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Come verniciare un dipinto ad olio?

Verniciare un dipinto - seconda mano

Come verniciare un dipinto?

In quest’articolo voglio spiegarti, in dettaglio, come verniciare un quadro ad olio quand’è finito. Se frequenti da tempo Disegno & Pittura, soprattutto il forum, probabilmente avrai letto centinaia di opinioni su questo tema. Se mi dedicherai però un po’ del tuo tempo credo che quest’articolo sarà per te comunque molto interessante.

Perché verniciare un quadro ad olio?

In quest’articolo ho già spiegato perché si verniciano i quadri ad olio [1] e non mi ripeterò ulteriormente.

Quale vernice usare?

Le vernici sono composte essenzialmente da una resina naturale o artificiale e da un veicolo necessario a diluirla. Questo veicolo può essere a base d’acqua, alcool, oli essenziali e oli grassi. Oltre al veicolo e alle resine impiegate, le vernici si distinguono anche in base al grado di brillantezza: opaco, semi opaco e brillante. In commercio esistono numerosi tipi di vernici. Quello che posso dire è che una caratteristica fondamentale delle vernici è la loro removibilità. Nel tempo lo strato di vernice si può rovinare, avere la possibilità di rimuoverla per sostituirla con un nuovo strato è un gran vantaggio. Tra le numerose scelte possibili sicuramente una scelta professionale è la vernice mastice usata anche da molti grandi maestri del passato.

Ecco cosa scriveva Bouvier nel suo celebre Manuel des jeunes artistes et amateurs en peinture [2] di cui qua trovate una traduzione in inglese [3] (pag. 91).

Possiamo dire che la sola vernice oggi utilizzata per questo scopo, è mastice sciolto in spirito rettificato di trementina; tutte le altre sono discutibili sia per la difficoltà di rimuoverle quando necessario, come le vernici a base di alcool, oppure per il loro loro colore e durezza, come ad esempio le vernici ad olio che sono stati spesso impiegati nei tempi passati, tra queste c’è la vernice copale.

Dopo quanto tempo si vernicia un quadro?

Questo è un tema molto dibattuto. Se chiedete a 10 artisti diversi, le opinioni sono discordanti. C’è chi aspetta il minimo indispensabile affinché la pittura si asciughi (es. 20 o 30 giorni), chi invece molto ligio alle regole aspetta 6 mesi se non di più. La verità, però, è che i tempi di maturazione dell’olio sono molto lenti e un’attesa di almeno 6 mesi garantisce il non verificarsi di fenomeni sgraditi. Ricevo spesso email da persone, anche esperte, che lamentano problemi di verniciatura. E’ un peccato rovinare un dipinto su cui si è lavorato per giorni, se non mesi, solo perché si è un po’ impazienti.

A pag. 281 del suo manuale Bouvier [3] precisa quanto segue:

Supponiamo ora che il nostro novizio ha terminato il suo quadro, sia esso un paesaggio o una testa, egli sarà impaziente di verniciarlo. Respirerà su di esso, il vapore si fermerà sulla superficie colorata e la renderà scura per qualche secondo prima di scomparire. Lo tocca con le dita, che non lasciano alcun segno: il quadro è asciutto. Sembra, ma non è proprio così, non lo è ancora del tutto, se così possiamo dire. Verniciarlo subito, impedirebbe l’ulteriore maturazione dell’olio che, quindi, imprigionato sarà ostacolato nella sua naturale espansione rischiando di compromettere la superficie del dipinto. Che fare allora? Diversi mesi possono essere necessari per completare l’essiccazione.

Sul sito di Winson & Newton ci sono delle FAQ [4] tra cui la domanda 12 risponde proprio al nostro quesito. La risposta ufficiale è:

Non verniciare troppo presto. Anche il dipinto ad olio con il più sottile strato pittorico deve essere lasciato asciugare per almeno 6 mesi.

Cosa posso fare durante questo tempo di attesa per evitare che il dipinto sembri imperfetto?

Finito il dipinto è naturale essere ansiosi di mostrarlo a qualcuno, specie se è una commissione. Tuttavia ci troveremo di fronte ad un dilemma. La superficie del dipinto è ancora imperfetta perché manca la verniciatura e, per poterla fare, devo aspettare 6 mesi. Al tempo stesso, però, vorrei mostrare a qualcuno il risultato del mio lavoro e vorrei evitare che si notino le imperfezioni della superficie. Come fare?

In commercio esistono numerosi tipi di Vernici da Ritocco che possono essere stese sul dipinto senza che queste compromettono la maturazione dell’olio. Se avete ricevuto una commissione potete usare la Vernice da Ritocco appena il dipinto è asciugato (es. dopo 20 o 30 giorni) e chiedere al vostro committente di farvelo restituire per la verniciatura finale dopo 6 mesi.

Su questo tema discute anche Bouvier nel suo manuale (pag. 282) continuando la frase di cui sopra:

Che fare allora? Diversi mesi possono essere necessari per completare l’essiccazione. Nel frattempo, per poterlo esporre, o per poter giudicare o lasciar giudicare la sua performance, l’artista desidera rimuovere tale irregolarità che è causata dalla opacità di alcune parti e il luccicare di altre. Per fare ciò egli può applicare una vernice temporanea …

Come si vernicia un quadro?

A questa domanda ho già parzialmente risposto in quest’articolo [1]. Vorrei aggiungere, però, in questa sede qualche ulteriore dettaglio che credo ti tornerà utile.

