abbastanza decisa.
Complimenti per l’ottimo lavoro svolto e grazie per la dettagliata spiegazione.
ottima copia,ma l’originale è più luminoso secondo il mio parere,siamo proprio sicuri che Caravaggio sia partito da un fondo così scuro? questa tonalità di base che usi sembra spegnere un poco la brillantezza e le luci….ma magari la fotografia inganna…ciao
Ciao,
già Bellori parlava di fondi bruno rossastri. Confermati da numerose relazioni di restauro che puoi trovare sul sito della dott. Lappucci più volte riprese su questo blog. Poi da qui a sapere il tono esatto e preciso … questa è la mia personalissima impressione.
Si! Hai realizzato un ottimo lavoro,ma pero’ a mio parere non va molto bene lo sfondo,sembra piatto,non trasmette profondita.
Pero’ in foto ci si puo’ ingannare .
Bravo!!
Voloevo inoltre dire,di fare attenzione con il bianco di piombo,ma sicuramente
voi gia’ siete a conoscenza della nocivita’ di certi elementi.
Saluti
Siamo due ragazze ke x un compito devono riprodurre la cesta ma hanno molto bisogno d’aiut xke la skadenza è x la prossima settimana!!!!!!!!! Qualcuno ci aiuta??????? Help help 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 guardate ke abbiamo poca sperienza xke abbiamo solo 13 anni.!!!!!!!!
Ti ammiriamo molto ma x favore rispondi in fretta!!!!!!!!! 🙂 🙂 🙂 🙂 cmq rimani sempre pazzo x averlo realizzato!!!!!!! 🙂
Ciao,
l’autore dell’articolo è Edoardo. Se non risponde qui è perchè magari non legge tutti i giorni quest’articolo. Contattatelo qui:
https://www.facebook.com/edoardo.lafrancesca
Se le domande sono più generiche magari qualcuno qui sul blog può aiutarvi. Fate le domande e magari qualcuno risponderà.
In questo sito potrete vedere un immagine ad alta risoluzione del cesto di vimini
LINK REMOVED BECAUSE RISKY
Anche se fuori tempo massimo esprimo la mia approvazione per il lavoro e per il sito che, quando il tempo me lo permette, mi fa conoscere tecniche interessanti.
Salvatore
questo artcolo è stato utilissimo
ciao a tutti
ho visto un lavoro veramente fatto bene
complimenti
francesco
Ciao,non come tutti sono qui x incensare il tuo lavoro,che anche se di pregievole fattura manca di quel qualcosa che fa di un quadro una vera opera d’arte…non sono qua x puntare il dito,ma x capire se la tua intenzione fosse quella di riprodurre fedelmente il quadro(tra l’altro riprodotto ottimamente)oppure se volevi semplicemente fare una copia tipo stampa con colori alterati e talmente “nuovi “da sembrare addirittura finti.Ho notato che nonostante la tua veramente giovane età possiedi un grande dono,ma come ti dicevo poc’anzi come ormai tutte le copie che ho ormai visionato nel corso dei decenni ad osservare falsi d’autore manca di quel tocco che fa di un quadro una vera opera d’arte.La ricerca delle tecniche pittoriche che hai evidenziato egregiamente andrebbe anche completata con l’esecuzione dell’opera con la maestria che ancora ti manca ddi riprodurre il colore come in origine,anche le sbavature,le imperfezioni e l’invecchiatura di un colore che valorizzerebbe ulteriormente le tue opere e in particolare le riproduzioni di quadri antichi,che al momento vengono eseguiti magistralmente nel dettaglio ma un po’ come quei quadri che si trovano in vendita a poco costo prodotti in serie.Recentemente mi sono recato alla pinacoteca ambrosiana solo ed esclusivamente x osservare la canestra di frutta,e ti devo riferire che una delusione così non l’avevo mai provata nell’osservare un’opera enfatizzata ormai da tutti e sempre modificata nel colore e corposità con tecniche grafiche x fare apparire ciò che in realtà non è.I colori sono spenti e il quadro piatto,senza quel volume che dalle foto si evidenzia moltissimo,e ora mi vedo costretto a rifare la canestra come è in realtà…a proposito…le misure sono 46,5×64,5,ciao e grazie dell’attenzione,se vorrai comunicare con me puoi trovarmi su fb avrei molto altro da dirti x fare crescere un vero talento ancora inespresso
Ciao Claudio, il mio obbiettivo nell’esecuzione del quadro era di mero studio, volevo indagarne l’esecuzione, la stratificazione i materiali. Mio intento era ottenere il quadro, come potesse essere appena finito dal Caravaggio. Non era mio intento dare quella patina e gli effetti determinati dal tempo. Comunque sarò lieto di discuterne in privato su fb.
