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Dipingere come Rubens, Vermeer e Rembrandt. (II parte)

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Disegno

Prima di iniziare a dipingere, generalmente si esegue sulla tela un accurato disegno a matita successivamente calcato con un pennino ad inchiostro marrone. L’uso di questo pennino è fondamentale perchè la campitura tende a rimuovere la grafite del disegno a matita e senza questo accorgimento il disegno non sarebbe visibile nelle successive fasi. La scelta del colore marrone non è casuale, bensì serve a fare in modo che questo disegno si armonizzi con lo studio tonale eseguito nella fase successiva. L’inchiostro impiegherà pochissimi minuti per asciugare, quindi la successiva fase potrà iniziare quasi immediatamente.

La figura mostra chiaramente il disegno del nostro soggetto.

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Campitura

Abbiamo detto che ciascuna fase serve a risolvere uno specifico problema del processo pittorico. Il primo problema da risolvere è quello di definire un tono di base per il nostro dipinto. Generalmente questo tono deve essere leggeremente più basso (cioè più scuro) rispetto all’area maggiormente illuminata del dipinto, di almeno due/tre toni. Questa fase è detta campitura e veniva utilizzata anche dai pittori del Rinascimento un paio di secoli prima. Prima di eseguire la campitura è importante cospargere la tela con una mano di olio di lino. Versate un pò di olio di lino sulla vostra mano e stendetelo sull’area da dipingere con movimenti circolari. Utilizzate un pennello sufficientemente largo per rendere uniforme lo strato di olio. La miscela in eccesso può essere tranquillamente rimossa con uno straccio. Questa operazione serve a garantire una maggiore brillantezza al dipinto finale e anche una maggiore fluidità del pennello sulla tela. E’ importante eseguire questo processo prima di ciascuno strato e, dopo la sua applicazione, si può iniziare subito a dipingere. Dopo questa fase preparatoria, è necessario preparare una tinta olivastra ottenuta mediante la mistione di: blu di prussia, giallo ocra, terra d’ombra bruciata, nero avorio e bianco. Si parte dal giallo ocra e si aggiungono poco blu di prussia (visto che è un colore molto forte) e pochissimo nero avorio. Si aggiunge poi il bianco fino ad arrivare a una tonalità pari a 4 sulla scala tonale. Questa tinta può essere diluita con una miscela di trementina e vernice damar in un rapporto approssimativo di 8:2 (si usi un contagocce per preparare questa miscela). Questo rapporto varierà nei successivi strati aggiungendo a questa miscela sempre più vernice damar. Con questa tinta olivastra e mediante l’ausilio di un pennello largo e duro, si stenderà una mano uniforme di pittura sulla tela, ottenendo un risultato simile a quello illustrato nella figura riportata sopra. A questo punto si lascia asciugare il dipinto per almeno una settimana. Infatti, è fondamentale che prima di iniziare lo strato successivo, esso sia perfettamente asciutta. E’ consigliabile lasciare asciugare il dipinto, in ciascuna fase, in un posto illuminato dal sole. I raggi solari permettono al dipinto di asciugare prima, consentono una migliore stabilizzazione dei pigmenti sulla tela e conferiscono ai vari strati un aspetto trasparente molto simile a quello dei dipinti presenti nei musei. E’ da evitare l’uso di strumenti di qualsiasi genere (es. asciugacapelli) per accellerare l’essicazione della pittura.

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Dipingere come Rubens, Vermeer e Rembrandt. (I parte) [1]

Dipingere come Rubens, Vermeer e Rembrandt. (III parte) [2]

Dipingere come Rubens, Vermeer e Rembrandt. (IV parte) [3]

Dipingere come Rubens, Vermeer e Rembrandt. (V parte) [4]