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Come mescolare i colori per imitare le tinte della natura.

Come mescolare i colori per imitare le tinte della natura

Questa è la lezione 18 del corso di pittura ad olio per artisti principianti [1].

Sei un principiante e hai difficoltà a capire quali colori usare per la tua tavolozza? Hai sempre dubbi su come mescolare i colori per ottenere la tinta desiderata? Quando mescoli i colori ottieni sempre tinte morte e prive di vita?

Se mi seguirai in questa serie di articoli proverò a rispondere a queste domande e ad aiutarti a mescolare i colori per ottenere le tinte che desideri. Poiché gli argomenti sono tanti e le cose da spiegare anche, ho preferito suddividere questo articolo in più articoli. Questa serie è parte integrante del corso di pittura ad olio per artisti principianti [1] che da diverso tempo sto pubblicando su questo blog.

Sul blog ho già parlato più volte della teoria dei colori e non mi va di ripetermi in questo corso. Assumo che il lettore sappia già che cos’è il colore e che le sue 3 caratteristiche fondamentali sono: hue, tono e saturazione, [2] cosa siano i colori primari, secondari e complementari [3], che sia la sintesi addittiva e sottrattiva [4], cosa sia la temperatura di un colore [5], gli schemi armonici [6] e come classificare i diversi pigmenti nelle varie gamme di colori [7].

All’inizio del corso abbiamo già individuato 4 possibili tavolozze [8] dalla più semplice che prevede solo i 3 colori primari, alla più complessa che ne prevede 15. L’idea è che il principiante cominci a dipingere partendo dalla tavolozza più semplice e man mano che acquista esperienza utilizzi tavolozze sempre più ricche di colori che gli consentiranno di mescolare varietà di colori sempre più grandi.

Indipendentemente dal tipo di tavolozza che si utilizza il processo per mescolare un colore prevede 4 passi fondamentali:

  1. Osservare. Sembra il passo più ovvio ma è quello più difficile. Osservare un colore e riuscire a descriverlo in termini di hue, tono e saturazione è la cosa più difficile perché spesso l’occhio viene ingannato. I colori circostanti influenzano il nostro giudizio e per dimostrare ciò è sufficiente osservare il seguente cubo.
    Illusione Ottica
    Foto http://neurophy.wordpress.com [9]
    I colori dei quadratini al centro della faccia superiore e anteriore sembrano diversi ma in realtà sono lo stesso colore (vedi seconda figura). Per evitare di essere tratti in inganno è sempre bene isolare il colore che si vuole imitare. Un utile strumento è un cartoncino bianco o nero con un piccolo buco attraverso cui osservare il colore. Isolato il colore bisogna essere in grado di descriverlo in termini di hue, tono e saturazione. Per fare ciò è sicuramente utile porsi le 4 domande che già abbiamo visto nell’articolo sul colore [2]:

    1. A quale gamma di colori esso appartiene? Le possibili risposte sono: giallo, arancio, rosso, viola, blu e verde.
    2. Qual è il suo tono? Le possibili risposte sono: chiaro, scuro o medio.
    3. Qual’è il suo grado di brillantezza? Le possibili risposte sono: intenso, media intensità o poco intenso.
    4. Qual’è l’esatta temperatura del colore? Se alla prima domanda avete risposto “giallo” cercate di capire se il colore tende più al verde o al rosso.
  2. Selezionare. Il primo passo è selezionare il colore della tavolozza che più si avvicina alla tinta da imitare. Questo colore sarà il punto di partenza per la nostra mescolanza. Dopo aver risposto alle 4 domande del punto 1 abbiamo una descrizione del colore da imitare in termini di hue, tono e saturazione e selezionare il tubetto di colore che più si avvicina ad esso è abbastanza semplice.
  3. Analizzare. In questa fase bisogna capire se il nostro colore è più caldo o più freddo, più chiaro o più scuro oppure più intenso o meno intenso rispetto al colore da imitare. In base al confronto si apporteranno al colore le opportune modifiche.
  4. Modificare. Se il nostro colore è più freddo rispetto al colore da imitare allora bisognerà riscaldarlo. Analoga cosa se il colore è più caldo, chiaro, scuro, intenso o meno intenso. I passi 3 e 4 bisognerà ripeterli finchè non ci avvicineremo al colore desiderato.

C’è da dire che questo processo logico è un processo didattico che dovrà essere acquisito e, con l’esperienza, applicato meccanicamente mediante la propria sensibilità.

Nei prossimi articoli vedremo, in base al tipo di tavolozza, come:

  1. regolare il tono di un colore (ossia come schiarirlo o scurirlo);
  2. regolare la saturazione di un colore;
  3. regolare lo hue ovvero la temperatura;

Infine, pubblicherò un articolo finale in cui con ciascuna delle 4 tavolozze a nostra disposizione imiteremo le tinte di alcuni oggetti come foglie, frutta ed altri oggetti. Così vedremo come mettere in pratica il processo descritto sopra in maniera teorica.

Leggi gli altri  articoli del corso di pittura ad olio per artisti principianti [1]. Se vuoi puoi ricevere gli aggiornamenti sui futuri articoli del corso iscrivendoti gratuitamente ai feed RSS [10].