Introduzione alla Pittura ad Olio

Questo è l’articolo d’introduzione del mio “mini corso” sulla pittura a olio in cui cerco di spiegare, passo dopo passo, come eseguo i miei dipinti. Questo corso è da considerare un “work in progress” che terrò sempre aggiornato con l’evoluzione che subirà la mia tecnica con la pittura a olio.

Con quest’articolo risponderò alle domande che generalmente si pone chi comincia a dipingere.

E’ difficile dipingere con i colori a olio?

Quando ci rechiamo ai musei e osserviamo le opere a olio erroneamente pensiamo che questa è una tecnica avanzata riservata solo ai pittori esperti.

Per esperienza personale, invece, penso che la tecnica a olio sia molto adatta ai principianti per i seguenti motivi:

  • L’olio come legante tende ad asciugare lentamente e questo, a mio avviso, consente di poter lavorare più a lungo senza aver timore che i colori si asciughino. In questo modo, sarà possibile applicare con calma tutte le tinte.
  • A differenza dell’acquerello e dell’acrilico i colori a olio hanno una maggiore permanenza, cioè non schiariscono o scuriscono con il passare del tempo. Questa caratteristica consente di scegliere i colori con maggiore consapevolezza.
  • Con l’olio è possibile realizzare opere di grande effetto, brillantezza, e realismo. Analoghi risultati possono essere ottenuti anche con acquerello e acrilico ma credo solo quando si raggiungono livelli tecnici molto elevati.

Ci sono degli svantaggi legati soprattutto al fatto che i colori a olio e i vari solventi spesso lasciano un odore che lo rendono poco adatto all’uso casalingo.

Questi inconvenienti, tuttavia, possono essere eliminati utilizzando prodotti compatibili con la propria salute, lavorando in un locale ben areato e maneggiando con cura e consapevolezza i materiali.

Dove dipingere?

La prima domanda che ci poniamo quando cominciamo a dipingere a olio è: dove dipingo? Per i problemi già elencati sopra è consigliabile lavorare in un ambiente dedicato, ben areato che riduce l’odore lasciato dall’olio e dai solventi.

In quest’ambiente è consigliabile avere un angolo dove posizionare il cavalletto che sia illuminato da luce proveniente da una finestra o luci artificiali. In prossimità del cavalletto è consigliabile avere un tavolo solido dove poggiare pennelli, tavolozza e stracci. I luoghi che comunemente vengono adibiti alla pittura sono: casa, garage, mansarda, atelier (per i professionisti) o all’aperto.

Cosa Dipingere?

I soggetti che si possono scegliere per dipingere a olio sono infiniti e possono essere quelli classici della storia dell’arte: ritratto, figura umana, paesaggio, natura morta, ecc.

Inizialmente è consigliabile fare piccoli studi cercando i soggetti su Internet stando attenti a non violare le leggi sul copyright. Le foto che prendiamo come riferimento è importante che siano in HD (almeno una risoluzione di 1920×1080) per poter osservare bene i dettagli.

In questo “mini corso” ho scelto un dipinto che realizzerò dall’inizio alla fine. Non è importante il soggetto in se, bensì capire sono i concetti di base che bisogna poi applicare in pratica quando si è di fronte alla tela.

Imparati questi concetti consiglio di scegliere un proprio soggetto e provare a dipingerlo. Per fare ciò suggerisco di dividere il problema in tanti sotto-problemi e affrontarli uno alla volta in studi separati prima di provare a dipingere il soggetto per intero.

Ad esempio, il problema di dipingere un paesaggio può essere scomposto: dipingere il cielo, dipingere le nuvole, realizzare la prospettiva aerea, ecc. Per esperienza ti posso garantire che concentrarsi su un solo sotto-problema per volta velocizza il processo di apprendimento. Inoltre, su un’unica tela, anziché dipingere un unico soggetto si possono realizzare tre o quattro studi dove, in ognuno di essi, si affronterà un solo sotto-problema per volta.

L’approccio che personalmente uso nei miei studi è quello di dividere la tela in quattro parti e, in ciascuna di essa, eseguire l’elemento che voglio studiare.

Per gli studi prendi in considerazione la possibilità di utilizzare i cartoni o pannelli telati che costano meno rispetto alle tele.

Le frustrazioni di quando si comincia a dipingere

La prima volta che ho dipinto avevo dodici anni. Comprai una tela 40×40 e dei colori Maimeri Classico più qualche pennello. Non avevo mai letto libri o fatto qualsiasi studio di natura artistica. Decisi di dipingere la famosa stanza di Van Gogh. Quello che cercai di fare fu un disegno quanto più fedele possibile. La non conoscenza della prospettiva non mi permise di raggiungere risultati apprezzabili.

