- Disegno & Pittura - https://www.disegnoepittura.it -

Introduzione alla Pittura ad Olio

Questo è l’articolo d’introduzione del mio “mini corso” sulla pittura a olio in cui cerco di spiegare, passo dopo passo, come eseguo i miei dipinti. Questo corso è da considerare un “work in progress” che terrò sempre aggiornato con l’evoluzione che subirà la mia tecnica con la pittura a olio.

Con quest’articolo risponderò alle domande che generalmente si pone chi comincia a dipingere.

E’ difficile dipingere con i colori a olio?

Quando ci rechiamo ai musei e osserviamo le opere a olio erroneamente pensiamo che questa è una tecnica avanzata riservata solo ai pittori esperti.

Per esperienza personale, invece, penso che la tecnica a olio sia molto adatta ai principianti per i seguenti motivi:

Ci sono degli svantaggi legati soprattutto al fatto che i colori a olio e i vari solventi spesso lasciano un odore che lo rendono poco adatto all’uso casalingo.

Questi inconvenienti, tuttavia, possono essere eliminati utilizzando prodotti compatibili con la propria salute, lavorando in un locale ben areato e maneggiando con cura e consapevolezza i materiali.

Dove dipingere?

La prima domanda che ci poniamo quando cominciamo a dipingere a olio è: dove dipingo? Per i problemi già elencati sopra è consigliabile lavorare in un ambiente dedicato, ben areato che riduce l’odore lasciato dall’olio e dai solventi.

In quest’ambiente è consigliabile avere un angolo dove posizionare il cavalletto che sia illuminato da luce proveniente da una finestra o luci artificiali. In prossimità del cavalletto è consigliabile avere un tavolo solido dove poggiare pennelli, tavolozza e stracci. I luoghi che comunemente vengono adibiti alla pittura sono: casa, garage, mansarda, atelier (per i professionisti) o all’aperto.

Cosa Dipingere?

I soggetti che si possono scegliere per dipingere a olio sono infiniti e possono essere quelli classici della storia dell’arte: ritratto, figura umana, paesaggio, natura morta, ecc.

Inizialmente è consigliabile fare piccoli studi cercando i soggetti su Internet stando attenti a non violare le leggi sul copyright. Le foto che prendiamo come riferimento è importante che siano in HD (almeno una risoluzione di 1920×1080) per poter osservare bene i dettagli.

In questo “mini corso” ho scelto un dipinto che realizzerò dall’inizio alla fine. Non è importante il soggetto in se, bensì capire sono i concetti di base che bisogna poi applicare in pratica quando si è di fronte alla tela.

Imparati questi concetti consiglio di scegliere un proprio soggetto e provare a dipingerlo. Per fare ciò suggerisco di dividere il problema in tanti sotto-problemi e affrontarli uno alla volta in studi separati prima di provare a dipingere il soggetto per intero.

Ad esempio, il problema di dipingere un paesaggio può essere scomposto: dipingere il cielo, dipingere le nuvole, realizzare la prospettiva aerea, ecc. Per esperienza ti posso garantire che concentrarsi su un solo sotto-problema per volta velocizza il processo di apprendimento. Inoltre, su un’unica tela, anziché dipingere un unico soggetto si possono realizzare tre o quattro studi dove, in ognuno di essi, si affronterà un solo sotto-problema per volta.

L’approccio che personalmente uso nei miei studi è quello di dividere la tela in quattro parti e, in ciascuna di essa, eseguire l’elemento che voglio studiare.

Per gli studi prendi in considerazione la possibilità di utilizzare i cartoni o pannelli telati che costano meno rispetto alle tele.

Le frustrazioni di quando si comincia a dipingere

La prima volta che ho dipinto avevo dodici anni. Comprai una tela 40×40 e dei colori Maimeri Classico più qualche pennello. Non avevo mai letto libri o fatto qualsiasi studio di natura artistica. Decisi di dipingere la famosa stanza di Van Gogh. Quello che cercai di fare fu un disegno quanto più fedele possibile. La non conoscenza della prospettiva non mi permise di raggiungere risultati apprezzabili.

Poi guardando la foto cercai d’imitare quanto più possibile le tinte. Al tempo non sapevo nemmeno che mischiando giallo e blu avrei ottenuto un verde. Dove vedevo un giallo, prendevo il colore dal tubetto e coloravo. Non c’era luce e ombra, era tutto piatto. In alcuni casi provai a fare mescolanze di così tanti colori da ottenere tinte morte.

Capitava di avere oggetti del medesimo colore sovrapposti e non sapevo come farli distinguere, così dipinsi di nero i loro contorni come fosse un fumetto.

La domanda che risuonava in continuazione nella mia mente era: qual è l’esatto procedimento per dipingere?

Non mi era chiaro da dove cominciare, se dovevo dipingere in una o più sessioni e se tra una sessione e l’altra dovevo lasciare asciugare il dipinto. La fretta di raggiungere al più presto qualche risultato accettabile mi faceva dipingere su zone già dipinte e fresche, il risultato fu un disastro.

Come dipingere?

Perché ti ho raccontato tutto ciò? Perché da quella esperienza e da molte altre che si sono susseguite in quegli anni, credo di aver imparato alcune importanti lezioni che vorrei condividere con voi:

  1. Acquistate una tela o cartone telato già pronto all’uso ed evita di effettuare un’ulteriore fase d’imprimitura. In questa fase iniziale di apprendimento è meglio concentrasi su altri aspetti più importanti.
  2. Utilizzate il minor numero di tubetti di colore possibile, in questa fase iniziale avere tanti colori vi farà solo confondere. Per cominciare un tubetto di colore rosso, giallo e blu più il bianco e nero possono bastare. Molte tinte non riuscirete a realizzarle ma quelle che realizzerete si armonizzeranno tutte tra loro.
  3. Comprate pochi pennelli. Tre tondi (grande, medio e piccolo) più uno largo e piatto possono bastare. Assicuratevi che siano di ottima qualità e che non perdano i peli.
  4. Acquistate olio di noci (o lino se volete spendere meno) e acqua ragia inodore. Non dovrete intingere i pennelli nell’olio, ricordatevi che i tubetti contengono già olio, quindi aggiungetene altro solo se avete difficoltà a stenderli. Usate l’acqua ragia solo per pulire i pennelli.
  5. Cercate di abituarvi all’uso del cavalletto. Le prime volte può sembrare difficoltoso, soprattutto nei lavori di dettaglio dove non avete appoggi per la vostra mano. Ci sono piccoli strumenti per risolvere questi problemi [1].
  6. Dipingetei soggetti semplici in un’unica sessione, il vostro lavoro sembrerà più fresco e naturale.
  7. Non dipingete contorni per gli oggetti, ricordatevi che dipingere non è come colorare un fumetto.
  8. Non utilizzate il colore così come esce dal tubetto. Le case produttrici di colori producono colori ad alto grado di saturazione per dare la possibilità a chi dipinge di poter mescolare il maggior numero di tinte possibili. In natura i colori sono meno intensi rispetto a quelli dei tubetti.
  9. Non create mescolanze con troppi colori, otterrete quelle che in gergo vengono denominate “tinte morte”.
  10. Non trascurate il disegno perché è la struttura portante di un dipinto. Se esso è fatto male difficilmente riuscirete a rimediare.

Termina qui l’introduzione al mio “mini corso”. Spero di aver dato una risposta alle prime domande che qualsiasi aspirante artista si pone quando comincia a dipingere.

Leggi gli altri  articoli del corso di pittura ad olio per artisti principianti [2].