Come costruire un bastone poggiapolso

Poggiapolso

Il bastone poggiapolso è uno strumento molto utile per il pittore. In quest’articolo voglio spiegare come ho costruito il mio e come lo utilizzo.

Che cos’è un bastone poggiapolso?

Dipingendo con un cavalletto, la posizione verticale della tela rende difficile dipingere piccoli dettagli con la mano sospesa nel vuoto. Gli antichi maestri risolvevano il problema utilizzando un bastone la cui estremità era rivestito con della stoffa affinché esso potesse essere poggiato sul dipinto senza rovinarlo.

Nell’Allegoria della Pittura di Vermeer è possibile vedere il pittore con in mano un poggiapolso mentre ritrae una figura femminile.

Poggiapolso - Vermeer

Conviene autocostruirsi un bastone poggiapolso?

L’ideale sarebbe acquistare un poggiapolso già pronto all’uso, ma purtroppo non è facile. Vivo a Roma e posso assicurarvi che già in questa città non è facile trovare un negozio che li vende. Quei pochi che si trovano in vendita sono veramente poco robusti.

Alcune persone (tra cui anche io in passato) si arrangiano con “manico di scopa” o “bastone per le tende”. Il primo è troppo pesante, mentre il secondo, più leggero, alla fine non costa meno del bastone che sto per proporvi. In entrambi i casi, esso va comunque rivestito con stoffa per evitare di danneggiare il dipinto.

Materiali

Questi sono i materiali che ho utilizzato per costruire il mio poggiapolso:

  1. bastone in alluminio di 1 cm di diametro e lungo 90 cm o 1 metro. E’ possibile acquistarlo nei negozi Brico, Leroy Merlin o similari a 2,50 Euro.
  2. Sfera di polistirolo dal diametro di 7 cm. Il costo è di circa 40 centesimi in qualsiasi negozio di belle arti o mercerie.
  3. Pezzo di stoffa scamosciato come quelli che si usano per le toppe delle giacche. La misura purtroppo non la ricordo con esattezza. Ricordo che era largo circa 22 cm e lungo più o meno il doppio.
  4. Colla Vinavil (per un errore la figura mostra un altro tipo di colla che non dovete usare).
  5. Laccio di colore simile al colore della stoffa scamosciato.
  6. Vecchio straccio.
  7. Spago.

Poggiapolso - Materiali

Iniziamo a costruire il nostro poggiapolso.

Premete con forza il bastone dentro la sfera fino ad arrivare alla linea rossa. Non dovete sfondare la sfera dall’altra parte.

Poggiapolso - Unnione asta e sfera

Poggiapolso - Unione asta e sfera

Togliete il bastone e versate la vinavil nel buco di polistirolo.

Poggiapolso - Incollare asta e sfera

Lasciate che sfera di polistirolo e bastone di alluminio si incollino. Serve circa 1 giorno.

Poggiapolso - Asta e sfera incollate

Rinforzate l’unione tra la sfera di polistirolo e il bastone di alluminio con dello scotch da pacchi.

Poggiapolso - Fissaggio asta e sfera con skotch

Avvolgete uno straccio intorno alla sfera cercando di ottenere poche pieghe così da fare poco spessore. Legate lo straccio con dello spago.

Poggiapolso - Rivestire sfera con straccio

Tagliate la stoffa eccedente.

Poggiapolso - Rivestire sfera con straccio tagliato

A questo punto, bisogna rivestire l’estremità del bastone con la stoffa scamosciata. Prendete il pezzo di stoffa e create due buchi a sinistra (a una distanza di 1.5 cm) e due a destra come mostra la figura. La distanza delle due coppie di buchi è di circa 20/22 cm. La posizione di questi buchi è fondamentale, se sbagliate il risultato sarà disastroso. Fate prima qualche prova con un pezzo di straccio vecchio per individuare il posizionamento preciso dei buchi.

Poggiapolso - Stoffa scamosciata

Passate il laccio tra i buchi come mostrano le successive due figure.