Poi guardando la foto cercai d’imitare quanto più possibile le tinte. Al tempo non sapevo nemmeno che mischiando giallo e blu avrei ottenuto un verde. Dove vedevo un giallo, prendevo il colore dal tubetto e coloravo. Non c’era luce e ombra, era tutto piatto. In alcuni casi provai a fare mescolanze di così tanti colori da ottenere tinte morte.

Capitava di avere oggetti del medesimo colore sovrapposti e non sapevo come farli distinguere, così dipinsi di nero i loro contorni come fosse un fumetto.

La domanda che risuonava in continuazione nella mia mente era: qual è l’esatto procedimento per dipingere?

Non mi era chiaro da dove cominciare, se dovevo dipingere in una o più sessioni e se tra una sessione e l’altra dovevo lasciare asciugare il dipinto. La fretta di raggiungere al più presto qualche risultato accettabile mi faceva dipingere su zone già dipinte e fresche, il risultato fu un disastro.

Come dipingere?

Perché ti ho raccontato tutto ciò? Perché da quella esperienza e da molte altre che si sono susseguite in quegli anni, credo di aver imparato alcune importanti lezioni che vorrei condividere con voi:

  1. Acquistate una tela o cartone telato già pronto all’uso ed evita di effettuare un’ulteriore fase d’imprimitura. In questa fase iniziale di apprendimento è meglio concentrasi su altri aspetti più importanti.
  2. Utilizzate il minor numero di tubetti di colore possibile, in questa fase iniziale avere tanti colori vi farà solo confondere. Per cominciare un tubetto di colore rosso, giallo e blu più il bianco e nero possono bastare. Molte tinte non riuscirete a realizzarle ma quelle che realizzerete si armonizzeranno tutte tra loro.
  3. Comprate pochi pennelli. Tre tondi (grande, medio e piccolo) più uno largo e piatto possono bastare. Assicuratevi che siano di ottima qualità e che non perdano i peli.
  4. Acquistate olio di noci (o lino se volete spendere meno) e acqua ragia inodore. Non dovrete intingere i pennelli nell’olio, ricordatevi che i tubetti contengono già olio, quindi aggiungetene altro solo se avete difficoltà a stenderli. Usate l’acqua ragia solo per pulire i pennelli.
  5. Cercate di abituarvi all’uso del cavalletto. Le prime volte può sembrare difficoltoso, soprattutto nei lavori di dettaglio dove non avete appoggi per la vostra mano. Ci sono piccoli strumenti per risolvere questi problemi.
  6. Dipingetei soggetti semplici in un’unica sessione, il vostro lavoro sembrerà più fresco e naturale.
  7. Non dipingete contorni per gli oggetti, ricordatevi che dipingere non è come colorare un fumetto.
  8. Non utilizzate il colore così come esce dal tubetto. Le case produttrici di colori producono colori ad alto grado di saturazione per dare la possibilità a chi dipinge di poter mescolare il maggior numero di tinte possibili. In natura i colori sono meno intensi rispetto a quelli dei tubetti.
  9. Non create mescolanze con troppi colori, otterrete quelle che in gergo vengono denominate “tinte morte”.
  10. Non trascurate il disegno perché è la struttura portante di un dipinto. Se esso è fatto male difficilmente riuscirete a rimediare.

Termina qui l’introduzione al mio “mini corso”. Spero di aver dato una risposta alle prime domande che qualsiasi aspirante artista si pone quando comincia a dipingere.

Leggi gli altri  articoli del corso di pittura ad olio per artisti principianti.


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Comments

  1. bellissima idea.
    Hai ragione spesso si pensa che la tecnica ad olio sia complessa, in realtà ritengo che la tecnica più complessa in assoluto sia l’acquerello, proprio quello che spesso si crede sia più semplice….E’ strana questa credenza e non so da dove origini, probabilmente dal fatto che sia semplice l’uso di colori solo con acqua, mentre l’olio proprio per la presenza di più prodotti sembra più complesso. Inoltre l’olio necessita della tela, mentre acrilico e acquerello si “accontentano”del cartoncino, più economico..Ma in quanto a tecnica penso che l’acquerello sia una vera piccola bestia difficile da domare!!!
    Spero tanto che presto ci proporrai anche delle lezioni sull’acquerello…io ne sono innamorata….

  2. Fantastico! io mi sono avvicinata di recente, dopo anni di acquerello e acrilico, a questa tecnica e le tue lezioni arrivano al momento giusto!
    Sono rimasta affascinata dalla gamma di sfumature e di varianti che questa tecnica consente. Per chi è abituato ad essere tempestivo ed ad aver un progetto preciso d’azione come con acquerello e acrilico è una sensazione strana… nuova…molto piacevole 🙂

  3. Un grazie per la tua disponibilità ed un grazie per questo corso che spero riesca a smuovermi dal mio torpore dovuto alla scarsa fiducia nelle mie capacità in questo campo. Successivamente piacerebbe anche a me qualche lezione di acquerello.
    a presto :o)

  4. sasadangelo dice

    Ciao Milena,
    si credo sia proprio materiali come trementina, olio che spaventano.

