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Come dipingere paesaggi con colori grigi bellissimi e con i colori complementari

Una delle difficoltà dell’artista che tenta di imitare le tinte è che in natura esse spesso si presentano con gradi di saturazione molto basse, cioè colori che tendono al grigio. Molte volte mi è capitato di guardare un muro, il tronco di un albero e non riuscire a definire il colore dell’oggetto come invece accade guardando la chioma di un albero a cui attribuisco subito il colore verde. Il motivo è che spesso queste tinte tendono al grigiastro e la gamma dei colori di appartenenza risulta meno evidente. Quando si parla di grigio è facile pensare a mescolanze di bianco e nero, purtroppo i grigi ottenuti con questi colori sono tinte monocromatiche quasi mai presenti in natura.

Dall’osservazione dal vero, invece, si evince che i grigi hanno gradazioni giallastre o rossastre se non verdastre o bluastre Un modo per riuscire a valutare questi grigi è quello di porsi le seguenti domande: è un grigio freddo o caldo? Se la risposta a tale domanda è la prima allora il grigio apparterrà alla gamma dei colori freddi (blu, verde e viola) altrimenti alla gamma dei colori caldi (giallo, arancio e rosso). Ricordiamo, infatti, che le gamme dei colori sono 6 e coincidono con i 3 colori primari e secondari che coincidono a loro volta con 6 dei 7 colori dell’arcobaleno (storicamente gli artisti hanno rimosso l’indaco dalla gamma dei colori identificati da Newton per farlo rientrare nella gamma dei blu).

Una volta identificata la temperatura del grigio la scelta si restringe alle tre possibili gamme. Ad esempio, un grigio caldo potrà essere un grigio giallastro, arancio o rossastro. Identificata la gamma diventa facile realizzare la mescolanza.

Un primo approccio è quello di mescolare i 3 colori primari e far abbondare il colore che nel grigio da imitare ha più forza. Per un grigio rossastro si metterà più rosso, per uno giallastro più giallo. La tonalità (ossia il grado di chiarezza) del colore che si ottiene poi va regolata con l’uso del bianco e nero.

Un secondo approccio, invece, potrebbe essere quello di usare due colori complementari.

Ad esempio, terra siena bruciata (che è un arancio) e blu oltremare per imitare un grigio arancio o grigio bluastro. Per il primo si usa più terra di siena bruciata per il secondo più blu. Infine, si usano bianco e nero per regolare il tono (il grado di chiarezza).

Qui di seguito riporto alcuni esempi di paesaggio con molte tinte grigiastre.

Questo quadro è stato realizzando usando terra siena bruciata e blu oltremare oltre a bianco e nero. Nella foto ho evidenziato il grigio caldo in cui c’è maggiore terra di siena bruciata rispetto al grigio freddo dove abbonda il blu.

Se proprio non riuscite ad identificare la gamma di appartenenza potete pensare di fare una foto del soggetto, importarla in GIMP e poi con il picker tool selezionare l’area di colore interessata. Il colore comparirà nel quadratino del colore di foreground. Facendo doppio click su di esso comparirà la ruota cromatica che vi dirà la gamma di appartenenza, tono e saturazione. Ad esempio, nella foto ho selezionato un grigio caldo che, come potete vedere, appartiene alla gamma degli aranci, è molto chiaro e di bassa saturazione.

Fonte: http://www.livepaintinglessons.com [1]