Poggiapolso - Stoffa scamosciata con laccio

Poggiapolso - Stoffa scamosciata con laccio

A questo punto avvolgete il pezzo di stoffa intorno alla sfera. Questa è la fase più delicata e difficile. Bisogna creare poche pieghe che facciano poco volume. Fate l’operazione con calma e prendetevi tutto il tempo necessario. Quando tutto vi sembra corretto legate il laccio due volte.

Poggiapolso - Sfera rivestita

Togliete la stoffa eccedente ma non toglietene troppa perché lo straccio sottostante non deve essere visibile. Se l’aspetto visivo del taglio non vi sembra gradevole il passo successivo eliminerà questa vostra percezione.

Poggiapolso - Sfera rivestita

Slacciate il laccio e riaprite il pezzo di stoffa. Quest’ultimo vi apparirà tagliato ai lati a zig-zag. Perfezionate il taglio rimuovendo il minimo necessario per renderlo più preciso come mostra la seguente figura. Non vi preoccupate se i due lati non vi appariranno perfettamente simmetrici, quando riavvolgerete la stoffa tutto apparirà molto bello e armonioso.

Poggiapolso - Ritaglio stoffa

Questo è il bastone poggiapolso finito.

Abbiamo completato così il nostro bastone poggiapolso che apparirà quindi come mostra la seguente foto.

Reggipolso

Le seguenti due foto mostrano il dettaglio della sfera rivestita con la stoffa scamosciata.

Poggiapolso - Dettaglio

Poggiapolso - Dettaglio

Come usare il bastone poggiapolso?

L’utente DYD666 nel commentare l’articolo ha scritto:

Salve a tutti, complimenti per i fantastici post e istruzioni. Ho una domanda: ma una volta realizzato il poggiapolso come lo utilizzo e come lo posso attaccare al cavalletto?

Il metodo più semplice e antico per usare il bastone poggiapolso è quello di poggiare la sfera imbottita direttamente sulla tela in una zona perfettamente asciutta. Il tessuto scamosciato con cui ho rivestito la tela serve proprio ad evitare che essa e il dipinto si rovinino. Bisogna ricordare che la sfera va poggiata sui legni del telaio per evitare che la tela si allenti con il peso del braccio.

poggiapolso-su-tela

L’uso della barra orizzontale

È possibile appoggiare il bastone anche su una barra orizzontale, come mostra la seguente figura. Quella che vedete in figura è stata realizzata da mio cognato in metallo.

barra-orizzontale-poggiapolso-2

Qui di seguito vi mostro due foto della barra orizzontale in diverse angolazioni. 

barra-orizzontale-poggiapolso
barra-orizzontale-poggiapolso-1

Questa è la vista del fermo fotografato dietro al cavalletto.

Fermo della Barra Orizzontale

Lo Stedi-Rest

Di barre mio cognato me ne ha costruito altre due che utilizzo come Stedi-Rest. Che cos’è lo Stedi-Rest? Ho visto la prima volta uno Stedi-Rest sul sito di Jerry Yarnell. Chi non ama il bricolage e pensa che questo strumento possa tornargli utile, allora può tranquillamente acquistarlo sul suo sito per pochi dollari. E’ uno strumento molto semplice e utile perché consente di utilizzare il bastone poggiapolso senza doverlo tenere in mano. Questo vi dà la possibilità di avere una mano libera con cui tenere, ad esempio, la tavolozza.

Unico problema dello Stedi-Rest è che si fissa al telaio della tela, quindi non è utilizzabile con le tavole. In realtà, però, non dovrebbe essere difficile studiare uno Stedi-Rest che si fissi al cavalletto invece che alla tela. Io per ora ho solo questa versione anche perché dipingo quasi sempre su tela. La seguente figura mostra come il bastone può essere poggiato sulle aste.

stedi-rest

Oppure può essere utilizzato in maniera obliqua. In questo caso la sfera funge ancora una volta da fermo per il bastone.

stedi-rest-1
stedi-rest-2

Come potete vedere dalla figura questo metodo di utilizzo è ancora più semplice ed agevole.

stedi-rest-3

Nella seguente figura potete osservare come lo Stedi-Rest ha un fermo molto simile a quello della barra orizzontale. L’unica differenza è che mentre il gancio della barra orizzontale è bucato per far passare il legno del cavalletto, quello dello Stedi-Rest no.

stedi-rest-fermo

Spero di aver risposto alla domanda di DYD666 e di avervi proposto un modo alternativo per usare il vostro nuovo bastone  poggiapolso.