    Quando dici: “Inoltre l’olio necessita della tela, mentre acrilico e acquerello si “accontentano”del cartoncino, più economico”

    considera che Fabriano vende blocchi di 20 fogli (se ricordo bene) da 400/600 gr per olio.
    http://www.sebinocolori.it/scheda_carta.asp?marca=Fabriano%20-%20Pittura

  5. Maurizio dice

    Ottima idea, seguirò con molto interesse le lezioni che ci proporrai.
    Grazie fin d’ora e buon lavoro.

  6. evelina pulli dice

    idea straordinaria: io dipingo da un po’ da autodidatta, ma in questo campo c’è sempre da imparare, perciò non vedo l’ora di poter sperimentare quanto verrà proposto. Grazie davvero

  7. bella lezione, ti contesto una sola cosa; l’odore dei colori e dei solventi, in generale le loro caratteristiche organolettiche, beh, non potrei vivere senza, ciò che amo dei colori è esattamente il loro odore, una volta ne ho persino mangiato un po’, così come amo infinitamente la trementina pur conoscendone bene la tossicità, una volta me la sono messa al collo come fosse un’eau de toilette. Sai io sono uno di quelli che starebbe tutto il giorno ad annusare benzina, se non sapessi che è cangerogena…

  8. salvatore dice

    Noooooo alfredo …. l’eau de toilette è fantastico …
    però sulla benzina ti do ragione 🙂

  9. io ho frequentato un corso di un ( impostore ) pittore che al costo di 50 euro mensili voleva insegnare le tecniche pittoriche ad olio .
    tu con la tua lezione hai gia insegnato 10 volte di più di ciò che lui ha fatto in 5 mesi.
    sei grande
    per chei e della provincia di bari e precisamente di acquaviva occhio , non andate alla scuola ” la bottega di arte” non buttate i vostri soldi

  10. come sempre sei il piu forte bravo salvatore! hai anche il nome giusto! per i poveri come me, che vogliono dipingere non è facile imparare,se non hai soldi,per corsi di pittura.Sei una manna dal cielo,finora ho imparato tanto da te.ciao e GRAZIE

  11. ti ringrazio per l’info, non sapevo che vi fossero cartoncini anche per olio. Per me sono ottimi in quanto lavoro fuori e torno a casa il fine settimana e in questo girovagare è un pò complicato portarsi appresso tele colori cavalletti…e da anni cerco sempre di trovare soluzioni “leggere”. Di qui anche una certa predilezione negli ultimi anni per l’acquerello…diciamo che è poco ingombrante; tra valigie e borsoni trovo un piccolo spazio anche per loro!!!
    Tuttavia per gli amanti dell’olio che, però, odiano la puzza di olio e trementina (a me danno molto fastidio perchè sono asmatica) suggerisco l’uso di colori ad olio idrosolubili, si trovano nei negozi d’arte e sono ancora poco diffusi…ma ci sono!!

  12. sasadangelo dice

    ciao milena,
    si i colori ad olio acqua sono una valida alternativa, si aciugano con i tempi dell’olio e sono più corposi e permanenti dell’acrilico. Essendo basate su acqua con le velature non sono come l’olio.
    Nei negozi x belle arti comunque si trovano facilmente.

  13. ciao e piacere 😉
    sono contenta di aver trovato questo blog e che è proprio all’inizio x insegnare a dipingere a olio…io andavo ad un corso da un bravissimo pittore ma avendo perso il lavoro non ho più potuto continuare cmq ero ancora al disegno anche se io insistevo sulla pittura lui insisteva sul disegno…e vabbè 😀 a parer mio sulla tela non bisogna mettere delle tecniche ma bensì, si conoscerle ovvio, dipingere quello che noi vediamo e come lo vediamo noi…mi spiego meglio: van gogh ad esempio non aveva fatto scuole d’arte ma era appunto van gogh…spero mi abbiate capita :-/
    una domanda: quanto bisogna spendere x avere la base x dipingere ad olio? grazie

  14. salvatore dice

    catya,
    ovviamente concordo … la tecnica è una base di partenza altrimenti non si spiegherebbe il perchè pur essendoci bravissimi pittori le loro opere non sono considerate opere d’arte. Van Gogh è vero non ha fatto scuole d’arte ma probabilmente studiava con più ossessione di tanti studenti … questo gli ha permesso di creare opere uniche. Basta leggere le sue lettere al fratello per capire la sua conoscenza sul colore. Non era una conoscenza scientifica come quella di Kandisky ma una conoscenza pratica …
    Per l’ultima domanda aspetta il prox post

  15. Ottima l’idea della pittura a olio del paesaggio. Penso che nel paesaggio si contino le maggiori ” interpretazioni ” della pittura a olio. Intendo dire : prospettiva, profondità, punti focali, luci e ombre etc etc… Sarà sicuramente un ottimo punto di partenza.

