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Dipingere una mano in chiaroscuro

Dipingere una mano in chiaroscuro

Come dipingere una mano in chiaroscuro?

Questa domanda apparentemente banale ha una risposta tutt’altro che banale. Riprendendo il lavoro de Il Ragazzo che monda un frutto [1] di Caravaggio una delle prime cose che ho dovuto fare per completare il chiaroscuro è stato dipingere il chiaroscuro di una delle due mani. Come già spiegato in quest’articolo la grisaglia la sto realizzando con terra d’ombra bruciata e bianco [2]. L’esecuzione di un chiaroscuro passa, a mio avviso, attraverso 5 fasi:

  1. Osservare il soggetto;
  2. Applicazione del colore a mosaico;
  3. Sfumatura;
  4. Rinforzo dei chiari e scuri;
  5. Accenti e massime luci.

Osservare il soggetto

Come prima cosa ho osservato bene la mano del soggetto originale cercando di individuarne i diversi piani e il loro grado di illuminazione. L’individuazione dei piani è fondamentale per djpingere una grisaglia o chiaroscuro. Come spiegato in quest’articolo l’inclinazione del piano rispetto alla sorgente luminosa ci da il tono con cui dipingerlo [3].

Osservare il soggetto

Applicazione del colore a mosaico

Usando la foto come riferimento ho cominciato a dipingere i vari piani accostando le tinte, senza mai sovrapporle.

Applicazione del colore a mosaico

Ho continuato ad accostare le tinte come se fosse un mosaico. Il risultato finale è un mosaico che però già comincia a far intravedere il risultato finale. Nell’accostare due toni se c’è troppa differenza interpongo un tono intermedio. Questo mi consentirà di avere sfumature più graduali.

Applicazione del colore a mosaico

Sfumatura

Comincia la fase di sfumatura il cui obiettivo è eliminare il passaggio netto tra i vari piani o zone. In genere, uso un pennello piatto per questo lavoro. Ho cominciato dalle due tinte più scure sul polso. Il pennello deve essere sempre asciutto e va pulito in continuazione. Porto un pò del primo colore sul secondo ed amalgamo. Un pò del secondo sul primo ed amalgamo. Finchè non ho una transazione graduale che mi soddisfa.

Sfumare i colori

Passo ancora il pennello nell’area di transizione per rendere la sfumatura più graduale possibile.

Sfumare i colori

Poi passo a sfumare altre due tinte alla stessa maniera.

Sfumare i colori

Ripeto il processo per tutte le zone usando pennelli piatti di dimensione diversa in funzione dell’ampiezza delle aree da sfumare.

Sfumare i colori

A questo punto la mano (o qualsiasi altro oggetto) appare tondeggiante e si ha l’impressione di aver finito. Molti si fermano mentre, a mio avviso, siamo solo a metà strada.

Dipingere una mano in chiaroscuro

Innanzitutto, spesso trovo utile passare sull’intero oggetto lo sfumino. La particolarità di questo pennello è che, passato su tutta la mano, senza distinzione di zone, non porta via il colore ma migliora leggermente lo sfumato. Questa operazione è particolarmente utile quando si ha l’impressione che dopo la sfumatura il chiaroscuro  non è perfettamente unito. Ho imparato questa tecnica da Antonov di Artpapa [4].

Uso dello sfumino

Con tocco leggerissimo comincio a passare lo sfumino sull’intera mano. Vi sembrerà strano ma questo tipo di pennello non porterà via il colore ma ammorbidisce le sfumature dando unità al chiaroscuro.

Uso dello sfumino

Rinforzare i chiari e gli scuri

Prima ho detto che siamo solo a metà strada perchè l’operazione di sfumatura se da una parte ha dato tridimensionalità e realismo al nostro soggetto dall’altra ha corrotto un pochino quelli che erano i toni originali rendendo i chiari più scuri e gli scuri più chiari. Tutto è stato portanto verso le mezze tinte. Per questo è necessario ritornare sui chiari e sugli scuri per rinforzarli.

Rinforzare i chiari e gli scuri

Praticamente in questa fase ricontrollo le aree chiare e scure e, riusando i toni originali, le rinforzo un pochino. Ormai le aree di transizione sono state fatte e quelle non vanno toccate.

Rinforzare i chiari e gli scuri

Gli accenti e le massime luci

A questo punto rinforzato il chiaroscuro non mi resta che dipingere gli accenti e le massime luci. Accento è un termine tecnico per denominare le zone di massima oscurità. Entrambe le zone sono poche nel dipinto e bisogna osservare bene il soggetto per individuarle. Queste aree vanno eseguite bagnato su bagnato. Comincio dagli accenti più facili perchè si amalgano facilmente nelle aree scure. Le massime luci sono più difficili da dipingere perchè essendo chiarissime spiccano molto e bisogna dipingerle in modo tale che si amalghino sul tono in luce.

Per far ciò uso sempre la tecnica appresa dai video di Helen van Wyk [5] che prevede l’applicazione del colore in due fasi. Prendo pochissimo colore sulla punta di un pennello piatto e do una pennellata decisa dove c’è la zona di massima luce.

Dipingere accenti e massime luci

A questo punto, però, il colore stacca troppo quindi va sfumato bagnato su bagnato con il colore sottostante.

Dipingere accenti e massime luci

La sfumatura, però , distrugge il tono iniziale. Allora si fa una seconda applicazione prendendo sempre poco colore sulla punta di un pennello piatto e dando una pennellata decisa. Qui bisogna essere forti e resistere alla tentazione di sfumare il colore. Sarà il colore sottostante sfumato nella precedente applicazione a garantire il passaggio graduale di tonalità.

Dipingere accenti e massime luci

Ora continuerò questo procedimento su tutto il dipinto. Quando la grisaglia sarà finita dedicherò una sessione ad aggiustare i toni del dipinto una volta che avrò la visione di insieme. In questa fase sono possibili anche piccole correzioni di disegno. Poi passerò al colore.

Questo è come ad oggi io penso vada eseguito un chiaroscuro. Magari la mia esecuzione tecnica non è delle migliori ma mi piacerebbe sapere cosa pensi del procedimento da me descritto.