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Comments

  1. antonella dice

    grazie dei consigli, ne avevo uno … semplicemente la stecca, credo però che la sfera di polistirolo (opportunamente ed elegantemente camuffata) lo renda più funzionale!

  2. porfirio dice

    Grazie molte! Molto interessante.
    Avrei un quesito da porre, che c’entra con la tecnica ad olio, non con il poggiapolso: se debbo tracciare dei segmenti MOLTO sottili, anche affiancare due tratte di nastro adesivo con un gap di uno/due decimi di mm è estremamente critico. Quali alternative ci sono? Nella fattispecie, molto immodestamente, sto provando a copiare in grandezza naturale il San Gerolamo nello studio di Antonello da Messina e i segmenti di cui sto parlando sono quelli fra le piastrelle del pavimento, che sottolineano la prospettiva.
    Saluti e complimenti.
    Porfirio

  3. sasadangelo dice

    xporfirio: C’è un articolo sul blog su questo tema.

  4. Grazie Salvatore! Non avevo mai pensato a questa cosa, forse xchè ho iniziato da poco e, ti dico la verità, mi chiedevo proprio come caspiterina potevo fare x tenere fermo il polso..! L’insegnante ancora non Ha accennato a questo utilissimo oggetto 🙂
    Ottimo articolo!

  5. antonio62 dice

    Pratico ed efficace come sempre.

  6. Mar.El. dice

    Grazie Salvatore, avevo pensato a costruirlo, anche perché di solito mi appoggio al mio braccio sinistro, ma è un po scomodo!!!

  7. Sokrates dice

    Un bastone di scarto di vimini (resistente e molto leggero) del diametro di un cm e lungo alla bisogna, un batuffolo di ovatta in cima e avvolto da uno straccetto di cotone bianco legato con un elastichetto ed il gioco è fatto. Costo: pochi centesimi. Tempo di realizzazione: una manciata di minuti.

  8. Ciao una buona idea. Io ho un bastone quelli usati dai nonni.

  9. sasadangelo dice

    xSokrates: della serie chi si accontenta gode 🙂
    Considera che anche questo il costo è irrisorio. Se togli il bastone di alluminio e usi uno di legno come suggerivo già togli 2,50.
    La sfera di polistirolo costa pochi centesimi.
    Stoffa scamosciata forse l’abbiamo tutti in casa.
    Alla fine il costo è uguale, ma il risultato finale sicuramente no.

  10. sasadangelo dice

    Dimenticavo.
    Le variazioni sul tema sono infinite.
    Io ne ho coniugata solo una. Economica ed elegante.
    Per il resto sbizzaritevi.

  11. Larabur dice

    Salve,

    grazie, ottima idea! Non ne ho ancora uno, pensavo di usare un semplice bastoncino di tenda, ma adesso seguirò le indicazioni per costruirmi un vero poggiapolso. I suoi consigli sono sempre utili. Grazie!!

  12. Francarte dice

    Salve, ottimo consiglio! lo costruirò presto, sino ad ora mi sono arrangiata con il bastone per appendere i vestiti nell’armadio, che in cima ha quel gancio comodo per appoggiarsi al telaio della tela, ma ci sono dei limiti se la tela è grande. Grazie dei graditi suggerimenti che ci dai , buon lavoro a tutti!

  13. Di solito mi appoggio al braccio sinistro, ma effettivamente è un po’ scomodo. Vedrò di organizzarmi… Grazie dei suggerimenti!