  16. Che bello! Mi piacciono tanto i colori ad olio e le pitture con questi colori, soprattutto mi piace il fatto che se si sbaglia qualche particolare o si cambia idea, quando la pittura è ascitta si può modificare. Io ho fatto un breve corso alcuni anni
    fa e poi non ho più dipinto, adesso ho ricominciato ma trovo difficoltà nel rendere sulla tela i colori che vedo: non riesco a riprodurli uguali.

  17. Mio padre rientra nella pittura dopo oltre 20 anni e perchè no, anche se certe cose le sapeva fare e le conosceva bene,seguirà come un bravo apprendista il corso di Salvatore. Agli amici che usano i cartoncini (!) per l’olio ricorderei che dopo un pò di tempo, anche se la carta pesasse 1ton/mq, il retro diventerebbe come la carta della pizza napoletana piegata a quattro…L’alternativa giusta secondo me sarebbero invece i cartoni telati che hanno l’imprimitura già preparata e costano comunque abbastanza poco.Sotto sotto qualcuno vorrebbe già paragonarsi a Van Gogh o sogna di esserlo un giorno: papà proporrebbe, però gratuitamente, perchè conosce la povertà di non poter acquistare neanche una matita, sempre e comunque di disegnare tanto,poi tanto e poi tanto ancora.
    Inoltre non mi trovate d’accordo sul fatto che certe cose si possono fare solo in un certo modo, ognuno col tempo e lavor(i)o giusto avrà i suoi mezzi espressivi migliori perchè più congeniali, altrimenti perchè esisterebbe il pianista, il violinista, il chitarrista ecc.
    Ha ricominciato a lavorare dall’inizio gennaio 2010. Attualmente per le stesse ragioni di puzza e di povertà usa una scatola di matite colorate fra l’altro
    quasi finita e alcuni fogli conservati da me in una sua vecchia cartella.
    Date uno sguardo al blog di dailypainter che ho messo su con i lavori di questo breve periodo per aiutarlo
    http://www.segniecolori.blogspot.com
    Tante volte…

  18. salvatore dice

    Ciao a tutti e grazie x i commenti.

    xClaudio
    si hai colto nel segno. La composizione e la prospettiva ci sono anche nella natura morta e nel ritratto ma spiegarla con il paesaggio è più intuitivo e semplice.

    xMichela
    si il tuo problema è ricorrente. E se ti dicessi che riuscendo ad imitare perfettamente le tinte di un soggetto il quardo potrebbe stonare? Questo è il problema dell’armonia. Il punto non è riuscire ad imitare tutte le tinte, ma combinare tinte che funzionano.
    Guarda qui, 4 dipinti dello stesso soggetto ma con colori armonici diversi. Funzionano tutte e 4 perchè è lo schema armonico che funziona
    http://gurneyjourney.blogspot.com/2010/04/gamut-masking-tool.html

    xsileno
    sono contento x tuo padre e lo ringrazio, tengo a ribadire che io non sono un maestro d’arte e riporto sul mio blog solo il frutto dei miei studi. x il discorso del cartoncino hai ragione, io li consiglio solo per fare esperimenti soprattutto i 600 gr/m2, es. io li suo per prove di colore, per piccoli esperimenti e così via. Il cartone telato è buono ma a partire dal 50×70 tende a curvarsi facilmente. Sul discorso del disegno tuo padre ha ragione, anche Leonardo diceva la stessa cosa … ma capisco che per alcune persone è più divertente dipingere. Alla fine credo che ognuno debba fare quello che più sente di fare, perchè se poi diventa un lavoro ci si annoia …
    Hai ragione anche quando dici che una stessa cosa si può fare in modi diversi. Per mescolare i colori esistono tecniche diverse: complementari, munsell, schemi armonici ecc. La prospettiva aerea si può simulare in tanti modi, sul blog in passato ne ho illustrate due. Se chiedi a 100 pittori come si dipinge un occhio avrai 100 risposte diverse è questo è quello che rende la pittura un pò diversa dalle scienze esatte …. ma se ho 100 tecniche per fare la medesima cosa, spesso studiando approfonditamente, ci si accorge che sono guidate da un unico principio teorico. Ad esempio, esistono diversi modi per fare il chiaroscuro ma tutti questi modi per funzionare devono rispettare la legge di Lambert che è una legge fisica semplice e intuitiva.
    x le matite colorate ti garantisco che si possono raggiungere livelli di realismo pari a quelli dell’olio, io ho letto questo libro e te lo consiglio se conosci un pò di inglese
    http://www.amazon.com/Realistic-Pet-Portraits-Colored-Pencil/dp/1581804091
    infine fai i complimenti a tuo padre … se ho capito bene i lavori sul blog sono suoi.
    Ciao

