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Come fotografare le proprie opere d’arte?

Foto di un dipinto con data
Hai dipinto un bel quadro e vuoi mostrarlo ai tuoi amici sul web o semplicemente mostarlo sul forum di Disegno & Pittura [1]? Hai scattato una foto della tua opera artistica e ti accorgi che non è uguale all’originale, anzi è molto piu brutta?

Nell’era di Internet molti artisti si promuovono su web e riuscire a fare belle foto delle proprie opere, fedeli all’originale, è fondamentale.

Ma come procedere?

Ecco alcuni consigli che ti saranno molto utili.

  1. Controlla la macchinetta e assicurati che non sia impostata la stampa della data. Purtroppo anche a me in passato è capitato di scattare foto a dipinti con la data stampata sopra. E’ un errore da evitare.
    Foto di un dipinto con data
  2. Poggia la tua opera su un cavalletto o, semplicemente, su un tavolo e fai in modo che lo sfondo sia di un unico colore come ad esempio un muro bianco. Questo accorgimento ti sara di aiuto dopo.
  3. Non avvicinarti troppo con la macchina fotografica per evitare che la tela appaia distorta ai lati. Uno o due passi di distanza vanno più che bene. Usa lo zoom per inquadrare l’intera opera e fai in modo che essa entri interamente nel mirino riducendo al minimo lo spazio circostante.
    Come fotografare le proprie opere d'arte?
  4. Assicurati che i bordi della tela siano paralleli ai bordi del mirino della macchina fotografica. Questo serve a evitare distorsioni prospettiche.
    Problemi di prospettiva
  5. Non usare il flash altrimenti otterrai lo sgradevole effetto glaring. Questa è una foto presa dal seguente sito [2] che mostra un dipinto ad olio fotografato con il flash. Si noti come al centro ci sia un’area eccessivamente illuminata.
    Foto di un dipinto con flash
  6. La macchina al momento dello scatto deve essere ferma. Molte macchinette bilanciano i movimenti delle mani ma la soluzione migliore è il cavalletto. Io ne ho acquistato uno da 15 Euro in un negozio gestito da cinesi. Non sarà il massimo per un fotografo ma per me va più che bene.
    Cavalletto fotografico
  7. Usa l’autoscatto così da neutralizzare del tutto le oscillazioni causate dal click con le mani. Molti bravi fotografi riescono a tenere la mano ben ferma anche in condizioni difficili, io non ne sono capace e trovo molto comodo l’uso dell’autoscatto. L’autoscatto sulla tua macchinetta lo riconoscerai dal seguente simbolo che mostra un orologio con il tempo che trascorre. Se non trovi l’autoscatto sulla tua macchinetta cerca questo simbolo.
    Simbolo autoscatto
  8. L’illuminazione del dipinto è fondamentale. Una luce diffusa proveniente da una giornata grigia è ottima. Se fuori c’è il sole aiutati con una tendina. Se vuoi usare la luce artificiale assicurati che sia bianca. Due luci che illuminano il quadro a 45 gradi è l’ideale.
    Schema luci per fotografare un'opera d'arte
  9. Assicurati che il bianco sia bilanciato. Bilanciare il bianco [3] significa che un oggetto bianco non deve apparire bluastro, rossastro o di qualsiasi altro colore. Purtroppo questa procedura dipende dalla macchinetta e conviene tu legga attentamente le istruzioni del manuale. Generalmente le macchinette consentono una programmazione manuale del bilanciamento del bianco fornendo alcune condizioni di illuminazione standard (es. nuvoloso, sole, luce artificiale gialla, luce artificiale blu, ecc.) ma anche la modifica manuale da parte dell’utente. Potresti scattare una prima foto e verificare che il muro bianco appaia realmente bianco anche se i fotografi ci insegnano che questa taratura andrebbe fatta con carta Kodak color grigio 18% [4].
    Bilanciamento del bianco
  10. Un altro aspetto fondamentale è l’esposizione [5] della macchinetta rispetto alla luce ambientale. Per esposizione si intende una combinazione di tre parametri: distanza focale, velocità di otturazione e sensibilità ISO . Su Internet troverete una quantità infinita di articoli che parlano delll’esposizione e come gestirla con la propria macchinetta. Una foto sottoesposta e più scura rispetto all’originale. Una foto sovraesposta e più chiara dell’originale. Molte macchine consentono di regolare a mano l’esposizione. Anzichè impostare a mano la distanza focale e la velocità di otturazione molte macchinette usano l’exposure value [6] ossia un valore che denota una combinazione di velocità di otturazione edistanza focale ed evita le combinazioni che danno medesimo risultato. Ad esempio, se scattando una prima foto questa viene troppo scura si può aumentare l’esposizione incrementando semplicemente questo valore, viceversa se è chiara. Anche l’esposizione andrebbe tarata, come il bianco, su un cartoncino color grigio 18%. Su alcune macchinette se premete a metà il tasto per scattare la foto calcolerà in automatico l’esposizione assumendo che il soggetto sia color grigio 18%. L’idea potrebbe essere quello di calcolare l’esposizione mediante il mezzo scatto e l’uso di cartoncino grigio affiancato al dipinto per poi completare lo scatto sul dipinto.

Eseguita la foto conviene sempre fare qualche scatto aggiuntivo anche se si è soddisfatti della prima. Tutti i problemi qui elencati possono essere aggiustati in fase di post produzione con programmi come Photoshop e Gimp a patto che non siano irrimediabili. Ad ogni modo è sempre conveniente ridurre al minimo questi problemi in fase di scatto della foto. Meglio sarà la vostra foto, meno bisogno ci sarà del software. Considerate che un software nulla può su una foto scattata davvero male. Ma di fotoritocco parleremo in un futuro articolo.

E tu come fotografi le tue opere?