  14. sasadangelo dice

    Volevo far notare che trovare la disposizione di come passare il laccio attraverso la stoffa può sembrare semplice ma ho impiegato un pò di tempo per trovare la giusta disposizione. Con questa disposizione le pieghe della stoffa sulla sfera saranno perfette.

  15. antonia Missale dice

    Ti ringrazio Salvatore dei bei consigli che ci dai,mi trema la mano quando dipingo e non sapevo cosa fare mi aiutavo con laltra mano,buona idea saluti.

  16. Molto utile. Grazie

  17. Serafino Caruso dice

    grazie Salvatore…sempre moolto utile nel regalare consigli e dritte….ti devo postare le foto dei miei ultimi cimenti…su facebook ok? a presto

  18. donatella dice

    grazie, un suggerimento molto utile, per niente scontato! ciao, a presto

  19. VINCENZO FONTANAROSA dice

    E’ un ottimo sistema…per le aste utilizzo quelle di legno…alcune le ho acquistate in un brico center ed altre le ho riciclate recuperandole da bacchette di legno in disuso, dove mi è bastato utilizzare della carta vetra adatta da legno, per renderle pulite e lisce per tutta la loro lunghezza…Oltre a sistemi come la tradizionale sfera di polistirolo rivestita, per l’estremità, ho utilizzato per ciascuna dei tappi di sughero; di quelli recuperati dagli spumanti…Sicchè possano farmi da distanziometro rispetto al piano della tela senza che la tocchi mentre la sto dipingendo, appoggiandoci contemporaneamente il polso…Acquistando un cubetto in legno tenero, sempre in un brico center, ho praticato un non-foro sulla sua parte superiore, dove far entrare e vincolare l’estremita inferiore dell’asta. Con della carta vetrata avvolta ad una grossa matita, e strofinandola nella parte inferiore del cubetto creerò una cavità concava, per tutta la lunghezza del suo lato, profonda circa cm 1, sicchè andra ad appoggiarsi sulla spondina alta cm 1 del cassettino, che ogni cavalletto in genere possiede. Così da poter far scorrere il cubetto, con l’asta inserita sopra nel foro, così sagomato, lungo tutta la larghezza del piano di appoggio della larghezza utile dello stesso cavalletto, pari a quella della tela su cui si sta lavorando…

  20. molto interessante proverò a costruirlo grazie per tutti i consigli che ci dai ciao a presto

  21. Interessantissimo,grazie mille Salvatore come al solite sei un Grande,lo copio al volo.Ciao alla prossima

  22. Invenzione e spiegazione simpaticissima, come sempre sei molto preciso ed esauriente in ogni spiegazione che fornisci. Grazie di cuore

  23. Dipingo,sono nonna,mi farebbe molto comodo ,bella invenzione,la proverò .Grazie Aurora

  24. Gianfarnco dice

    Complimenti di cuore perchè nelle tue mail che invii ci sono suggerimenti che semplicemente sono FANTASTICI.
    Grazie!!

  25. Salve, ho seguito il consiglio e costruito il poggiapolso, non uno ma ben due! Ma non appoggia bene lateralmente. Il costo è stato esiguo.

  26. Salve a tutti, complimenti per i fantastici post e istruzioni. Ho una domanda: ma una volta realizzato il poggiapolso come lo utilizzo e come lo posso attaccare al cavalletto ???

  27. sasadangelo dice

    Sto scrivendo un secondo articolo che risponde a queste domande. Credo fra qualche settimana lo pubblicherò

  28. Salvatore D'Angelo dice

    Ciao Lara,
    che intendi con la frase “Ma non appoggia bene lateralmente.”?

  29. SIMONE COIS dice

    grande Salvatore 😉 spiegazione più che esauriente devo dire !!!
    perfette anche le foto!
    personalmente non ho ancora adottato questo attrezzo e devo ammettere che ogni volta bisogna trovare una soluzione da circense per non poggiarsi sulla tela!

  30. grazie. Spero sia di ispirazione a qualcuno.