  19. grazieeee,questo sito è meraviglioso………

  20. io dipingo in un garage che però ho adibito esclusivamente a studio, con luci apposite, lavabi, 3 tavoli di cui uno da disegno con tecnigrafo. Addirittura una stufa a legne per scaldare d’inverno e angolo lettura. Mi manca il condizionatore per l’estate ma sarebbe una spesa troppo grossa. Unico vero problema: le zanzare, devo sempre usare zampironi, vape o simile per cacciarle, ma vorrei trovare una soluzione alternativa anche per eliminare la polvere (salvador dalì consigliava di usare oggetti d’ambra che la attirassero, ma non saprei dirti)

  21. sasadangelo dice

    Ciao alfredo,
    grazie per la risposta. Quindi tu credi che si possa dipingere in garage? La mia esperienza (tanto tempo fa) fu molto negativa. In estate non c’era bisogno di condizionatori ma in inverno senza stufa era impossibile lavorare. Poi io avevo l’auto in garage, non avevo lo spazio esclusivo. La luce è un problema anche se risolvibile con lampade. Successivamente ho iniziato ad usare la mansarda e mi trovavo e trovo meglio.
    Alle zanzare cmq non avevo pensato, effettivamente però c’erano.

  22. sasadangelo dice

    Dimenticavo alfredo … come materiali usi qualcosa di diverso? In particolare sarei interessato all’uso di acqua ragia e trementina. Come li usi?

  23. ciao, il mio garage è adibito a studio, non ci sono auto e c’è la stufa, di fatto è il miglior posto per me. Uso poca trementina, se lo faccio è prevalentemente nelle fasi iniziali, con pennelli di una certa dimensione, poi diluisco i colori con olio di lino. Anche io uso l’acquaragia solo per pulire i pennelli. Ciao

  24. anche io uso la trementina solo all’inizio, diluisco i colori con olio e lavo con acqua ragia…Ma uso colori abbastanza densi. In realtà nelgi ultimi anni l’acrilico ha soppiantato sulla mia tavolozza quasi completamente l’olio..ormai avevo la nausea degli odori e non ce la facevo più!ma ogni tanto li riprendo…
    saluti e grazie per queste informazioni!!!

  25. mariella dice

    salve, io avendo poco spazio dipingevo nella camera da letto, ma mi rendevo conto che anche usando diluenti inodore,l’odore stesso dell’ olio mi dava fastidio la notte.

  26. Ciao sasa, grazie per queste lezioni… ero in attesa della seconda e sono così emozionata!
    Per il luogo dove dipingere devo dirti che tanto tempo fa andavo nello studio di un’amica, ma ho fatto pochissime cose. Ora avrei intenzione di farlo in balcone, ne ho uno completamente aperto e un altro con finestre, a cui si accede dalla cucina o dalla camera di mio figlio, ma per il fatto dell’odore non so… opterei per la prima soluzione. Qui avrei anche un rubinetto con acqua ma non la vaschetta!
    Ho notato che siamo tre donne e i nostri nomi iniziano tutti e tre per M!

  27. sasadangelo dice

    xMilena
    Si la trementina nelle prime fasi e pratica comune. Per il discorso dell’odore ti capisco …

    xMariella
    si ho provato anche la camera da letto … ne avevo una grande e la notte non mi dava fastidio … ma a lungo andare …

    xMaria
    si il balcone è ottimo d’estate, purtroppo pur avendo un grande balcone io non posso usarlo per via delle zanzare … ho provato di tutto. Ti consiglio anche i colori ad olio ad acqua sono ottimi, solo le trasparenze non sono di ottima qualità …

    Inoltre, sono contento sapere che molti usano l’acqua ragia. Leggo sempre articoli che la sconsigliano ma io mi trovo bene …

  28. noooo, quello dell’olio di lino non è un semplice odore! E’ un effluvio celestiale, una fragranza mistica. Non potrei mai dipingere senza sentirlo…

  29. Ciao, ho letto solo oggi la tua risposta al mio commento di qualche tempo fa…
    ti ringrazio per aver visitato il mio blog, sono felice che tu ci abbia trovato qualcosa di buono! Sto seguendo molto attentamente i tuoi articoli su come dipingere ad olio, grazie per averli pubblicati! Giada

  30. anna rizzo dice

    Ciao io ho messo un cavalletto in cucina così appena posso ho tutto a portata di mano anche se non ho tanto tempo da dedicare alla pittura.ti chiedevo di consigliarci una prima tavolozza di colori,quelli che secondo te sono indispensabili.Ti ringrazio del tempo che ci dedichi.ANNA

  31. sasadangelo dice

    ciao anna,
    forse in cucina è un pò troppo … ma se a te fa piacere …
    per la domanda sulla tavolozza attendi la 4 o 5 lezione, non ricordo bene.

