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Quali tele utilizzava Caravaggio?

La tecnica di Caravaggio

Quest’articolo è il primo di una serie in cui analizzeremo la Tecnica di Caravaggio [1]. Si partirà da fonti storiche e da documenti di restauro per ricostruire quelli che, probabilmente, sono stati i materiali e la tecnica utilizzata dall’artista per realizzare i suoi dipinti. Vedremo che sia la tecnica che i materiali utilizzati hanno subito delle variazioni nei diversi periodi di vita dell’artista (periodo romano, periodo napoletano, periodo siciliano e periodo maltese). Oltre all’aspetto storico, però, cercheremo di capire anche come è possibile utilizzare la stessa tecnica con i materiali che oggi abbiamo a disposizione.

Quali tele utilizzava Caravaggio?

Verso la fine del ‘500 e inizio ‘600 non esistevano negozi di belle arti dove recarsi per acquistare tele già pronte come avviene oggi. A quel tempo Caravaggio, come altri artisti, dipingeva essenzialmente su tele di lino o canapa di riciclo. In alcune opere l’artista ha addirittura riutilizzato tele già dipinte a cui non asportava il colore ne sovrapponeva strati preparatori. Ad esempio, da alcune radiografie eseguite nel 1966 sul Canestro di Frutta [2] si rilevarono alcune decorazioni forse attribuibili all’amico Prospero Orsi [3].

Quando parlo di tele non intendo quelle già pronte all’uso che acquistiamo oggi in commercio in rotoloni o già montati su telai, ma i comuni pezzi di stoffa acquistabili nei negozi per tessuti o di belle arti disponibili allo stato grezzo, senza preparazione. In realtà, nell’ambito manifatturiero con il termine “tela” [4] si intende una modalità di intreccio (tecnicamente si definisce armatura) indipendentemente dal tipo di tessuto utilizzato. Il tipo di armatura a “tela normale”

prevede  un intreccio semplice, nel quale tutti i fili di ordito dispari si alzano al passaggio delle trame dispari, e tutti gli orditi pari al passaggio delle trame pari. Il rapporto è 1:1, cioè 2.

Armatura Tela

I fili di ordito sono i fili verticali, mentre i fili di trama sono quelli orizzontali. Questo tipo di armatura conferisce al tessuto maggiore rigidità e resistenza. Tele con armature di questo tipo sono state utilizzate nella Buona Ventura [5], Conversione Maddalena [6] e nel Ragazzo morso da un ramarro [7].

Armatura Saia

Esiste poi una variante di tale armatura detta “olona” o “saia” [8] dove:

il rapporto è di 1:2, ovvero un filo di ordito passa sopra un filo di trama e poi sotto due; è l’armatura del denim (il tessuto dei blue jeans).

Sembra che questo tipo di armatura conferisca al tessuto minor rigidità e maggior adattabilità. La maggior parte delle tele usate da Caravaggio, soprattutto di grandi dimensioni, utilizzano questo tipo di armatura come, ad esempio, il Sacrificio di Isacco [9] e la Madonna dei Palanfrieri [10].

Esiste un terzo tipo di armatura detto “tovagliato” utilizzato nel Bacco degli Uffizi [11] e nel Riposo durante la fuga in Egitto [12]. Purtroppo su questo terzo tipo di armatura non ho trovato ulteriori informazioni.

Quindi, quelle che chiamiamo con il termine “tele” sono essenzialmente dei tessuti di lino o canapa intrecciati mediante un’armatura di tipo “tela normale” o le sue varianti tra cui l’ “olona” o “saia”. Un’altra caratteristiche delle tele, oltre al tessuto e l’armatura, è la densità di trama che può essere di varia natura: 12×16 fili al cm^2, 5×5 fili al cm^2 e così via. Per raggiungere le dimensioni desiderate, spesso queste tele grezze venivano cucite tra loro prima di montarli su telai. Poichè le cuciture rappresentavano un punto debole per il dipinto spesso l’artista adattava la composizione alle cuciture. Ad esempio, nell’Adorazione dei Pastori di Messina lo spigolo della capanna segue il profilo di una cucitura. Un altro motivo per cui spesso si richiedeva il ricorso alla cucitura è che un lato delle tele raggiungeva al più la lunghezza di 120 cm che era la lunghezza massima dei bracci dei telai usati per realizzare le stoffe.

Cuciture Adorazione dei Pastori

Se vi incuriosisce il tema delle cuciture, in questo documento [13] troverete l’analisi di alcune opere con il diagramma delle cuciture.

Quali tele acquistare oggi?

Volendo riprodurre una tela di Caravaggio in scala 1:1 è inevitabile dover costruire le tele da se perchè le misure delle opere dell’artista non rientrano nella gamma delle misure standard. Quindi o si adatta il disegno alla tela standard o bisogna autocostruirsi un telaio e attaccarci sopra la tela. La tela può essere di due tipi: già pronta o grezza. Nel primo caso bisognerà solamente montarla sul telaio e poi si potrà iniziare a dipingere. Nel secondo caso, invece, bisognerà montare la tela sul telaio e poi prepararla per poter ricevere i colori. In questa serie di articoli prenderemo in considerazione il secondo caso perchè è questo l’approccio che usava Caravaggio.

Quando si acquista una tela grezza in un negozio di belle arti, tra i parametri di scelta non compare il tipo di trama, cioè non si può andare dal negoziante e chiedere una tela con trama normale o saia. I parametri con cui comunemente di descrivono in commercio sono:

Stando così le cose è evidente che oggi è possibile riprodurre qualsiasi opera di Caravaggio senza necessità di cuciture e scegliendo, possibilmente, il tessuto di lino.

Hai letto i restanti articoli della serie Tecnica di Caravaggio? Ecco l’indice degli articoli disponibili [1].

Fonti: Roberta Lapucci [14], How to paint like old masters [15]