Ti piace disegnare gli alberi ma hai qualche difficoltà a renderli realistici? Ti piacerebbe migliorare il disegno dei tuoi alberi? In quest’articolo riporto 11 Consigli di Leonardo da Vinci tratti dal suo famoso Trattato di Pittura [1], che ti saranno utili la prossima volta che disegnerai un albero.Leonardo da Vinci è stato sicuramente uno degli artisti più grande di tutti i tempi. Egli non ci ha lasciato solo opere di altissimo valore artistico che hanno segnato la storia dell’arte. Egli ha scritto anche un Trattato di Pittura [1] per tramandare ai posteri non solo le sue conoscenze pittoriche ma anche le sue conoscenze sulla natura. Nel Trattato, parlando di alberi egli enuncia 11 consigli per chi si accinge a disegnarli. Consigli che sono il frutto dei suoi studi e dell’osservazione dal vero. Credo che essi possono essere preziosi per chi si avvicina al mondo del disegno. Ecco gli 11 consigli così come furono scritti da Leonardo:
Prima: ogni ramo di qualunque pianta che non è superato dal peso di sé medesimo s’incurva, levando il suo estremo verso il cielo. Seconda: maggiori sono i ramiculi de’ rami degli alberi che nascono di sotto, che quelli che nascono di sopra. Terza: tutti i ramiculi nati inverso il centro dell’albero per la soverchia ombra in breve tempo si consumano. Quarta: quelle ramificazioni delle piante saranno piú vigorose e favorite, le quali sono piú vicine alle parti estreme superiori di esse piante, causa l’aria ed il sole. Quinta: gli angoli delle divisioni delle ramificazioni degli alberi sono infra loro eguali. Sesta: ma quegli angoli si fanno tanto piú ottusi quanto i rami de’ loro lati si vanno invecchiando. Settima: il lato di quell’angolo si fa piú obliquo, il quale è fatto di ramo piú sottile. Ottava: ogni biforcazione di rami insieme giunta ricompone la grossezza del ramo che con essa si congiunge: come a dire a b giunto insieme fa e; c d giunto insieme fa f, e f e giunto insieme fa la grossezza del primo ramo op, il quale op grossezza è eguale a tutte le grossezze a b c d, e questo nasce perché l’umore del piú grosso si divide secondo i rami. Nona: tante sono le torture de’ rami maestri, quanti sono i nascimenti delle loro ramificazioni che infra loro non si scontrano. Decima: quella tortura de’ rami piú si piega, la quale ha i suoi rami di piú conforme grossezza: vedi nc ramo e cosí bc per essere infra loro eguali, che il ramo ncd è piú piegato che quel di sopra aon che ha i rami piú disformi. Undecima: l’appiccatura della foglia sempre lascia vestigio di sé sotto il suo ramo, crescendo insieme con tal ramo insino che la scorza crepa e scoppia per vecchiezza dell’albero.
Leggere un testo medioevale, probabilmente, non è molto semplice per noi. Quindi proverò a tradurlo con una terminologia più attuale così da consentire a tutti di interpretare le parole del maestro in maniera inequivocabile.
- I rami tendono ad incurvarsi verso l’alto a meno che il loro peso o quello dei frutti non lo impedisce. Il motivo di ciò è che ciascun ramo compete per ottenere una maggiore esposizione alla luce solare.
- I rami che crescono nella parte inferiore dell’albero sono maggiori di quelli che crescono nella parte superiore.
- I rami più centrali, quindi meno esposti alla luce, tendono a consumarsi di più e ad apparire meno belli.
- I rami più belli e vigorosi sono quelli posizionati in cima all’albero per via dell’esposizione alla luce e all’aria.
- Quando un ramo si divide in due rami l’angolo che forma è sempre uguale qualunque ramo noi prendiamo.
- L’affermazione 5 è sempre vera a meno che il ramo non è vecchio. Più vecchio esso diventa più ottuso diventa l’angolo.
- Quando un ramo si divide in due rami l’inclinazione dei due rami sarà diversa e quello più sottile sarà più inclinato.
- Quando un ramo si divide in due rami la somma delle sezioni di quest’ultimi è uguale alla sezione del ramo genitore.
- Le inclinazioni dei rami maestri sono tanti quante sono le nuove ramificazioni che da essi partono senza scontrarsi.
- Quest’inclinazione più si piega quanto più i rami sono grossi.
- L’appiccicatura della foglia lascia sempre un segno di sè sul ramo cui essa è attaccata finchè per anzianità dell’albero la scorza si crepa e scoppia.
Come vedete disegnare un albero significa soprattutto conoscerlo a fondo. In fondo il disegno e la pittura altro non sono che strumenti per conoscere meglio la natura che ci circonda.