  32. Luciano dice

    Salve io dipingo nella mia camera.
    volevo sapere dove posso trovare il seguito di queste fondamentali lezioni.
    Grazie.
    Luciano

  33. sasadangelo dice

    ciao luciano,
    li sto pubblicando in questi giorni … pian pianino aggiungo quelle che sono semplici riflessione di un appassionato di pittura e che voi con i vostri feedback state aiutando ad integrare. Se continuiamo così verrà fuori proprio un bell’ebook …

  34. Ciao!
    Io dipingo in camera, cavelletto di fronte alla finestra e lampada con luce azzurra per i momenti in cui la luminosità cala.
    Come diluente uso il Liquin della Winsor&Newton, rende i colori molto più brillanti ed accorcia i tempi epici di asciugatura a circa tre giorni, così raggiungo il compromesso fra una certa velocità di esecuzione (che non è sicuramente quella degli acrilici) e la possibilità di riflettere e ripensare quel che dipingo. Uso la trementina, più che altro il Sansodor sempre W&N per pulire i pennelli se ce n’è la necessità durante la seduta, mentre a file seduta metto tutto a mollo in acqua ragia inodore (o meno puzzolente :-)).
    Ah…l’atelier…magari!!! o al massimo una stanza dedicata… nonostante le precauzioni gli odori restano e la sera è opportuno areare sempre e comunque il locale

  35. Ciao a tutti e complimenti per il sito che ho scoperto da pochissimo. Avrei una domanda e non so dove postarla quindi provo qui. Vorrei dipingere ad olio su un cartone molto spesso, quasi 5 mm, e non so come preparare la base. Consigli?
    Grazie!
    Manu

  36. raffaella dice

    ciao.Vorrei sapere qualcosa a proposito del dipingere su legno,compensato o simile.Come mai non ne fai menzione?non si usa?io lo uso perchè costa niente,me lo faccio regalare dai falegnami perchè in genere una volta dipinti anzi,imbrattati li butto o li regalo.Vorrei sapere anche come si preparano.grazie

  37. sasadangelo dice

    Ciao,
    puoi dare 3 mani di gesso acrilico. La prima più diluita per far entrare il gesso nel pannello. Poi sempre meno acqua. Stendi con spatola e rifinisci a pennello. Alla fine di ciascuno strato puoi scartavetrare per rendere liscia la superficie. Alcuni artisti non lo fanno per lasciare un pò di texture. Questo se vuoi una superficie liscia come un foglio.

    Se vuoi un effetto tipo tela allora prima metti un panno di lino che incolli con colla d’animale (coniglio) e poi applichi le 3 mani di gesso.

    Qualcuno usa procedure differenti?

  38. grazie , interessantissimo…Mi fa sorridere il fatto che anche io, ormai tanti anni fa…quando ho iniziato a dipingere ho combinato le medesime cose….é stato bello ricordarlo
    milena

  39. sasadangelo dice

    difficile da dimenticare x me xchè quando vado a casa di mia madre quei quadri sono tutti la … di recenti sono riuscito a farli rimuovere dai muri … anche se non tutti … anzi farò qualche foto così ve li faccio vedere

  40. Grazie Sasa, leggo con molto piacere le preziose informazioni che ci stai fornendo!

  41. grazie Salvatore, del tuo impegno, per fornirci segreti della nostra amata arte.alla prossima, ciao

  42. HAI AVUTO UNA BELLISSIMA IDEA GRAZIE MILLE PER I TUOI CONSIGLI E IL SITO

  43. Bravo Sasadangelo,
    esiste comunque un gesso acrilico in pasta tipo dentifricio (come
    consistenza, non adatto per lavarsi i denti). Lo si spalma con parsimonia (costa su i 15-18 euro) su tela molto grezza, tavole,
    multistrati ecc. Si raccomandano circa tre passate aspettando che asciugano tra una fase e l’altra.Alla fine scartavetrare la superficie con carta vetrata fine n.400. Anch’io in passato ho realizzato un paio di quadri su legno multistrato (migliore del legno comune perchè con il passare del tempo non si imbarca).
    Procedevo così: disegnavo a matita sul supporto ripassando
    poi il disegno con colore blu acrilico e la campitura con ” terra
    di rosso di Siena” poi ripassavo il disegno con il blu (sempre acrilico) e ancora la campitura con ” terra di rosso di Siena”.
    Questo fino a che non traspariva più la venatura del legno.

    L’uso dei colori acrilici ,per la loro pecularietà,(consistenza,plasticità, potere coprente e resistenza nel tempo) si prestono molto bene per le campiture ma anche per studi avanzati per poi terminarli con i colori a olio.
    Buona pittura a tutti!

  44. sasadangelo dice

    Ciao emilio,
    interessante il tuo commento. Puoi dirmi marca e nome del prodotto che menzionavi. Grazie.