  31. Aldo Multari dice

    Trovo la soluzione pratica e idonea, parola di architetto.

  32. grazie, allora ci credo 🙂

  33. Grazie mille Salvatore, hai chiarito i miei dubbi e fornito qualche idea in più … Sempre molto gentile e ti ringrazio per i vari post utili a gente appassionata ma inesperta come me 🙂

  34. molto comodo e ingegnoso complimenti

  35. comodo e ingegnoso complimenti lo userò

  36. michele dice

    Devo dire che sei sempre chiaro ed esauriente nelle tue spiegazioni, è veramente molto interessante come utilizzi il poggiapolso, ne ho tratto insegnamento. So anche che hai fatto un corso con Belloso Adorna, e siccome mi piace molto il pastello, ti sarei grato se potessi darmi qualche spiegazione sulla tecnica e sul supporto da usare. Ti ringrazio, sei una persona amabilissima.

  37. anna maria dice

    ottoma idea… potrebbe anche essere carino decoralo (dipingere il bastone) ed usare magari stoffe con fiori o altro

  38. Come sempre spiegazione esauriente. Io ho semplicemente una canna di bambù dal diametro di 1,5 cm. e lunga 80 cm. e l’appoggio sul bordo della tela . Certo che con un arrangiamento come il tuo , sarebbe molto più comodo .
    In mancanza di un cognato come il tuo , mi devo accontentare . Grazie per l’articolo !

  39. Piergiorgio Scalvini (orso1943) dice

    Ciao Salvatore, articolo come sempre molto utile e ben dettagliato nei particolari, io uso un sistema simile (a suo tempo postato sul forum) con un bastone che si aggancia alla barra dentellata fissata al cavalletto sopra la tela e trovo il sistema molto funzionale. Questo sistema tuttavia rende disagevole lavorare sulla parte destra del quadro e l’applicazione dello Stedi Rest penso che possa ovviare a questo inconveniente. Grazie, ciao, Piergiorgio

  40. È geniale, bravissimo

  41. Grazie Salvatore per queste immagini. Peccato che io non abbia un cavalletto come il tuo ma uno semplice, tre gambe e si fissa solo al centro.

  42. grazie a tutti per i commenti.

    xMichele: essendo un corso a pagamento potrai comprendere che per correttezza verso Ruben sarebbe poco carino spiegare su web le sue tecniche. Cmq, una cosa posso dire. Anche conoscendo la sua tecnica se non ti metti 8 ore al giorno tutti i giorni a fare ritratti a pastello non arriverai mai a quei livelli.

    xMarzia: questo sistema si può fare anche sul tuo cavalletto.

    xPiergiorgio: si ricordo il tuo sistema.

  43. ciao Salvatore, grazie per tutto quello che mi insegni,per il discorso del poggia polso proprio ieri ne avevo bisogno per dipingere una ringhiera di balcone, molto difficile per me che dipingo sul tavolo della cucina , la tela me la regge un porta pranzo in orizzontale……………………..

  44. xAdele: si lo so … purtroppo bisogna adattarsi con ciò che la casa ci sonsente di fare. La pittura ad olio non è molto agevole da praticare in casa e mi rendo conto che un buon cavalletto + accessori ingombrano troppo.
    Il punto è che con il tempo si possono fare progressi e si può decidere di investire di più sulla pittura. In tali casi … allora questo metodo può aiutarci.

    Ricordo a tutti che con pochi dollari si può comprare una barra o uno stedi rest. Cercate anche su negozi italiani magari lo vendono.

    Infine, per la barra orizzontale può essere sufficiente un pezzo di legno fissato al cavalletto e mettere tanti chiodi allineati su questo pezzo di legno. Così potete appoggiare tra loro anche una canna.

    Non è importante avere uno strumento fine come l’ho fatto io … può bastare una canna recuperata al mare o in un fiume x cominciare. In mancanza anche una mazza da scopa … un pò più pesantina ma io l’ho usata x tanto tempo.