  1. Finito un dipinto è necessario riporlo in un luogo asciutto ed esposto alla luce. Quando riponiamo il dipinto non appoggiarlo mai rivolto con l’interno ad una parete. Se si dispone di un cavalletto che non si usa, il miglior sistema è appoggiarlo su di esso. I primi giorni è conveniente rivolgerlo in avanti così che il colore non attragga troppe particelle di polvere che girano nell’atmosfera. Dopo una ventina di giorni, quando ormai il dipinto è già apparentemente asciutto lo si può mettere perpendicolare o un po’ rivolto verso l’alto affinché prenda più luce e asciughi più rapidamente.
  2. Trascorsi almeno 6 mesi bisogna prima pulire il dipinto da eventuali residui di polvere. Per tale scopo può essere conveniente usare una lama di rasoio tenuta perpendicolarmente al dipinto e con tocco leggero su tutto il dipinto. Per esperienza diretta posso assicurarvi che questa pratica non comprometterà il vostro dipinto. Chi ha avuto la possibilità di leggere un tutorial o vedere un video di Alexei Antonov avrà avuto modo di vedere utilizzare questo strumento anche durante la fase di oliatura tra una fase di colorazione e la successiva.
  3. Con una patata bisogna poi sgrassare il dipinto [5]. Questa pratica consentirà alla vernice di aderire meglio al dipinto.
  4. Si lavi poi la superficie del dipinto con acqua pulita e si pulisca con uno straccio come mostrato qui [5]. L’umidità è una nemica della verniciatura, quindi bisogna far asciugare bene il dipinto per un giorno esponendolo al sole.
    Lavatura di un dipinto prima della Verniciatura
  5. Prendi un pennello piatto e largo (es. 12, 14 o 16) e intingilo nella vernice. Non prenderne troppa.
  6. Stendere una prima mano in senso verticale (o orizzontale). Lasciare asciugare.
    Verniciare un dipinto - prima mano
  7. Stendere una seconda mano in verso opposto. Con lo stesso pennello, senza intingerlo nella vernice passalo sul dipinto in senso orizzontale o verticale. E’ consigliabile scegliere il verso in base al soggetto. Per un Paesaggio è conveniente che il verso sia orizzontale, con il Ritratto o la Figura Umana è conveniente che sia verticale.
    Verniciare un dipinto - seconda mano
  8. Lasciare asciugare e dopo la verniciatura il quadro e pronto per essere incorniciato.

Le mie parole, però, potrebbero avere lo stesso valore dei numerosi siti web e manuali in cui si parla di verniciatura dei dipinti. Spesso per il lettore diventa difficile districarsi tra le innumerevoli opinioni contrastanti. Per tale ragione riporto qui di seguito il pensiero di Bouvier sicuramente più autorevole del mio. A pag. 192 del suo manuale c’è scritto:

Mai mettere un dipinto appena finito con la parte dipinta contro il muro … E’ meglio esporre il dipinto alla luce e all’aria aperta (con usuale precauzione, ovviamente, contro polveri e affini), e persino al sole se non troppo caldo. Quando le condizioni climatiche non consentono l’esposizione all’aria, è raccomandabile esporre il dipinto verso una finestra. In ciascun caso è opportuno dare alla tela un’inclinazione in avanti di circa 8/10 cm, affinchè le particelle di polvere e altre impurità che girano nell’atmosfera, abbiano minori probabilità di attaccarsi alla superficie del dipinto. Quando il dipinto diventa asciutto e non c’è più possibilità che le polveri si attacchino alla superficie del dipinto allora si può invertire l’inclinazione del dipinto in modo tale che la luce possa colpirlo in maniera più diretta e accelerarne l’essiccazione.

A pag. 285 continua:

Quando il dipinto è pronto a ricevere la vernice, lava il dipinto e asciugalo come spiegato in precedenza (vedi pag. 212), poi riponilo orizzontalmente su un tavolo, in modo tale che la vernice non possa colare, procedi alla verniciatura in maniera rapida, con cura, con movimenti uniformi e con tocco fermo. Comincia dalla parte alta del dipinto e giù fino alla parte bassa in verso verticale. Continua con una striscia successiva a quella appena data, mantenendo lo stesso verso finché tutta la superficie non viene coperta. Completata questa fase, prendi il pennello senza vernice e ripeti gli stessi movimenti con lo stesso pennello al fine di uniformare le pennellate e coprire eventuali zone rimaste scoperte.

A pag. 212 è spiegato come procedere alla pulizia della tela. Questa procedura viene spiegata nel passaggio dall’abbozzo all’esecuzione del dipinto finale. Esso è identica a quella da realizzare prima della verniciatura:

Quando il dipinto è sufficientemente asciutto, prendi un coltello con una lama affilata, uniforme e sottile, arrotondato alla fine e passalo gentilmente sul dipinto. Per eseguire questa operazione più facilmente e con minor rischi, mettiti davanti ad una finestra e tieni il dipinto davanti a te, inclinalo in una maniera tale che i raggi di luce colpiscano di sbieco il dipinto, tieni la lama perpendicolare al piano del dipinto e muovila leggermente, come già detto, sulla superficie del dipinto. La maggior parte degli artisti, usano un rasoio, altri il raschietto usato per motivi analoghi dai pittori di miniature …

Finita questa operazione, lava il dipinto con una spugna morbida e acqua pura, ritornando ripetutamente sul dipinto. Se il colore è perfettamente asciutto, l’acqua non si ritrae eccetto nelle aree dove è stato usato olio siccativo. Completata la lavatura, con la medesima spugna strizzata, si passa sul dipinto per assorbire l’acqua in eccesso, esponi il dipinto all’aria aperta, al sole, oppure alla dovuta distanza da un fuoco per farlo asciugare completamente.