  45. ciao e grazie a Sasadangelo x l’ìmpegno
    ed agli altri x le esperienze condivise
    riguardo all’uso della trementina , ho imparato dall’ insegnante della scuola di pittura che ho frequentato , a diluirla all’inizio del lavoro nella quantità di una parte su quattro di olio di lino.ed, in un altro vasetto a mettere l’acqua ragia per pulire i pennelli .Finito il lavoro, nella scuola buttavamo tutto,a casa invece se ancora pulite le conservo,tappando i barattoli .I pennelli li pulisco prima con l’acqua ragia e poi li lavo con sapone ed acqua calda e li asciugo…@ngèle

  46. sasadangelo dice

    ciao angele e grazie per il commento. Ho appuntato una nota sul mio taccuino perchè il tuo commento pone il problema del riutilizzo della trementina di cui avevo letto in un articolo qualche giorno fa. Sinceramente butto via tutto pure io … ma dal punto di vista ecologico ed economico quell’articolo era molto interessante. Il problema è che eseguire la procedura suggerita da quell’articolo richiede un tempo che spesso noi non professionisti non abbiamo …

  47. Fin da piccolo ho mostrato una certa inclinazione/passione nell’arte del disegno, molto apprezzata fino alle scuole medie anche dal mio professore. Poichè questo mio interesse camminava di pari passo anche con gli altri interessi per le discipline scientifiche …. sono arrivato ad oggi che sono ingegnere ed ho un sogno nel casseto: Fin da piccolo ho mostrato una certa inclinazione/passione nell’arte del disegno, molto apprezzata fino alle scuole medie anche dal mio professore. Poichè questo mio interesse camminava di pari passo anche con gli altri interessi per le discipline scientifiche …. sono arrivato ad oggi che sono ingegnere ed ho un sogno nel casseto: riprendere in mano il pennello e dipingere nel mio tempo libero!! Purtroppo proprio oggi mi sono deciso a prendere tutti gli attrezzi che avevo ancora conservati nel mobiletto (regalati da mio zio pittore qualche anno fa) e sistemarli sulla mia scrivania con l’obiettivo di finire un quadro in giornata …. ma mi sono accorto che la mia conoscenza circa la pittura ad olio è prossima allo zero !!! e così notebook all mano … mi sono messo in cerca di … e ho trovato questo interessantissimo blog !!! seguirò di sicuro il corso x artisti principianti !! buon corso a tutti !

  48. benvenuto nel mondo di noi aspiranti pittori 🙂

  49. pirlo wanda dice

    mi sembra uniniziativa molto interessante

  50. pirlo wanda dice

    MI SEMBRA UN INIZIATIVA MOLTO INTERESSANTE

  51. Ciao,
    Complimenti, bellissimo sito con iniziative veramente lodevoli come il corso di pittura a olio.
    Da un paio di settimane ho ripreso col disegno che avevo abbandonato da un anno e mezzo; ora vorrei anche iniziare a dipingere ad olio. Dispongo di una piccola mansarda con molta luce. Ho paura però che i vapori dei solventi siano nocivi per pesci e invertebrati tropicali dei miei 5 acquari; gli acquari sono chiusi però hanno delle piccole aperture sul retro per la indispensabile ventilazione della superficie dell’acqua.
    Male che vada mi dedicherò solo all’acquerello che ho già provato in passato.
    Saluti e grazie.

  52. sasadangelo dice

    Ciao Bruno,
    si anche io non rischierei. L’acquarello e acrilico sono sicuramente una scelta migliore.

  53. ciao, ma per principianti s’intende anche chi nn ha mai preso in mano un pennello?? ma il tutto mi affascina potrei secondo voi iniziare?

  54. sasadangelo dice

    si x principiante si intende chi non ha mai dipinto in vita sua

  55. Francesco dice

    Ciao a tutti
    Rispondo a Bruno come ad altri di voi che ho letto che (come me) dipingono al chiuso e qualcuno ha dovuto smettere a causa degli odori dei diluenti per i colori ad olio, problema che ho sopportato per anni (soffrendo anche di alcune allergie sulla pelle per qualche solvente)…ma ho provato tutti i tipi di diluenti inodori (si fa per dire).. e finalmente ho trovato quello che funziona! E’ veramente inodore, assolutamente non volatile e tral’ altro è riportato sulla confezione che è completamente a base vegetale e non è nocivo per l’ uomo e l’ ambiente. E non mi da allergia! Posso dire che mi ha aperto un mondo! Si chiama Tintorsetto lo produce la Tintoretto Pennelli. Le proprietà sono spiegate meglio nel loro sito: http://www.tintorettopennelli.com/product/ecosolvent/
    Io ci diluisco i colori e ho letto che ci si può lavare anche i pennelli…proverò!
    ciao ciao

  56. Serafino dice

    ciao salvatore vorrei sapere se qui si affronta anke tecniche e consigli su come realizzare trompe l’oeil grazie non so dove postarlo magari ho sbagliato tutto..grazie

  57. sasadangelo dice

    no mi spiace. Non ho le conoscenze in materia. Ma se c’è qualcuno che ne ha e vuole condividerle ben venga.