  45. Grazie mille Salvatore!
    Infatti mi chiedevo come caspiterina si usasse hahaha!
    Molto utile il bastone, come molto utile l’articolo..!
    Ciao!

  46. Daniela Dragoni dice

    Eccezionale …lo stedi- rest!!!! Io uso una canna con cappuccio e a volte una antenna retrattile di un vecchio televisore….me la porto dietro senza impiccio…grazie sempre per i tuoi preziosi suggerimenti…

  47. Beh non c’è che dire questo sito è una manna dal cielo! Io ho optato per il poggia polso con una asta cilindrica in legno di quelle che trovi negli armadi per appendere gli abiti, l’ho trovato da Brico, c’è ne sono di vari diametri, c’è chi lo ha realizzato ispirandosi alle aste per tendine di una finestra. Cmq attendo con impazienza le prossime lezioni del corso di pittura, se non sbaglio tratterà il paesaggio e i suoi elementi. A quando? Un GRAZIE a Salvatore!

  48. Ciao Salvatore, abbiamo 2 cose in comune ,anch ‘io sono laureata in informatica e la passione per la pittura a olio. Per quanto riguarda lo stedi rest lo trovo geniale ma sopratutto perche mi permetterebbe di dipingere con degli assi appoggati linee verticali ed orizzontali rispetto alla tela .Puoi mandarmi l’indirizzo per acquistarlo. Grazie per le varie informazioni che ci dai

  49. Devo dire che me lo aspettavo un articolo sull’argomento!… Bello ed esaustivo. Ma per un bricoleur come me manca un dato molto importante… Sai dirmi se e dove può essere reperita una barra ( di alluminio? ) come quelle che sono in tuo possesso per poter copiare la realizzazione? O almeno provare a copiarla? Grazie Sasà. Ciao.

  50. antonio62 dice

    L’ennesimo consiglio prezioso. Davvero grazie

  51. L’articolo è molto utile soprattutto per me che sono un’iperrealista e con le cose minuziose su tela mi scontro sempre ma mi chiedevo (io che non l’ho mai visto usare) come lo tengo? o meglio non posso tenerlo poggiato a terra con un diametro così piccolo……insomma l’altra estremità dove va poggiata? come va tenuto un bastone poggia polso? grazie

  52. xanna: quello è ottimo. Se vai da un qualsiasi negozio di belle arti o nelle mercerie che vendono stoffe puoi metterci sopra la palla bianca di polistirolo. La incolli con vinavil costa 40 centesimi. Nelle mercerie lo trovi perchè le sarte lo usano per metterci gli spilli.

    xEnrico: si me lo ero ripromesso. Sicuramente per te non è una novità la barra orizzontale. Non so se conoscevi lo Stedi-Rest. Cmq, quell’asta di alluminio la trovi da Leroy Merlin al Da Vinci. Considera il primo corridoio quello che affianca alle casse e va verso la zone esterna degli Edili. Verso metà c’è uno scaffale dove trovi queste asse. Credo di averli pagate qualche euro al tempo. Secondo me puoi benissimo optare per un bastone di legno, secondo me l’aderenza legno-polistirolo è superiore a legno-alluminio anche se devo dire il mio sembra un solo pezzo. E’ caduto mille volte non si è mai rovinato. Il problema è che gli unici bastoni che trovai all’epoca erano quelle delle tende e costavano 10 Euro. Se ora vai, invece, nel reparto legnami ti compri un bel listello costa ancora meno dell’alluminio.

  53. Complimenti,la trovo veramente una genialata,consideralo gia’ fatto.grazie mille e come sempre sei unico

  54. Acquarius dice

    Geniale ed esaustivo, come del resto tutti i tuoi articoli. Grazie.