Comunque con il nome “Claudio” non riesco a rintracciarti su facebook
Ciao,avevo messo anche il cognome,comunque mi trovi sotto claudio carlini,ci sono foto di biciclette,ma se vai nelle mie fotoalbum miei quadri trovi anche la canestra di frutta come l’ho dipinta io
Complimenti.
Segnalo sono una piccola imprecisione (se non sbaglio): penso tu abbia inferito, nella spiegazione, i “colore luce” dell’uva scura con l’uva chiara.
Ancora complimenti. Lavoro fantastico
TECNICAMENTE INECCEPIBILE, MANCA QULCOSA PERO’..
Ciao Toni, concordo con te. Facendo un autocritica, mi sono concentrato così tanto ad imitare materiali, tecnica, stesure di colore, pennellate che ho tralasciato la freschezza che da questo dipinto… Cioè ogni singola pennellata la volumetria i le pennellate a corpo sono veramente simili all’originale, ma concrentrandomi troppo su questa cosa, ha perso la vivacità, la freschezza e la leggerezza che da il dipinto.
Ciao Edo e Toni,
Rispetto l’opinione di Toni ci mancherebbe. Andrebbe visto dal vivo e forse darei ragione a te Edo e Toni, ma guardandomi in giro ci sono gente che fa veramente grandi copie, veramente spettacolari. Ma onestamente di copie di questa qualità non ce ne sono troppe in giro. Quello che però mi ha sempre colpito è che questo è uno dei tuoi primi dipinti ad olio se ricordo bene … un giorno farò anche io questa copia perché voglio capirne la difficoltà.
Da sempre il dipinto di Caravaggio mi ha affascinato.Hai fatto una copia che è più della…copia.Lo stesso Maestro sarebbe rimasto stupito dalla tua perfezione tecnica e stilistica.Solo in data odierna ho scoperto il sito di questo grandissimo artista che sei Tu : la tua pittura mi commuove, perchè non pensavo che qualcuno fosse capace di dipingere così.Spero tu possa vivere della tua Arte e trarne enormi soddisfazioni perchè lo meriti, sia per l’instancabile studio che per la innegabile bravura : complimenti e sentiti Auguri !
Mannaggia a te! Non tocchero’ mai più un pennello. Sapevo già di essere mediocre per non dire scarsa, ma dopo aver visto come lavori tu ho capito che devo trovarmi un altro hobby … magari la calzetta. Auguri!
Eccellente lavoro!!!
Grazie per l’impegno che lei riversa in questo blog , ammirevole.
Quella che definisce mestica (ovvero imprimitura) preparata con diversi colori ad olio… è la campitura! Vero? Giovanni
Ciao Giovanni,
Su questo blog il termine “imprimitura” intende la preparazione bianca di gesso che si stende sulla tela. La “campitura” è lo strato uniforme di colore brunastro. Nel caso di Edoardo lui ha fatto un tuttuno, ossia ha mescolato il colore nell’imprimitura per cui la base quando stesa è già del colore brunastro uniforme.
Buon giorno Salvatore, la foglia accartocciata nella composizione “canestra di frutta” è di fico!
Grazie per la segnalazione. Ho corretto.
Ciao! Complimenti per lo splendido risultato. Posso porre delle domande da neofita?Quanto sono fluide le velature che applichi dopo l’abbozzo? Rispettano comunque la regola grasso su magro, andando poi a ridipingere a corpo su un colore con più olio?
Grazie .
Ciao! Sono un fissato per Caravaggio, basta vedere la mia Email, ho sempre copiato le sue opere, quando vado nella città dove sono nato, vado sempre nelle chiese dove sono le due opere. Hai fatto un ottimo lavoro. Mi piacerebbe avere dei consigli anche su altre opere come “Lincredulità di Tommaso”
Ciao, spero questo thread sia ancora aperto! Ti volevo fare i complimenti e ho una domanda: cosa significa dipingere a corpo? Grazie!
Buongiorno, Il frutto che lei chiama ‘melocotogno’ è una ‘cotogna’ cioè il frutto dell’albero Cydonia vulgaris. Nella eventualità lei fosse morbosamente affezionato alla dicitura errata almeno definisca il frutto ‘melacotogna’; melocotogno è l’albero che la produce! Grazie