  58. Ciao ,da qualche giorno ho scoperto, con mia grande gioia , il tuo sito ;
    intanto complimenti per questa magnifica iniziativa.
    Vorrei iniziare a dipingere .Non ho alcuna esperienza ,se non qualche fugace intervento d’aiuto per i compiti di arte dei miei figli.E’ un sogno che coltivo da tanto,ma poi…i sogni si lasciamo spesso chiusi nel cassetto!!
    Ora pero’,pur non sapendo ancora bene come muovermi ,ho deciso : VOGLIO CONCRETIZZARE!!
    Mi consigli qualcosa ?C’e’ in giro qualche corso estivo ,magari anche residenziale?Vivo in provincia di Varese .
    Grazie e ciaooooooooooooooooooo

  59. sasadangelo dice

    ciao,
    che io sappia no. Ma se a Varese avete giornali locali tipo Portaportese a Roma qualche annuncio lo trovi. Oppure se cerchi su google con “corsi pittura varese” troverai sicuramente qualcosa.

  60. ciao a tutti sono molti anni che tento di trovare pace nella pittura , ma la mia mancanza di basi mi porta ad uno stato di frustrazione che mi porta a distruggere le cose buone che inizio ,tra l altro rappresenta perfettamente la mia vita , questo mi fa pensare , forse e giusto ,e con le mie tele semplic. esprimo me stesso , oppure piu profondamente sto cercando quel momento di estasi pittorica che trasformna tutto sulla mia tela e sulla mia vita . mi piacerebbe poter riunire pennelli e pensieri e colori tele e dubbi, con tutti voi

  61. Ciao,
    ho iniziato circa 20 anni fa con le tempere,al 1° quadro al olio(allora usato puro),nacque mio figlio & smisi poichè sporcavo le tele nel reparto giorno di casa & l’aria non era sana(la ragia usata x pennelli).Da un paio di mesi ho terminato un sottotetto & ho ricominciato.Documentandomi in rete ed usando olio di lino & tremendina. Scoprendo anche gli acrilici.
    Essendo un super dilettante ti ,vi, chiedo un consiglio come accidenti si fa a fare un tratto pulito col pennello.Se riuscissi ad essere più preciso sarei soddisfatto di ciò che faccio, anche se debbo ancora imparare tutto…
    Ciao a tutti

  62. dionisia palumbo dice

    sono molto contenta di aver trovato questo sito. mi diletto a dipingere, sono autodidatta, e con voi vorrei imparare e approfondire questa mia passione. grazie!

  63. Bellissima iniziativa (Y)
    Ma ho visto che non è completa… Ho speranze che venga terminata?
    Intanto mi gusto quello che c’è, e non è poco! Complimenti

  64. si verrà completata.

  65. Bellissima Notizia… Grazie!

  66. Donatella55 dice

    Ottimi tutti i vostri consigli e idee, grazie e ciao a tutti

  67. ciao a tutti! ho scoperto questo sito da non molto e mi piace molto anche per l’approccio graduale ma sempre preciso e operativo… da pittore che fa e che pensa a quello che fa… e siccome Salvatore chiedevi anche se un pò di tempo fa (2010) commenti sui materiali usati posso aggiungere che volendo ci sarebbero come medium il liquin e il petrolio lampante che fanno meno puzza e usati mescolati in proporzioni variabili con l’olio di lino non sono male: anzi in alcuni casi oltre a togliere la puzza e a permettere di dipingere in casa (come faccio io) contribuiscono a ridurre i tempi di essiccazione dei colori ad olio rendendoli come degli acrilici più lenti… ciao! oh se vi interessa vi dico anche i valori delle mie mescolanze ma non so se l’argomento è sorpassato perchè i commenti sono del 2010 e forse ormai queste son cose che tutti sanno… ciao e grazia ancora Salvatore per lo spirito aperto e competente con cui hai realizzato il tuo sito-blog

  68. Buonasera a tutti, mi sono appena iscritto.
    Un saluto a tutti voi, ed un grazie x i consigli preziosi che sicuramente mi darete.

  69. salve.
    Salve, volevo complimentarmi per il blog. Io sono un tuo conterraneo ed ho (o avevo) gli stessi tuoi hobbies, mi ci ritrovo perfettamente. Ora sono vecchio, ho abbandonato la pittura ad olio, insieme a tante altre cose, da decenni, ma conto di riprendere, non fosse altro che per risentire l’odore della trementina e dei colori…
    Grazie per le “pillole” di tecnica, sono essenziali e chiarissime.
    steno

  70. grazie

  71. giampaolo dice

    siete bravi vi posso copiare o fare quello che posso grazie

  72. giampaolo dice

    bravi

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