  55. VINCENZO FONTANAROSA dice

    Ciao, Salvatore…Scusami se, a causa di alcuni problemi di salute, mi collego e leggo solo adesso l’articolo sul bastone poggiapolso….Ti ringrazio per avermi citato nel tuo commento di prefazione…
    E’ un ottimo sistema il tuo…Rispetto al mio metodo, Mi mancava soprattutto quel sistema, con l’asta scanalata dentellata, da porre orizzontalmente , sul cavalletto che terrebbe più fermo e vincolato, anche superiormente, rispetto a quel macchingegno che mi sono costruito ( se tu ricordi la parte inferiore della mia asta la facevo inserire in quel foro della base cubica sagomata), il bastone poggiapolso, in posizione verticale, nei diversi e graduali spostamenti orizzontali…Credo che con il tuo ottimo consiglio perfezionerò il tutto…Grazie ancora ed un a risentirci…..

  56. Grazie Salvatore,penso proprio che mi costruirò anche io il bastone poggia polso,perchè come al solito le tue spiegazioni sono molto esaudienti.

  57. Ciao Vincenzo,
    prego figurati. Si l’idea è di perfezionare il mio sistema con due cose:

    1. mettere un gommino alla fine del bastone. Cosi quando lo poggio su cavalletto quando non lo uso non scivola.
    2. Mettere quella base che tu mi hai mostrato così da non reggere il bastone nemmeno usando la sola barra orizzontale.

    L’altra buona idea sarebbe avere le barre verticali non agganciati alla tela ma al cavalletto così si possono usare anche con cartoni telati.

  58. grazie lucia, così come grazie a tutti.

  59. Paolo Francesco Buongiorno dice

    Complimenti alle varie idee su come realizzare un poggiapolso. Anch’io ho dovuto affrontare i problemi descritti: come non rovinare la tela, dove poggiare il poggiapolso etc.
    Sono riuscito a brevettare un poggiapolso adattabile a tutti i cavalletti lasciando le mani libere di operare grazie ad uno scorrevole ed a uno articolazione che ne migliora le prestazioni, come traguardatore di prospettiva, linee di fuga etc.
    Chi fosse interessato può consultare il mio sito digitando solamente “poggiapolso per belle arti” – tel. 0434-876325 cell. 338 9649263.
    Auguro nel frattempo buona pittura a tutti.
    Paolo Francesco Buongiorno

  60. Ciao a tutti, sono iscritto da pochi giorni e questo è il mio primo post sul forum poggiapolso. Saluto tutti i partecipanti, mi chiamo Paolo Francesco, amante delle belle arti e della pittura in particolare; questo sito sarà per me una bella miniera di idee e suggerimenti.
    Saluto in particolare Salvatore D’Angelo per i suggerimenti ed i consigli datemi, ma talune procedure di rete erano abbastanza sconosciute, per cui ho fatto quello che potevo… suonando il campanello d’ingresso nel sito…
    Cerco di proporre una mia idea che sono riuscito a far brevettare in merito al poggiapolso: si tratta di uno scorrevole montato sull’asta del cavalletto, unito a tre bracci mobili che possono raggiungere ogni punto del quadro su cui appoggiare il polso.
    Per ora ho inserito il mio sito web in lavorazione ed in miglioramento; appena avrò modo di capire come postare le foto lo farò molto volentieri.
    Un caloroso saluto e buona pittura a tutti.

    Paolo Francesco Buongiorno

  61. Mario Scannapieco dice

    Ciao Salvatore ottima recensione e consiglio…unico neo, il sito da te segnalato per l`acquisto del stedi-test non è attivo per acquisti in Italia…in pratica ti registri, quando poi arrivi alla sessione dove farlo recapitare, l Italia è esclusa…sai altri siti magari qui in Italia per acquistarlo? O mi resta fare fai-da-te? Saluti e grazie ancora x l utilissimo articolo

  62. Mario Scannapieco dice

    Salvatore solo dopo l invio della domanda leggo che sei di Salerno anche tu… in più anche io lavoro per una software house….

  63. Salvatore io non sono molto bravo con il bricolage, se posso permettermi pagando il disturbo naturalmente vorrei chiederti se tuo cognato fosse disponibile alla realizzazione di una coppia come la tua dello stedi rest. Ringraziandoti per la tua cortesia ti saluto.

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